BOTTALE
I bottali costituiscono la macchina essenziale per i vari trattamenti di concia delle pelli e sono comunemente utilizzati per la loro proprietà di favorire notevolmente la penetrazione dei prodotti all'interno della struttura della pelle. Sono di forma cilindrica in legno di rovere, teak, acacia africana o altri legni pregiati.
Le doghe di legno sono tenute assieme da una serie di cerchi d'acciaio il cui numero varia a seconda della lunghezza del bottale da 4 a 12.
Sulla parte cilindrica esiste un'apertura rettangolare, chiusa a saracinesca da un portello d'acciaio inossidabile, che scorre su apposite guide, e serve per l'introduzione e l'estrazione delle pelli e di vari prodotti chimici in polvere, quando necessitano in grande quantità.
Per l'effettuazione dei lavaggi i bottali sono dotati di una valvola a saracinesca disposta lateralmente
Gli assi o perni cavi sono fissati ad una crociera in ghisa a sua volta fissata ai fondi dei bottali e poggiano su stabili basi in cemento armato .
Il comando dei bottali viene generalmente effettuato mediante un motore elettrico di notevole potenza che movimenta con cinghie un gruppo compatto di riduzione da cui fuoriesce un pignone dentato che ingrana su un a corona dentata di diametro pressappoco uguale a quella del bottale. La dentatura della corona è generalmente in acciaio.
Per produrre un adeguato rimescolamento delle pelli durante la rotazione sono disposti all'interno del bottale dei pioli di lunghezza variabile30-40 cm. aventi la punta arrotondata.
Le dimensioni dei bottali possono essere molto diverse tra di loro, la loro lunghezza varia mediamente da m 1.50 fino a più di m 4.50 ed il loro diametro da 2 fino a 4,2 m.
Analogamente sono variabili le loro velocità di rotazione, si passa infatti dai bottali di calcinazione, aventi una velocità di appena 9 m/m' fino a 90 m/m' nei bottali a concia rapida al vegetale.
L'acqua calda o fredda necessaria al bagno e vari prodotti chimici e possono essere immessi attraverso un asse cavo da una vasca, in genere in plastica, posizionata su di un piano rialzato posto lateralmente ai bottali accessibile con gradoni in cemento.
Attraverso gli assi cavi possono altresì essere istallate tubazioni di aspirazione dei gas tossici che si formano durante alcune operazioni di riviera.
Al termine di ogni ciclo di lavorazione le acque residue vengono scaricate, se non opportunamente canalizzate, sul pavimento con produzione di nebbie con elevato tasso di umidità e con rischio di scivolamento sui pavimenti resi viscidi
