Regione Toscana

AZIENDA USL 11 - Empoli

DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE

Area Funzionale  Zona Valdarno Inferiore

 

 

 

pmc

Piano Mirato di Prevenzione Concerie

(1998 - 2000)

 

 

 

 

 

 

Gruppo Operativo:

 

GA Farina, Resp Settore Prevenzione Luoghi di Lavoro (Coordinatore) 

C Batoni, amministrativa

F Carmusciano, per. chimico

P Cavallini, per. meccanico

A Chesi, per. meccanico

L Coccoli, medico veterinario

A Demi, infermiera prof.le

M Fastelli, per. chimico

V Gasparro, medico del lavoro

M Giannotti, medico igienista

C Giuntoli, amministrativa

TE Iaia, medico del lavoro

F Maccanti, per. meccanico

F Megas, per. chimico

A Moggio, medico del lavoro

G Pertici, per. Chimico

A Silva, biologo

M Valiani, Resp Dipartimento di Prevenzione

 

 

                                               S Romano, Marzo 1998

 

1 - Premessa

 

            Questo documento contiene l’aggiornamento del precedente documento del Novembre 1996 rispetto al quale rappresenta uno “scorrimento”. Trattasi quindi di attività  in corso che hanno già prodotto alcuni risultati conoscitivi e di prevenzione già presentati anche in recenti iniziative.

            Riteniamo importante ribadire la necessità di un ulteriore sviluppo della collaborazione tra le varie UUOO dell’USL 11 (Area Funzionale Valdarno) e con l’ARPAT. Le connessioni fra i problemi dell’ambiente di lavoro e l’impatto ambientale esterno sono infatti assai consistenti. Pertanto auspichiamo che anche l'ARPAT possa rafforzarsi sempre di più, nonché, in relazione alla zona, definire più precisamente l'organizzazione ed i referenti per rendere massimamente proficua l'integrazione tra la protezione ambientale e la difesa della salute. Sul piano metodologico è altresì fondamentale la collaborazione con le organizzazioni dei Datori di Lavoro e dei Lavoratori .

            Continuano le altre collaborazioni con Enti quali CSPO Firenze, Istituto Superiore di Sanità Roma, IRPET, CEDIF-ARPAT, Ist Med Lavoro Università di Brescia, ISPESL Roma, UO Tossicologia Industriale USL 10 Firenze. Sono inoltre in corso scambi e confronti con i corrispettivi servizi di prevenzione territoriale delle altre zone conciarie del nostro Paese.

            Sappiamo che i vari “attori” della prevenzione devono sviluppare tutti i vari tipi di attività finalizzate alla riduzione dei rischi e danni da lavoro ( informazione; assistenza, con particolare riguardo alla formazione; vigilanza; studi per approfondimenti della valutazione del rischio (es: studi di mortalità, stima dell’esposizione a vari inquinanti, ecc..). Come possiamo vedere di seguito il Piano continua a considerare tutti questi tipi di azione.

                       

 

2 - Obiettivi generali del Piano

           

n                 Approfondimento della conoscenza dei problemi prioritari relativi al rapporto lavoro-salute nel

            comparto;       

n                  Produzione e diffusione di aggiornate linee-guida per la gestione dei rischi principali e significativa adesione da parte delle aziende costituenti il campione oggetto di interventi diretti e da parte dell’intero comparto, agli standard proposti;  

n                  Incremento della percezione dei rischi e delle capacità gestionali degli stessi (iniziative di formazione);

n                  Significativo abbattimento degli eventi infortunistici: riduzione di almeno 5 punti dell'Indice di Frequenza  e della Gravità (vedi doc. Gli Infortuni sul Lavoro nelle Concerie)

 

 

3 - Tempi di svolgimento del Piano

 

            Anni   1998 - 2000

 

 

4 - Aggiornamento conoscenza composizione produttiva

 

            Continuerà l'aggiornamento delle conoscenze della composizione produttiva del comparto. Questa ci ha permesso, tra l'altro, di definire:

- un campione rappresentativo del comparto su cui sviluppare una serie di studi e di 

   interventi mirati alla salute e alla sicurezza;

- un campione rappresentativo per lo studio dell'andamento del fenomeno infortunistico

  negli anni;

- una Coorte per uno studio di valutazione della mortalità negli addetti del settore.

