Linee guida internazionali
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In questa sezione sono disponibili le versioni in lingua italiana delle Linee guida prodotte dalle principali organizzazioni internazionali che si occupano di salute e sicurezza nel lavoro (ILO,IMO,FAO,CE, Agenzia Europea per la Salute e Sicurezza nel Lavoro). L'obiettivo è di divulgare , anche attraverso la diffusione via web, gli orientamenti e le raccomandazioni che provengono da tali istituzioni in un ottica di armonizzazione e condivisione delle strategie e degli strumenti di prevenzione.
Il Codice ILO "Buone pratiche sulla sicurezza e salute nei Porti"
L'ISPESL ha ritenuto utile produrre la versione in lingua italiana del Codice ILO di Buone Pratiche sulla Sicurezza e Salute
nei Porti rispondendo così alla richiesta che l'ILO ha rivolto a tutti quei paesi che hanno ratificato la Convenzione n.152:
l'impegno a promuovere l'utilizzo del Codice per realizzare nella pratica delle operazioni lavorative che
si svolgono nei porti quei principi e raccomandazioni operative condivise ed accettate con la ratifica della suddetta convenzione ILO.
La versione italiana del codice ILO, presentata in occasione del Convegno Internazionale organizzato dall'ISPESL a Bari il
30-31 maggio 2007, è stata oggetto di un protocollo,promosso dall'ISPESL e siglato in occasione del convegno da
Assologistica, Assoporti, Assiterminal, Fise e le organizzazioni sindacali Filt-Cgil,Filt-Cisl e Uiltrasporti con
l'impegno delle parti alla promozione e divulgazione del Codice ILO attraverso il coinvolgimento dei
Rappresentanti dei Lavoratori per la Sicurezza(RLS) a cura delle imprese portuali in ogni porto sede di
Autorità Portuale.
Nei porti privi di Autorità portuale le organizzazioni sindacali si sono impegnate affinchè, tramite il raccordo con
l'Autorità Marittima, si creino le condizioni per realizzare gli obiettivi del protocollo d'intesa.
Come già evidenziato dall'ILO, l'applicazione delle raccomandazioni e delle soluzioni tecnico-organizzative presenti
nel Codice non è sempre facilmente applicabile nei porti nazionali.
Tuttavia abbiamo già indicazioni positive da alcune realtà portuali importanti (Genova, La Spezia, Trieste, Venezia, Civitavecchia,
Livorno,Ravenna) sulla applicazione di procedure specifiche relative a fasi lavorative caratterizzate da indici di
rischio infortunistico elevati, sulla base del confronto con il Codice ILO.
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