FATTORE DI RISCHIO |
RISCHIO |
SOLUZIONI |
MANUTENZIONE ORDINARIA
REGOLAZIONI |
TRASCINAMENTO SCHIACCIAMENTO PRESA |
·
PERSONALE ISTRUITO; ·
LIBRETTO ISTRUZIONI; ·
LIBRETTO MANUTENZIONE; ·
SCHEMA ELETTRICO; ·
PARTI PERICOLOSE
PROTETTE DA CARTERS INAMOVIBILI O DA CARTERS DOTATI DI DISPOSITIVO CHE, SE
RIMOSSI, BLOCCA LA MACCHINA. |
CATTIVA INTERPRETAZIONE
ORGANI DI COMANDO |
AVVIAMENTI INTEMPESTIVI |
·
TUTTI I DISPOSITIVI DI
COMANDO E D’EMERGENZA CONTRADDISTINTI DA TARGHETTE FACILMENTE COMPRENSIBILI; |
AZIONAMENTO ACCIDENTALE DEI
DISPOSITIVI DI COMANDO |
AVVIAMENTI INTEMPESTIVI |
·
DISPOSITIVI D’AVVIO E
COMANDO PROTETTI CONTRO L’AZIONAMENTO INVOLONTARIO; |
GUASTI DISPOSITIVI DI
SICUREZZA |
TRASCINAMENTO PRESA SCHIACCIAMENTO |
·
DISPOSITIVI PER
L’ARRESTO D’EMERGENZA A PORTATA DI MANO. |
PARTENZA INTEMPESTIVA AL
RITORNO FORZE MOTRICI |
TRASCINAMENTO PRESA SCHIACCIAMENTO |
·
DISPOSITIVO CHE
IMPEDISCE LA RIPARTENZA DOPO UN INTERVENTO DEL DISPOSITIVO D’ARRESTO PER
MANCANZA TENSIONE, ARIA O ALTRA FORMA D’ENERGIA. |
CONTATTO CON PARTI IN
TENSIONE |
FOLGORAZIONE |
·
ELEMENTI IN TENSIONE
PROTETTI CONTRO I CONTATTI DIRETTI; ·
LINEA ELETTRICA
D’ALIMENTAZIONE PROTETTA CONTRO I CONTATTI DIRETTI; ·
COLLEGAMENTO Ad
IMPIANTO DI TERRA DELLE MASSE METALLICHE. |
ILLUMINAZIONE INSUFFICIENTE
ZONA LAVORO |
AFFATICAMENTO VISIVO |
·
ILLUMINAZIONE
SUFFICIENTE ED OMOGENEA DI TUTTA LA ZONA LAVORO. |
OPERAZIONE DI PULIZIA |
INSUDICIAMENTO INALAZIONE POLVERI CONTATTO CON SOSTANZE
NOCIVE |
·
MASCHERA FACCIALE
ANTIPOLVERE; ·
INDUMENTI APPROPRIATI; ·
AUSILIO D’IDONEA
ATTREZZATURA ·
(ASPIRAPOLVERE E
IDROPULITRICE); ·
OPERAZIONE DA ESEGUIRE
A MACCHINA FERMA. |
BOTTALE IN MOVIMENTO |
TRASCINAMENTO URTO SCHIACCIAMENTO |
·
DISPOSITIVO CHE
IMPEDISCE LA RIPARTENZA DOPO UN INTERVENTO DEL DISPOSITIVO D’ARRESTO PER
MANCANZA TENSIONE; ·
PROTEZIONI
DISTANZATRICI LATERALI ·
BARRIERA MOBILE
BILANCIATA DI SICUREZZA DOTATA D’INTERBLOCCO A PROTEZIONE TOTALE ZONA ACCESSO
CARICO, SCARICO; ·
AL RIPOSIZIONAMENTO
DELLA BARRIERA LA ROTAZIONE AVVIENE SOLO ATTRAVERSO PULSANTE DI MESSA IN
MARCIA; ·
FRENO AUTOMATICO. |
PRESENZA ACQUA |
FOLGORAZIONE |
·
IMPIANTO ELETTRICO CON
GRADO DI PROTEZIONE NON INFERIORE Ad IP55. |
FUNZIONAMENTO NOTTURNO |
TRASCINAMENTO URTO SCHIACCIAMENTO |
·
MANOVRA ESEGUITA
TRAMITE CHIAVE CUSTODITA DA RESPONSABILE - NELLA ZONA D’ACCESSO AL BOTTALE E’
EVIDENZIATA, CON SEGNALE D’ALLARME, TALE SITUAZIONE. |
MANOVRE D’APERTURA E
CHIUSURA PORTELLI |
URTO SCHIACCIAMENTO |
·
PORTE DI PESO