5 - Identificazione - Valutazione del Rischio Chimico

 

            Dopo aver prodotto una conoscenza generale di base dei numerosissimi composti chimici (vedi doc. Composti chimici in conceria) procederemo ai seguenti approfondimenti:

-         aggiornamento della conoscenza dei prodotti usati;

-         studio dei valori di riferimento nella popolazione generale del cromo nelle urine;

-         valutazione dell'esposizione dei lavoratori in alcune realtà produttive con indagini ambientali e sanitarie  e misurazioni dirette dei fattori di rischio specifici (cromo, solventi, composti solforati, composti ammoniacali);

-         approfondimenti sui produttori, rivenditori e utilizzatori dei prodotti chimici con particolare riferimento a quelli potenzialmente cancerogeni.

 

           

6 - Approfondimenti della valutazione dei Rischi

 

            Nel corso dei prossimi anni sono previsti interventi completi in varie aziende del settore (almeno 30 nel 1998) anche nell'ambito del piano nazionale di monitoraggio-controllo sull'applicazione DLgs 626/94. Nell'ambito di questi interventi è prevista anche una diretta valutazione dell'esposizione a vari rischi e particolarmente: rumore, microclima, movimentazione manuale dei carichi.

 

 

7 - Attività e provvedimenti di vigilanza

 

            Continuerà l’effettuazione di interventi per la valutazione dei vari aspetti di igiene e sicurezza ed emissione dei relativi eventuali provvedimenti a completamento del campione di aziende definito.

           

 

8- Sicurezza delle  lavorazioni meccaniche della pelle

 

            E' stato costituito un "Gruppo Tecnico Sicurezza Macchine per Conceria" fra tecnici dell'Azienda USL, delle Associazioni dei Datori di lavoro e Organizzazioni Sindacali dei Lavoratori e con la collaborazione esterna di: ASSOMAC, ISPESL, UNI, Regione Toscana, CEDIF, Ordine degli Ingegneri, Ordine dei Chimici, Collegio dei Periti Industriali. 

Il gruppo, sulla base delle esperienze acquisite e dello sviluppo della tecnica e della normativa, si propone di sviluppare linee di buona tecnica univoche e aggiornate per la sicurezza delle macchine e per una migliore attuazione delle procedure e dell'organizzazione del lavoro, da diffondere a tutti i soggetti interessati (ditte utilizzatrici, ditte manutentrici, consulenti ecc…). Tutto ciò avrà come obiettivo una riduzione del fenomeno infortunistico e quindi il miglioramento delle condizioni di salute dei lavoratori nei luoghi di lavoro.

Per il particolare e grave rischio lavorativo (intossicazione da H2S e relativi infortuni gravi)  il gruppo ha ritenuto opportuno esaminare prioritariamente la fase lavorativa "Pickel"; a tal proposito è stato già prodotto un elaborato che sarà prossimamente diffuso (vedi doc. Linee Guida di sicurezza nella fase conciaria di "Pickel")

Sono in fase di preparazione le "linee guida" relative ad alcune macchine oggetto di infortuni anche gravi:

-         rasatrici

-         presse in continuo.

Successivamente saranno prese in considerazione le altre macchine (messe a vento, palissoni, scarnatrici, spaccatrici, ecc…).

 

9 - Protocollo per il controllo sanitario dei lavoratori

 

            E’ già stato definito e proposto il nuovo Protocollo per gli accertamenti sanitari nei lavoratori del comparto (vedi doc. Accertamenti sanitari preventivi e periodici per i lavoratori del settore conciario). Ne riteniamo utile una diffusione capillare alle Aziende e una relativa verifica di applicazione.

