PROFILO DI RISCHIO NEL COMPARTO ELETTRICISTI
Elettricisti Ciclo tecnologico nelle abitazioni
già esistenti
FASE
LAVORATIVA: predisposizione allaccio di cantiere (ente erogatore)
Cap
1 - DESCRIZIONE Fase
Gli enti erogatori di tensione provvedono, in proprio o tramite appalto, alla relativa fornitura dalla cabina elettrica al contenitore o nicchia di alloggiamento del proprio quadro (contatore e interruttore generale) esterno al cantiere; effettuato che sia il montaggio e cablaggio dell’interruttore generale in cantiere (si portano i cavi di alimentazione all’interruttore dell’ente erogatore) l’Azienda elettrica torna, collega i conduttori a valle del proprio interruttore.
Nell’ambito delle opere di urbanizzazione sono stati effettuati scavi specifici per il collocamento e passaggio dei cavi di alimentazione alla utenza:
- fatto lo scavo si procede a predisporre le tubazioni (condotti plastici in pvc) entro le quali si fa passare il cavo di alimentazione; per incanalare detto cavo si procede a trasportare le bobine utilizzando auto-gru che provvedono a depositarle nei punti prestabiliti, quindi un operatore sbobina il cavo, lo aggancia alla fune pilota e procede ad immetterlo nel condotto plastico, la immissione avviene con operazione manuale ; sbucato che sia il capocorda si aggancia e si procede alla trazione attraverso un argano meccanico; quindi la fune pilota, guidata manualmente al fine di facilitare un riavvolgimento uniforme, viene riavvolta sul tamburo dell’argano.
ADDETTI
1 muratore
1 manovale
2 elettricisti
1 autista
Cap
2 - ATTREZZATURE E MACCHINE
Attrezzatura |
Marchio CE % |
Vetustà media |
Carro gru |
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5 |
Argano meccanico |
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Seghetto manuale |
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Utensili manuali (taglierina, forbici ,ecc.) |
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ATTREZZATURA o LAVORAZIONE |
Fattori di rischio |
% casi |
Argano |
Coinvolgimento arti superiori nella fase di riavvolgimento fra tamburo e fune dell’argano perché accessibili.. |
100 |
Guida al riavvolgimento della fune d’acciaio |
Mancato utilizzo guanti. |
10 |
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Scarico bobine |
Inadeguatezza imbracatura del carico: ganci senza chiusura, cinte o cavi sfilacciati; |
30 |
Mancato utilizzo del casco |
90 |
|
Movimentazione materiali |
Mancato utilizzo scarpe antinfortunistiche, guanti in cuoio. |
20 |
TRASVERSALI O ORGANIZZATIVI
Coordinamento
Informazione – Formazione
M.M.C.
Cap
4 – IL DANNO ATTESO
Lombalgia e lesioni muscolari da sforzo
Cadute negli scavi
Investimento con automezzi
Cap 5 - INTERVENTI ADOTTATI
Non osservati
Cap 6 - APPALTO A DITTA ESTERNA
Sistematico
Cap 7 - RIFERIMENTI NORMATIVI
DPR 547/1955 - artt. 10 (aperture nel suolo); ; 41-55-68- (protezioni delle macchine); 313-314-315-316 (utensili elettrici portatili); 374 (manutenzione generale);
DPR 164/1956 – Artt. 4 (viabilità); 7 (inidoneità materiali e regola d’arte);
DPR 303/1956 36--39 (acqua potabile, docce , gabinetti e lavabi); 42-43 (Conservazione pasti e luogo di riparo); 47 (pulizia dei locali).
D.Lgs 277/1991- titolo IV Rumore - artt. 40 (valutazione);
D.Lgs 626/1994 - artt. 3 (misure di tutela) - 4 comma 2 e 11 (adempimenti) comma 5 d) (fornitura dei dispositivi di protezione individuali ) f) (richiesta di osservare norme e disposizioni aziendali) q) (misure di prevenzione incendi); art. 5 (obblighi dei lavoratori); artt. 21 e 22 lettere a) d) f) q); artt. 21- 22 (informazione - formazione generale); attrezzature di lavoro artt. 35 (obblighi del datore di lavoro) , 37-38 (informazione - formazione) 39 (obblighi dei lavoratori); DPI art. 43 (obblighi del datore di lavoro) 44 (obblighi dei lavoratori); artt. 48,49 (riduzione dei rischi, organizzazione ed informazione/formazione su M.M.C.);
D.Lgs 493/1996- art. 2 (obblighi di segnaletica di sicurezza); art. 4 (informazione - formazione segnaletica)
D.Lgs 494/1996 - artt. 3 (adempimenti del committente), 4 (obblighi del coordinatore in fase di progettazione), 5 (obblighi del coordinatore in fase di esecuzione), 9 (obblighi dei datori di lavoro).