INFERIORE A 10 Kg. ·
MOVIMENTO DELLE PORTE
FACILITATO DA CONTRAPPESI DI BILANCIAMENTO CHE Ne’ IMPEDISCANO IL MOVIMENTO
LIBERO; ·
APERTURA COMANDATA DEL
PORTELLO CHE AVVIENE SOLO CON BARRIERE CHIUSE E SOLO QUANDO IL PORTELLO SI
TROVA NELLA ZONA PIU’ ALTA DEL BOTTALE. |
LAVORAZIONE DI MATERIALE
BAGNATO MOVIMENTAZIONE DI MATERIALE
GRASSO |
SCIVOLAMENTO |
·
SCARPE
ANTISDRUCCIOLEVOLI; ·
STIVALI DI GOMMA; ·
PAVIMENTI CON IDONEA
PENDENZA; ·
CANALINE DI RACCOLTA
ACQUE DI SCARICO; ·
SCALA D’ACCESSO AL
BOTTALE REALIZZATA CON MATERIALE ANTISCIVOLO. |
CONTATTO CON CINGHIE ED
INGRANAGGI |
TRASCINAMENTO SCHIACCIAMENTO |
·
PROTEZIONI
DISTANZIATRICI FISSE. |
LAVORAZIONE DI MATERIALE
BAGNATO |
BAGNAMENTO |
·
GREMBIALI. ·
MEZZI PERSONALI DI
PROTEZIONE; ·
INDUMENTI
IMPERMEABILI. |
RUMORE |
LESIONI ALL’UDITO |
·
INGRANAGGI REALIZZATI
CON MATERIALI A BASSA EMISSIONE SONORA; ·
MANUTENZIONE E
LUBRIFICAZIONE. |
MOVIMENTAZIONE PELLI
PESANTI |
LESIONI DORSO LOMBALI |
·
OPERAZIONI SUDDIVISE
FRA PIU’ PERSONE PER DISTRIBUIRE I CARICHI; ·
SPECIFICI MEZZI DI
SOLLEVAMENTO E TRASPORTO. |
USO DI PELLI FRESCHE
PUTRESCIBILI |
INFEZIONI |
·
GUANTI; ·
GREMBIALI; ·
CANALI DI SGRONDO
CHIUSI. |
PRESENZA DI SOSTANZE NOCIVE |
INALAZIONE SOSTANZE VOLATILI (FUMI E VAPORI) |
·
CANALINE DI RACCOLTA
ACQUE SCARICO; ·
ASPIRAZIONE GENERALE
LOCALI ·
CANALI DI SGRONDO
CHIUSI. |
PRESENZA DI POLVERI NOCIVE
NELL’OPERAZIONE DI FOLLONATURA |
INALAZIONE POLVERI |
·
IMPIANTO D’ASPIRAZIONE
COLLEGATO CON L’AVVIAMENTO DELLA MACCHINA; ·
MEZZI PERSONALI DI
PROTEZIONE. |
FORMAZIONE D’IDROGENO
SOLFORATO NELL’OPERAZIONE DI PICKEL |
INALAZIONE SOSTANZE NOCIVE |
·
IMPIANTO D’ASPIRAZIONE
ASSERVITO DA IMPIANTO DI RILEVAMENTO E SEGNALAZIONE CHE GARANTISCE I RICAMBI
NECESSARI AD EVACUARE I GAS TOSSICI. |
MOVIMENTAZIONE SOSTANZE
CORROSIVE E/O TOSSICHE |
USTIONI INALAZIONE SOSTANZE NOCIVE CONTATTO CON SOSTANZE
TOSSICHE |
·
MEZZI PERSONALI DI
PROTEZIONE; ·
TRASPORTO E TRAVASO
SOSTANZE CON MEZZI IDONEI OPPORTUNAMENTE CHIUSI. |
PESATURA E PREPARAZIONE
PRODOTTI |
CONTATTO CON SOSTANZE
TOSSICHE INALAZIONE SOSTANZE NOCIVE INALAZIONE POLVERI INALAZIONE SOSTANZE VOLATILI (FUMI E VAPORI) |
·
MEZZI PERSONALI DI
PROTEZIONE; ·
OPERAZIONE CONDOTTA IN
PRESENZA D’IMPIANTO D’ASPIRAZIONE E CAPTAZIONE LOCALIZZATO. |
USO D’ATTREZZATURE
ELETTRICHE PORTATILI IN PRESENZA DI GRANDI MASSE METALLICHE E/O UMIDITA’ |
FOLGORAZIONE |
·
USO D’APPARECCHIATURE
ALIMENTATE IN BASSA TENSIONE DI SICUREZZA OPPURE TRAMITE TRASFORMATORE DI
SICUREZZA. |
Esempi di
bottalini per prove