1. COMPARTO          : COSTRUTTORI EDILI: EDILIZIA ABITATIVA
2. CODICI ISTAT      : 301/45.21/45.41/45.42/45.43/45.44/45.45.1/45.45.2
3. CODICE ISPESL     : 

ZONA DI RILEVAZIONE
4. NAZIONALE         : 
5. REGIONALE         : 
6. PROVINCIALE       : 
7. USL               : AZIENDA USL RMB-ROMA
8. ANNO RILEVAZIONE  : 1997

9. NUMERO ADDETTI
  9A. IMPIEGATI : 150/180 (*) uomini 
  9B. OPERAI    : 2400/2900 (*) uomini

*) cifra stimata

10. N.AZIENDE        : 103

*) numero cantieri aperti nell'anno (notificati)

11. STRUTTURA DI RILEVAZIONE : SERVIZIO PISLL (PER.IGIENE E SICUREZZA LUOGHI DI LAVORO - AUSL RM B -ROMA)
                               VIA E.FRANCESCHINI 56 -00155 ROMA

12. REFERENTE

  QUALIFICA : 
  NOME      : SERGIO
  COGNOME   : ROVETTA
  INDIRIZZO : SPISLL AUSL RMB; VIA E.FRANCESCHINI 56
  CAP       : 00155
  CITTÀ     : ROMA
  PROVINCIA : ROMA
  TELEFONO  : 06/41601946
  FAX       : 06/41601936
  E-MAIL    : 

13. INFORTUNI: TOTALE 1162 (Prov. ROMA) DI CUI MORTALI 6 (Prov. ROMA)

14. MALATTIE PROFESSIONALI

NOTE:

L'area di osservazione della ricerca (ASL RMB) rappresenta circa un quinto in termini di popolazione e di attività del settore costruzioni - edilizia abitativa- della Provincia di Roma

Di seguito vengono forniti i dati INAIL della Provincia di Roma degli infortuni nel settore Costruzioni edili suddivisi per gruppo di agente materiale e per forme di avvenimento e la tabella di codifica INAIL. Tale suddivisione permette in via approssimativa una analisi del fenomeno.

E' probabile che l'alta percentuale di piccole aziende e di lavoro nero presente in questo comparto determini una sottostima del fenomeno infortunistico minore.

Relativamente alle malattie professionali, si ha motivo di ritenere che esista una sottostima sia delle patologie non tabellate ( es.patologie osteoarticolari e da movimenti ripetitivi) sia una mancata osservazione per scarso assolvimento dell'obbligo di sorveglianza sanitaria. E' anche da valutare

quanto l'ingresso di manodopera extracomunitaria relativamente giovane e per brevi periodi , modifichi l'espressione del danno potenziale.

1. FASE DI LAVORAZIONE  : PREPARAZIONE CANTIERE
2. COD.INAIL            : 3100 - 3310
3. FATTORE DI RISCHIO   : Infortunistici (strutturali, meccanici), Igienico Ambientali (fisici), Trasversali o Organizzativi
4. CODICE DI RISCHIO    : 
5. N.ADDETTI            : 700 c.a.

a) Collocamento recinzione: sopralluogo sul piano di campagna, individuazione e tracciamento del perimetro dell'area di cantiere; realizzazione fori nel terreno con utensili manuali ed infissione pali di legno; chiodatura sui pali di pannelli in lamiera alti circa metri 2; realizzazione di cancello di ingresso.

b) Tracciamenti: individuazione e tracciamento delle zone di scavo e delle zone di collocazione impianti elettrici, servizi e attrezzature di cantiere.

c) Realizzazione servizi: formazione piani di appoggio box (livellamento terreno, posizionamento traversi in legno); collocazione dei prefabbricati tramite gru su carro e realizzazione di locali rimessaggio per i materiali; scavi per posatura collegamenti idraulici ed elettrici.

ADDETTI

1-2 Muratori

Operaio comune

Geometra e capo cantiere

Assistente

Gruista

Palista

Utensili manuali, rete in PVC e paletti in legno, tubi e giunti, tondino, lamiere ondulate;

Strumenti topografici, squadri, tavole, filo d'acciaio, utensili manuali, strumenti di misura, gesso;

Gru, attrezzature da imbracatura, utensili manuali, pala meccanica per spianamento.

INFORTUNISTICI

Mancato utilizzo del casco di protezione (nelle operazioni di scarico) (90%).

Mancato utilizzo di guanti (90%).

Mancato utilizzo calzature di sicurezza (20%).

IGIENICO AMBIENTALI

Agenti fisici;

Rumore: alcuni addetti possono avere dei Lep,d tra 80 e 85

In questa fase l'esposizione al rumore degli addetti è influenzata dall'utilizzo delle seguenti attrezzature : escavatore o pala meccanica, autogrù.

