SPACCATRICE
Con questo termine si indica l’operazione che si compie nel dividere la pelle in due tagliandola nel senso dello spessore.
Si realizzano così, in teoria, due pelli di eguale superficie e metà spessore.
La spaccatura viene eseguita quando lo spessore della pelle in lavorazione è molto più alto rispetto a quello richiesto dal prodotto finito.
La spaccatura viene normalmente effettuata per pelli bovine e suine mentre non trova applicazione per le pelli ovocaprine.
Spaccando la pelle al centro dello spessore si realizzeranno due pelli: una si chiamerà ”Fiore” e che ha come strato resistente quello esterno e che portava il pelo.
Un’altra si chiamerà “Crosta” e che avrà come strato resistente quello interno a contatto con la carne.
La prima pelle ovviamente è quella più pregiata. La seconda pelle è utilizzabile solo a condizione che lo spessore sia sufficiente.
La spaccatrice divide in due la pelle avendo cure di mantenere costante lo spessore dello strato superiore “Fiore” e poiché la pelle in natura ha spessore disuniforme, ne consegue che sulla parte del lato “Crosta” si concentrano tutte le differenze con il risultato che sulle zone periferiche restano spessori non utilizzabili e pertanto queste parti devono essere eliminate con rifilatura manuale nel caso si spacchino pelli in Blu..
La spaccatrice è la prima macchina continua presente in conceria ed è anche la macchina tecnologicamente più complessa.
Si esaminerà di seguito in modo sintetico le caratteristiche dei vari componenti di questa complessa macchina.
La lama di ottimo acciaio, spessa 1,2 mm, è chiusa ad anello e tesa tra due volani rotanti a 5 mt sec.
E’ affilata continuamente con mole affilatrici cilindriche per permettere precisione e velocità nella spaccatura della pelle.
E’ detto anche rullo calibratore, perché è e il rullo che, con la sua distanza con la lama , determina lo spessore della pelle.
Più il rullo è vicino alla lama migliore è la precisione nella spaccatura.
Per assicurare lo spessore desiderato occorre che il fiore della pelle aderisca perfettamente al rullo calibratore superiore e poiché la pelle in natura ha spessori variabili ne deriva che il rullo inferiore e pressatore deve essere deformabile in continuità mentre ruota spingendo la pelle contro la lama.
Oggi il rullo pressatore è composto da tanti rullini affiancati collegati tra loro e in continua rotazione
SPACCATRICE
FATTORE DI RISCHIO |
RISCHIO |
SOLUZIONI |
MANUTENZIONE
ORDINARIA REGOLAZIONI |
TRASCINAMENTO SCHIACCIAMENTO PRESA |
·
PERSONALE ISTRUITO; ·
LIBRETTO ISTRUZIONI; ·
LIBRETTO MANUTENZIONE; ·
SCHEMA ELETTRICO; ·
PARTI PERICOLOSE PROTETTE DA CARTERS INAMOVIBILI O DA CARTERS DOTATI
DI DISPOSITIVO CHE, SE RIMOSSI,
BLOCCA LA MACCHINA. |
CATTIVA INTERPRETAZIONE ORGANI DI COMANDO |
AVVIAMENTI INTEMPESTIVI |
·
TUTTI I DISPOSITIVI DI COMANDO E DI EMERGENZA CONTRADDISTINTI DA
TARGHETTE FACILMENTE COMPRENSIBILI. |
AZIONAMENTO ACCIDENTALE DEI DISPOSITIVI DI COMANDO |
AVVIAMENTI INTEMPESTIVI |
·