DPR 459/1996 – recepimento direttiva europea relativa alle macchine
- Decreto ministeriale 20/12/1968 (efficacia degli apparecchi ed utensili portatili e mobili).
- Legge 18/10/1977 n, 791( garanzie di sicurezza per il materiale elettrico)
Cap 8 - IL RISCHIO ESTERNO
FASE
LAVORATIVA: Impianto elettrico di cantiere
Cap
1 - DESCRIZIONE Fase
Fase di realizzazione
dell’impianto per nuovi edifici
civili..
La realizzazione dell’impianto elettrico avviene quando il cantiere è in fase di allestimento.
Gli elettricisti installano nell’ apposito quadro di cantiere l’ interruttore generale onnipolare con protezione magnetotermica differenziale, da questo si derivano altre linee di alimentazione (interruttori , separatori , prese a spina ecc. ) che serviranno per le utenze del cantiere.
Le linee dell’impianto elettrico di cantiere camminano in trincee coperte o su via aerea (sollevate lungo palificazioni).
Si portano le matasse dei fili conduttori, vengono agganciati al cavo pilota attraverso il quale si esegue l’operazione di inserimento nelle canalizzazioni predisposte dai muratori; terminata la stesura dei cavi si effettuano i collegamenti nelle scatole di derivazione ed alle utenze predisposte (corpi illuminanti, prese a spina), si posizionano anche fari di illuminazione del cantiere su punti rialzati (in cima a pali).
Dai muratori. vengono realizzate le opere di scavo e muratura del pozzetto di alloggiamento del dispersore di terra
Gli elettricisti provvedono ad infiggere nel terreno le paline (spandenti o dispersori) nel numero richiesto; dette paline possono essere composte da rame, acciaio zincato o acciaio ricoperto di rame (di spessore mm 40); la infissione dei dispersori avviene o per infissione manuale (con mazza) o con mezzi meccanici (battipalo).
Per la realizzazione degli impianti di messa a terra e scariche atmosferiche gli elettricisti distendono le matasse di cavo fino ai pozzetti di dispersione , quindi provvedono a collegare ,con morsetti o saldatura, alle macchine di cantiere o alle strutture metalliche da proteggere il cavo di messa a terra.
Si provvede quindi a collegare, al fine di garantire la continuità elettrica, il conduttore di terra al dispersore; il collegamento avviene tramite morsetti che presentano una superficie di contatto adeguata; raramente si collegano con saldatura autogena. Viene quindi verificata l’idoneità della capacità di dispersione degli impianti di messa a terra e scariche atmosferiche
Appena effettuato il collegamento degli impianti di messa a terra, dei vari quadri e prese di derivazione si effettua il cablaggio e collegamento del quadro generale del cantiere alla linea di alimentazione dell’ente erogatore. In alcuni casi ci si collega a dei generatori di corrente alimentati a gasolio.
A questo punto l’elettricista verifica il funzionamento delle apparecchiature e componenti elettriche (rilascia certificazione).
ADDETTI
1 |
Manovale |
2 |
elettricisti |
Cap
2 - ATTREZZATURE E MACCHINE
Si
osserva che il comparto elettrico fa un utilizzo costante di attrezzature di lavoro rispondenti alle norme di sicurezza (agevolati dall’obbligo
di presenza di etichette di
certificazione).
Attrezzatura |
Marchio CE % |
Vetustà media |
Battipaline |
Si |
|
Saldatrice ad arco |
Si |
2 |
Ohmetro |
|
2 |
Utensili manuali (giraviti, tronchesi, forbici, coltello, seghetto,spellafili ecc.) |
|
|
Avvitatore portatile |
Si |
3 |
|
|
|
|
|
|
ATTREZZATURA o LAVORAZIONE |
Fattori di rischio |
% casi |
Utensili manuali durante le operazioni di taglio e sguaino cavi |
Tagli o abrasioni nell’utilizzo degli utensili in modo improprio o con disattenzione |
30-40 |
Spostamenti nell’area di cantiere |
Mancato utilizzo di scarpe antinfortunistiche |
20 |
Agenti fisici;
ATTREZZATURA LAVORAZIONE |
Fattori di rischio |
% casi |
Saldatura elettrica all’aperto |
Radiazioni U.V. - (mancato utilizzo di protezione degli occhi) |
20 |
Fumi di saldatura |
Non significativa |
TRASVERSALI O ORGANIZZATIVI
Nei cantieri ove è presente la figura del coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione si riscontra una inadeguata programmazione degli interventi della figura dell’elettricista, che quindi si muove nel cantiere in modo non proprio consapevole delle situazioni di rischio presenti al momento dell’intervento.