Rumorosità delle attrezzature :

Livelli di esposizione giornaliera Lep,d

* Si ritiene che queste mansioni abbiano un Lep,d inferiore a 80 Db(A)

** Si ritiene che queste mansioni abbiano un Lep,d compreso tra 80 e 85 dB(A)

METODOLOGIA:

- CPT Torino e Provincia, "Valutazione del rischio derivante dall'esposizione a rumore durante il lavoro nelle attività edili"

- A.S.L. RM - B , allegato VII D.Lgs. 277/91

Note: tra i fattori di variabilità nelle esposizioni dei lavoratori, vanno tenute presenti le lavorazioni effettuate contemporaneamente da altri lavoratori (es. ferraiolo vicino alla sega circolare per legno).

FATTORI DI RISCHIO "TRASVERSALI"

Presenza contemporanea di persone e mezzi in movimento e mancanza di coordinamento fra le attività lavorative.

Lombalgia e lesioni muscolari da sforzo

Investimenti da mezzi in movimento

Cadute in piano

Contusioni e schiacciamento da urti e caduta di materiali

Ipoacusia da rumore

Abrasioni, contusioni, tagli da utensili manuali

La preparazione del cantiere viene eseguita nel 80% dei casi dalla ditta committente.

DPR 547/1955 - artt. 10 (aperture nei solai); macchine); 168, 169, 181,185; 186 (sollevamento spostamento carichi) 194 (verifica apparecchi di sollevamento);

DPR 164/1956 - artt. 4 (viabilità), 11(presenza linee aeree alta tensione),12 (macchine da scavo);

DPR 303/1956 artt. 36-38-39 (acqua potabile, docce , gabinetti e lavabi), 42-43 (Conservazione pasti e luogo di riparo), 47 (pulizia dei locali).

D.Lgs 626/1994 - artt. 3 (misure di tutela) - 4 comma 2 (adempimenti) comma 5 lettere a) d) f) q) comma11; artt. 21- 22 (informazione - formazione generale); Attrezzature di lavoro artt. 35 (obblighi del datore di lavoro) , 37-38 (informazione - formazione) 39 (obblighi dei lavoratori); DPI art. 43 (obblighi del datore di lavoro) 44 (obblighi dei lavoratori);

D.Lgs 493/1996- art. 2 (obblighi di segnaletica di sicurezza); art.4 (informazione - formazione segnaletica)

D.Lgs 494/1996 artt. 3 (adempimenti), 5 (coordinamento).

Cavi elettrici aerei sotto tensione, rottura condutture varie.

Scheda 2

1. FASE DI LAVORAZIONE  : INSTALLAZIONE IMPIANTO ELETTRICO
2. COD.INAIL            : 3610
3. FATTORE DI RISCHIO   : Infortunistici (strutturali, meccanici, elettrici), Igienico Ambientali (agenti fisici, agenti chimici), Trasversali o Organizzativi
4. CODICE DI RISCHIO    : 
5. N.ADDETTI            : 1000 - 1400 c.a.

Ditta e personale abilitato provvedono alla realizzazione dell'impianto con: il passaggio dei cavi, l' installazione di idonei quadri, interruttori e prese in numero e postazioni previste, effettuando i dovuti collegamenti.

Provvedono alla realizzazione degli impianti di messa a terra e scariche atmosferiche.

La ditta esecutrice rilascia la certificazione di conformità prevista dalla Legge 46/1990.

Gli impianti di messa a terra vengono denunciati alle Sezioni periferiche dell'ISPESL di zona.

Gli eventuali gruppi elettrogeni installati (scaricati con autogrù) vengono posti in zone protette alle quali possono accedere solo gli addetti.

Detti gruppi (se di vecchia generazione) vengono anche distanziati dai posti di lavoro fissi perché molto rumorosi.

ADDETTI

N° 2-3 operatori, specializzati in impianti elettrici

Utensili manuali.

Scale portatili semplici o doppie .

Gruppo generatore di corrente.

Autogrù.

INFORTUNISTICI

Collocazione dei cavi elettrici

Nel 10% dei casi il passaggio ,aereo o interrato, dei cavi elettrici non garantisce da eventuali pericoli derivanti da abrasione, usura e danni generati da azione meccanica.

Cadute da scale portatili

Per effettuare passaggi o collegamenti sopraelevati, si usano scale portatili semplici utilizzate senza vincoli o senza essere trattenuta al piede al piede (80% dei casi).

Contatti accidentali

I generatori di corrente di vecchia generazione presentano nel 50% la possibilità di entrare in contatto con le parti surriscaldate (marmitta e collettore di scarico) in quanto non vengono segregati.