            Riteniamo fondamentale un costante e continuo rapporto della struttura pubblica della prevenzione con i medici competenti delle aziende, attivandoci a tale scopo a continuare iniziative mirate alla qualificazione dell'attività di sorveglianza sanitaria, quali: incontri tematici, diffusione di materiale bibliografico, potenziamento degli ambulatori specialistici di medicina del lavoro come struttura di riferimento per approfondimenti diagnostici.

 

 

10 - Formazione e informazione

 

            Come sappiamo queste attività emergono, anche nel 626, come uno dei principali fattori di cambiamento positivo oltre che fondamentale obbligo del Datore di Lavoro. Abbiamo collaborato con le associazioni imprenditoriali e le organizzazioni sindacali alla realizzazione di varie iniziative di formazione che hanno coinvolto nel '97 circa 400 tra responsabili dei lavoratori per la sicurezza e responsabili dei servizi di prevenzione e protezione.

            Abbiamo prodotto dei documenti specifici su vari argomenti trattati nei corsi. Rimane da produrre un quaderno sui rischi e prevenzione, rivolto anche ai lavoratori immigrati, che fornisca un contributo per una informazione di massa.

            Nel corso del 1998 è stata concordata con le organizzazioni sindacali una serie di incontri con i rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza relativamente alle problematiche presenti nei luoghi di lavoro.

 

 

11 - Studio delle cause di morte negli addetti del comparto

 

            E' in corso di svolgimento l'ultima fase di questo fondamentale studio (cioè la ricerca dello stato in vita) per poi procedere, agli inizi del 1999, alle prime elaborazioni (vedi doc. Studio di Coorte per la Valutazione della Mortalità dei Lavoratori delle Concerie).

 

 

12 - Controllo dei  nuovi insediamenti produttivi

 

            Il controllo e l’attività di assistenza nella fase di insediamento e ristrutturazione delle aziende effettuato con criteri standard e di elevata qualità risulta come uno dei momenti più efficaci dal punto di vista preventivo. A questo proposito la nostra Azienda ha proceduto ad una ristrutturazione del G.O. NIP in collaborazione con ARPAT. E’ nostro intendimento svolgere una più intensa attività di consulenza per le Amministrazioni Comunali in relazione ai programmi di trasferimento di aziende in nuovi insediamenti produttivi e perciò riteniamo di particolare importanza un coordinamento tra Az. USL, ARPAT e Comuni.

            Riteniamo inoltre utile le produzione, in collaborazione con ARPAT, di un quaderno "Linee guida per la costruzione di una nuova conceria", nonché l'organizzazione, in collaborazione con le Associazioni dei Conciatori, di incontri con specifiche finalità di informazione ed assistenza.

 

 

 

13 - Monitoraggio del fenomeno infortunistico

 

            E’ già stato costituito un sistema di monitoraggio generale del fenomeno infortunistico nel territorio della nostra USL. Con la costituzione del campione rappresentativo e la relativa diretta disponibilità di dati fondamentali di riferimento (occupati, ore lavorate, ecc) abbiamo proceduto anche ad approfondimenti specifici del comparto attraverso la determinazione dei più opportuni indicatori dello stesso fenomeno infortunistico (vedi doc. Gli Infortuni sul Lavoro nel Comparto delle Concerie).

 

 

14 - Altri approfondimenti

 

            - In collaborazione con il servizio veterinario e con l'ARPAT di Pisa abbiamo effettuato uno studio per la valutazione dell'assorbimento di cromo su alcune greggi di pecore pascolanti nel territorio del Valdarno Inferiore. Tale studio, non conclusivo, ci ha fornito alcune prime e parziali indicazioni sul possibile ingresso del cromo nella catena alimentare.

            - Sono state effettuate alcune misure su pelli provenienti dall'ex Unione Sovietica (zone vicine a Chernobyl) per verificare l'eventuale contaminazione radioattiva in seguito all'incidente nucleare; i risultati hanno non evidenziato alcun tipo di contaminazione radioattiva.

           

 

15 - Verifica dei risultati

 

            Saranno prodotti periodicamente i documenti relativi all’attuazione dei singoli punti del Piano. Ci proponiamo di organizzare per i primi mesi del 2000 una iniziativa pubblica per illustrare e discutere i risultati raggiunti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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