Informazione – Formazione
Gli elettricisti risultano formati sulle modalità di utilizzo delle attrezzature di lavoro legate allo impianto elettrico ed ai conseguenti rischi; non risultano invece sufficientemente formati sull’utilizzo di altre attrezzature presenti in cantiere e delle quali possono fare uso (esempio: scale e ponteggi).
Cap
4 – IL DANNO ATTESO
Scottature da saldatura
Elettrocuzione durante la saldatura ad arco
Urti , contusioni, schiacciamenti
Investimento con automezzi
Cap 5 - INTERVENTI ADOTTATI
L’avvento dell’avvitatore a batteria ha sostituito quasi completamente il giravite, eliminando praticamente, specie nell’utilizzo prolungato, movimenti ripetitivi dell’arto superiore
Sistematico
Cap 7 - RIFERIMENTI NORMATIVI
DPR 547/1955 - artt. 10 (aperture nel
suolo); 18-19-21 (scale); 40-328 (impianti di terra); 267-269-270-271-282-283-
288-325 (realizzazione impianto elettrico); 313-314-315-316 (utensili elettrici
portatili); 374 (manutenzione generale);
DPR 164/1956 – artt. 4 (viabilità); 7
(inidoneità materiali e regola d’arte); 8 (scale portatili);
DPR 303/1956 - artt. 33 (visite mediche); 36--39 (acqua potabile, docce , gabinetti e lavabi); 42-43 (Conservazione pasti e luogo di riparo); 47 (pulizia dei locali).
D.Lgs 277/1991- titolo IV Rumore - artt. 40 (valutazione).
D.Lgs 626/1994 - artt. 3 (misure di tutela) - 4 comma 2 e 11 (adempimenti) comma 5 d) (fornitura dei dispositivi di protezione individuali ) f) (richiesta di osservare norme e disposizioni aziendali) q) (misure di prevenzione incendi); art. 5 (obblighi dei lavoratori); artt. 21 e 22 lettere a) d) f) q); artt. 21- 22 (informazione - formazione generale); attrezzature di lavoro artt. 35 (obblighi del datore di lavoro) , 37-38 (informazione - formazione) 39 (obblighi dei lavoratori); DPI art. 43 (obblighi del datore di lavoro) 44 (obblighi dei lavoratori);
D.Lgs 493/1996- art. 2 (obblighi di segnaletica di sicurezza); art. 4 (informazione - formazione segnaletica)
D.Lgs 494/1996 - artt. 3 (adempimenti del committente), 4 (obblighi del coordinatore in fase di progettazione), 5 (obblighi del coordinatore in fase di esecuzione), 9 (obblighi dei datori di lavoro).
DPR 459/1996 – recepimento direttiva europea relativa alle macchine
- Decreto ministeriale 20/12/1968 (efficacia degli apparecchi ed utensili portatili e mobili).
- Legge 186/1968 (norme CEI) (realizzazione impianto elettrico)
- Legge 46/90 (certificazione impianto elettrico).
- Legge 18/10/1977 n, 791( garanzie di sicurezza per il materiale elettrico)
- Norma CEI 81-4 – Valutazione della necessità dell’impianto di protezione scariche atmosferiche.
Cap 8 - IL RISCHIO ESTERNO
FASE
LAVORATIVA: manutenzione e riparazioni in cantiere
Cap
1 - DESCRIZIONE Fase
La fase degli interventi avviene durante la realizzazione
dell’opera di cantiere.
Dopo la realizzazione dell’impianto elettrico del cantiere e fino alla realizzazione degli impianti degli appartamenti, l’opera dell’elettricista viene richiesta soltanto per interventi di modifica e di riparazioni dell’impianto di cantiere su parti o attrezzature elettriche non più idonee.
Gli elettricisti possono essere chiamati in cantiere per eseguire le modifiche o riparazioni richieste durante tutte le fasi di lavoro necessarie per il completamento del manufatto, le lavorazioni sono riconducibili alle seguenti operazioni:
- controlli e verifica di efficienza dell’impianto elettrico ( continuità e stabilità dei collegamenti fra i morsetti degli interruttori e i cavi di alimentazione, al fine di evitare corto circuiti e danneggiamento alle attrezzature di utilizzo);
- spostamento o sostituzione di linee di alimentazione e di messa a terra, sostituzione di interruttori , valvole fusibili deteriorate, prese ecc..