IGIENICO AMBIENTALI

Fisici;

Rumore: gli addetti possono avere dei Lep,d compresi tra 80 e 85 dB(A) se operano prevalentemente nelle vicinanze dei generatori di corrente.

Chimici;

Gli addetti possono essere esposti a fumi di combustione se operano prevalentemente nelle vicinanze dei generatori di corrente.

TRASVERSALI O ORGANIZZATIVI

E' frequente che durante la realizzazione dell'impianto elettrico siano ancora in atto lavorazioni di scavo e fondazioni con rischio di coinvolgimento in pericoli derivanti dalle altre attività.

Lombalgia e lesioni muscolari da sforzo

Caduta dall'alto

Investimenti da mezzi in movimento

Cadute in piano

Contusioni e schiacciamento da urti e caduta di materiali

Abrasioni, contusioni, tagli da utensili manuali

Non osservati

DPR 547/1955 -; 168, 169, 181,185; 186 (sollevamento - spostamento carichi)

DPR 164/1956 artt. 4 (viabilità); 7 (idoneità materiali e regola dell'arte); - art 8 (scale portatili)

DPR 303/1956 art. 33 (visite mediche)

D.Lgs 277/1991- titolo IV Rumore - artt. 40 (valutazione), 41 (procedure), 42 (informazione - formazione), 43 (DPI);

D.Lgs 626/1994 - artt. 3 (misure di tutela) - 4 comma 2 (adempimenti) comma 5 lettere a) d) f) q) comma11; artt. 21- 22 (informazione - formazione generale); Attrezzature di lavoro artt. 35 (obblighi del datore di lavoro) , 37-38 (informazione - formazione) 39 (obblighi dei lavoratori); DPI art. 43 (obblighi del datore di lavoro) 44 (obblighi dei lavoratori); artt. 48,49 (valutazione ed informazione su M.M.C.);

D.Lgs 493/1996- art. 2 (obblighi di segnaletica di sicurezza); art. 4 (informazione - formazione segnaletica)

D.Lgs 494/1996 - artt. 3 (adempimenti del committente), 5 (obblighi del coordinatore).

NORME DI BUONA TECNICA

Legge 186/1968 - Norme CEI -Legge 46/90 (realizzazione impianto elettrico).

Cap 8 - IL RISCHIO ESTERNO

Non osservato

Scheda 3

1. FASE DI LAVORAZIONE  : SCAVO E FONDAZIONI
2. COD.INAIL            : 3510  3310 - 3110
3. FATTORE DI RISCHIO   : Infortunistici (strutturali ,meccanici) , Igienico Ambientali (agenti fisici) , Trasversali o Organizzativi
4. CODICE DI RISCHIO    : 
5. N.ADDETTI            : 300 c.a.

Tracciamento sul terreno, delle zone di scavo; delimitazione del campo d'azione dell'escavatore con opportune barriere rigide o rete in PVC o nastro bicolore.

Le macchine di escavazione e realizzazione dei pali di fondazione vengono trasportate su carrelli trainati da autocarri.

Nelle opere civili ove sono previsti locali interrati lo scavo deve raggiungere profondità maggiori di m 2 ; si realizza pertanto una rampa di accesso al fondo per la viabilità dei mezzi .

Per le opere di carpenteria vengono scaricati ferri e legname; nei casi di pali di fondazione si possono utilizzare gabbie in ferro preparate fuori dal cantiere.

Spesso i pali di fondazione vengono preparati per il collegamento alla struttura successiva con interventi di scapitozzatura ( tramite martello demolitore).

Realizzati i pali si provvede al collegamento orizzontale degli stessi mediante la predisposizione di scavi in trincea per la posa delle casseforme e delle armature delle travi; le tavole di armatura vengono irrorate con olio disarmante.

Preparata la cassaforma il getto della struttura viene realizzato servendosi del calcestruzzo già pronto fornito tramite autobetoniera; dalla stessa si provvede direttamente al convogliamento del calcestruzzo nelle casseforme.

Nei casi in cui non è possibile operare direttamente con la betoniera, il calcestruzzo viene collocato in sede tramite secchione movimentato dalla gru o tramite autopompa.

Gli addetti a questa operazione provvedono ad indirizzare correttamente il getto nonché alla successiva operazione di vibratura.

Consolidato il getto si provvede al disarmo della struttura con attrezzi manuali (paranchino).

ADDETTI

Operaio comune

Gruista

Ferraioli

Carpentieri

Addetto centrale di betonaggio

Autista autocarro

Addetto escavatore, pala meccanica.

Piegaferri, tagliaferri (cesoie); utensili manuali; gru; autocarro; attrezzature da imbracatura; uso leve piegaferro manuale; sega circolare; martelli, tenaglie; legname; secchione; benna; gru; vibratore; martello demolitore; escavatore o motopala.