DISPOSITIVI DI AVVIO E COMANDO PROTETTI CONTRO L’AZIONAMENTO
INVOLONTARIO. ·
PEDALI DI CHIUSURA PROTETTI SUPERIORMENTE E LATERALMENTE CON SCHERMI
RIGIDI. |
GUASTI DISPOSITIVI DI SICUREZZA |
TRASCINAMENTO PRESA SCHIACCIAMENTO |
·
DISPOSITIVI PER L’ARRESTO DI EMERGENZA A PORTATA DI MANO DI TUTTI GLI
ADDETTI; ·
PRIMA DI OGNI AVVIO DELLA MACCHINA PROVA DELL’EFFICIENZA DELLE
PROTEZIONI. |
PARTENZA INTEMPESTIVA AL RITORNO FORZE MOTRICI |
TRASCINAMENTO PRESA SCHIACCIAMENTO |
·
DISPOSITIVO CHE IMPEDISCE LA RIPARTENZA DOPO UN INTERVENTO DEL
DISPOSITIVO DI ARRESTO PER MANCANZA
TENSIONE, ARIA O ALTRA FORMA DI ENERGIA. |
CONTATTO CON PARTI IN TENSIONE |
FOLGORAZIONE |
·
ELEMENTI IN TENSIONE PROTETTI CONTRO I CONTATTI DIRETTI; ·
LINEA ELETTRICA DI ALIMENTAZIONE PROTETTA CONTRO I CONTATTI DIRETTI; ·
COLLEGAMENTO A IMPIANTO DI TERRA DELLE MASSE METALLICHE. |
ILLUMINAZIONE INSUFFICIENTE ZONA LAVORO |
AFFATICAMENTO VISIVO |
·
ILLUMINAZIONE SUFFICIENTE ED OMOGENEA DI TUTTA LA ZONA LAVORO. |
OPERAZIONE DI PULIZIA |
INSUDICIAMENTO CONTATTO CON SOSTANZE NOCIVE |
·
INDUMENTI APPROPRIATI AUSILIO DI IDONEA ATTREZZATURA (ASPIRAPOLVERE E
IDROPULITRICE); ·
OPERAZIONE DA ESEGUIRE A MACCHINA SPENTA. |
PRESENZA DI ACQUA |
FOLGORAZIONE |
·
IMPIANTO ELETTRICO CON GRADO DI PROTEZIONE NON INFERIORE A IP55. |
MOVIMENTO CONVERGENTE RULLI |
PRESA |
·
DISPOSITIVI PER L’ARRESTO DI EMERGENZA A PORTATA DI MANO
DI TUTTI GLI ADDETTI; ·
BARRIERA METALLICA SAGOMATA CHE AZIONA IN MODO POSITIVO ALMENO DUE
RILEVATORI DI POSIZIONE (FINE CORSA) POSIZIONATA IN MODO CHE LE DITA DELL’OPERATORE
NON ARRIVINO ALLA ZONA PERICOLSA; ·
AUSILIO DI MEZZI SPINGITORI. |
CONTATTO CON PARTI TAGLIENTI |
TAGLIO |
·
LE PARTI PERICOLOSE PROTETTE DA CARTERS INAMOVIBILI O DOTATE DI
DISPOSITIVO CHE BLOCCA LA MACCHINA ·
PROTEZIONI DISTANZIATRICI FISSE; |
UBICAZIONE MACCHINA |
CADUTA |
·
APERTURE SUL VUOTO PROTETTE CON PARAPETTO NORMALE |
RUMORE |
LESIONI ALL’UDITO |
·
RIDUZIONE RUMORE ALLA FONTE
SCHERMATURA ; ·
SUPPORTI ANTIVIBRANTI; ·
MANUTENZIONE E LUBRIFICAZIONE. |
LAVORAZIONE DI MATERIALE BAGNATO MOVIMENTAZIONE DI MATERIALE GRASSO |
SCIVOLAMENTO CADUTA |
·
PEDANA ANTISDRUCCIOLEVOLE LARGA ALMENO 1 mt E LUNGA COME LA MACCHINA
CON SCALINI ADEGUATI ALL’ACCESSO; ·
STIVALI DI GOMMA; ·
CANALINE DI RACCOLTA ACQUE DI SCARICO; |
PIU’ OPERATORI ADDETTI |
PRESA SCHIACCIAMENTO TRASCINAMENTO TAGLIO |
·
PRESENZA DI DISPOSITIVI PER L’ARRESTO DI EMERGENZA A PORTATA DI MANO
A TUTTI GLI ADDETTI. |
LAVORAZIONE DI MATERIALE BAGNATO |
BAGNAMENTO |
·
GUANTI ·
GREMBIALI ·
STIVALI DI GOMMA ·
INDUMENTI IMPERMEABILI |
MOVIMENTAZIONE PELLI PESANTI |
LESIONI DORSO LOMBALI |
·
OPERAZIONE SUDDIVISA FRA PIU’ PERSONE PER DISTRIBUIRE I CARICHI; ·
SPECIFICI MEZZI DI SOLLEVAMENTO E TRASPORTO. |
USO DI PELLI FRESCHE |
INFEZIONI |
·
LAVAGGI FREQUENTI DELLA MACCHINA, DELLE ATTREZZATURE E DEI LUOGHI DI
LAVORO; |
AFFILATURA LAME |
INALAZIONE POLVERI TAGLIO PREIEZIONE DI MATERIALI |
·
CARTERS DI CONTENIMENTO E SEGREGAZIONE DELLE MOLE DEL GRUPPO
AFFILATORE. |