Cap 3 - FATTORI DI RISCHIO

INFORTUNISTICI

Palificazione

Nel 80% dei cantieri la escavazione dei pali di fondazione avviene senza che i fori siano dotati di protezioni a tutela di cadute entro gli stessi da parte degli operatori che collaborano a terra con il manovratore della macchina palificatrice.

Nel 50% vengono lasciati senza protezione i fori appena realizzati.

Nel 60% detti fori vengono ricoperti in modo non idoneo (per materiale utilizzato e modalità di esecuzione)

Nel 40% dei casi l'operatore di palificazione a terra non utilizza il casco protettivo pur in dotazione.

Nel 50% dei casi durante l'operazione di disarmo non si utilizzano i caschi protettivi.

Nel 50% dei casi non si fa uso dei guanti nella manipolazione dei materiali.

Caduta od inciampo

Nella quasi totalità dei casi , a palo di fondazione realizzato, non si provvede ad eliminare il pericolo di inciampo con i ferri sporgenti o caduta sugli stessi.

Viabilità

Nel 90% dei casi non si provvede a delimitare il "campo di azione" dei mezzi meccanici d'escavazione con opportune barriere.

Nel 90% dei casi i parapetti predisposti sulla rampa di accesso al piano di lavoro interrato non risultano essere costruiti o mantenuti in maniera idonea (utilizzo di rete in plastica, interasse fra i montanti troppo lontani, tavole dei correnti in cattivo stato).

IGIENICO AMBIENTALI

Agenti fisici;

Rumore: gli addetti a questa fase possono avere Lep,d compresi tra 80 e 85 e 85 e 90 dB(A).

In questa fase l'esposizione al rumore degli addetti è influenzata dall'utilizzo delle seguenti attrezzature :sega circolare , escavatore o pala meccanica , scarico cemento con autobetoniera , utilizzo di autogrù e trivelle su autogrù , chiodatura tavole .

Rumorosità delle attrezzature :

Livelli di esposizione giornaliera Lep,d

METODOLOGIA: vedi scheda 1

TRASVERSALI O ORGANIZZATIVI

Nel 90% dei casi l'operatore della macchina palificatrice e l'operatore di supporto a terra si muovono in zona ristretta senza che siano state date sufficienti modalità di lavoro in sicurezza (si rimanda quasi sempre alla segnaletica apposta sulle macchine che prescrive di stare fuori dal raggio di azione della macchina medesima).

Nel 90% dei casi l'operatore della macchina palificatrice e l'operatore di supporto a terra si muovono in zona ristretta senza che siano state rese sufficienti modalità di lavoro in sicurezza (si rimanda quasi sempre alla segnaletica apposta sulle macchine che prescrive di stare fuori dal raggio di azione della macchina).

La concomitanza delle lavorazioni di scavo ,palificazione , movimento terra avviene con inidonea e scarsa delimitazione dei campi di azione e in completa assenza di procedure di coordinamento fra le lavorazioni stesse.

Nella totalità dei casi le operazioni di disarmo della carpenteria avvengono senza una procedura determinata e nel 90% dei casi senza il controllo di un preposto.

Lombalgia e lesioni muscolari da sforzo

Investimenti da mezzi in movimento

Cadute in piano o in cavità

Contusioni e schiacciamento da urti e caduta di materiali

Ipoacusia da rumore

Elettrocuzione

Abrasioni, contusioni, tagli da utensili manuali

Lesioni traumatiche da contatto con organi in movimento

Lesioni oculari da schizzi di malta liquida

Ustioni

DPR 547/1955 - artt. 10 (aperture nel suolo); 41- 55-56-57 -68-71-72 -78-109 (protezioni delle macchine); 168, 169, 181,185; 186 (sollevamento spostamento carichi) 194 (verifica apparecchi di sollevamento);40-328 (impianti di terra);267-269-270-271-282-283-325- Legge 186/1968 (norme CEI)- Legge 46/90 (realizzazione impianto elettrico); 374 (manutenzione generale);

DPR 164/1956 - artt. 4 (viabilità); 7 (idoneità materiali e regola dell'arte); 8 (scale portatili); 9 (protezione posti di lavoro fissi) ,12 (macchine da scavo); 24 (parapetti);

DPR 303/1956 art. 33 (visite mediche), artt. 36-38-39 (acqua potabile, docce , gabinetti e lavabi), 42-43 (Conservazione pasti e luogo di riparo), 47 (pulizia dei locali).

D.Lgs 277/1991- titolo IV Rumore - artt. 40 (valutazione), 41 (procedure), 42 (informazione - formazione), 43 (DPI), 44 (controllo sanitario),45 (superamento dei 90 dBA);