Dette operazioni vengono effettuate con utensili manuali.
Si intuisce che sovente le piccole riparazioni possono essere eseguite, in cantiere , da personale non idoneamente
qualificato.
ADDETTI
Per tipologie di fabbricati da 4 –5 piani
1 |
Elettricista |
|
|
Cap 2 - ATTREZZATURE E MACCHINE
Attrezzatura |
Marchio CE % |
Vetustà media |
Utensili manuali (giraviti, tronchesi, forbici, coltello, seghetto,spellafili ecc.) |
|
|
Avvitatore portatile a batteria |
Si |
1-3 |
Tester (misure di tensione, resistenza) |
Si |
2 |
Scale portatili |
|
5-6 |
Ponteggi metallici |
Autorizzati |
|
|
|
|
|
|
|
|
|
|
ATTREZZATURA o LAVORAZIONE |
Fattori di rischio |
% casi |
Utensilimanuali (giraviti, tronchesi,forbici, coltello, seghetto,spellafiliecc.) Tester (misure di tensione, resistenza) |
Cattivo stato di conservazione e perdita di capacità isolante. Tagli o abrasioni nell’utilizzo degli utensili in modo improprio o con disattenzione |
10 30 |
Utilizzo di scale portatili o mezzi di fortuna per lavori sopraelevati |
Scale portatili prive di dispositivi antisdrucciolo alle estremità inferiori dei montanti. Scale portatili realizzate con elementi chiodati Scale portatili non vincolate o trattenute al piede da altri lavoratori Mezzi di elevazione non idonei (sgabelli e similari) |
10 poco si- gnificativa 95 40
|
Sostituzione di valvole fusibili |
Si esegue lo smontaggio e il rimontaggio di valvole senza aver tolto l’alimentazione (rischio di elettrocuzione ) |
25 |
Ponteggio (**) |
Opere provvisionali e ponteggi realizzati in difformità a quanto contenuto nel libretto d’istruzioni fornito assieme all’autorizzazione ministeriale: - ancoraggi insufficienti o realizzati diversamente da quelli previsti nel libretto d’istruzione - mancanza di basetta ai piedi dei montanti, di spine di accoppiamento, di controventatura; - mancanza o realizzazione incompleta del sottoponte di sicurezza; - realizzazione incompleta dell’impalcato di sicurezza (mantovana); |
90 |
Movimentazione meccanica dei materiali nel cantiere (**) |
Mancato utilizzo casco |
80 |
Spostamenti nel cantiere |
Mancato utilizzo del casco Mancato utilizzo scarpe antinfortunistiche |
80 20 |
SOSTANZA o LAVORAZIONE |
Fattori di rischio |
% casi |
Agenti fisici;
ATTREZZATURA LAVORAZIONE |
Fattori di rischio |
% casi |
|
|
|
|
|
|
Rumore:
Rumorosità delle attrezzature o lavorazioni :
Attrezzature lavorazione |
Leq dB(A) |
Trapano elettrico |
85 – 96 (?) |
|
|
Livelli di esposizione giornaliera Lep,d
MANSIONE |
Lep, d (ASL RM - B) |
|
|
|
|
|
|
|
TRASVERSALI O ORGANIZZATIVI
Coordinamento
Nei cantieri ove è presente la figura del coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione si riscontra una inadeguata programmazione degli interventi sporadici della figura dell’elettricista, che quindi si muove nel cantiere in modo non sufficientemente consapevole delle situazioni di rischio presenti al momento dell’intervento.
Non si evidenziano programmi di controllo e monitoraggio sul rispetto delle procedure di sicurezza, infatti gli elettricisti, in alcuni casi, ritenuti da loro poco pericolosi, possono disattendere le procedure di sicurezza pur presenti e conosciute (es: il distacco della tensione ogni qualvolta si interviene su un impianto alimentato); si consideri che l’operatore spesso interviene da solo quindi risulta difficilmente controllabile.
Gli elettricisti risultano formati sulle modalità di utilizzo delle attrezzature di lavoro legate allo impianto elettrico ed ai conseguenti rischi; non risultano invece sufficientemente formati sull’utilizzo di altre attrezzature presenti in cantiere e delle quali possono fare uso (esempio: scale e ponteggi).
Gli elettricisti ci informano che in alcuni casi, ritenuti da loro poco pericolosi, non si attengono esattamente alle procedure di sicurezza pur presenti e conosciute (es: il distacco della tensione ogni qualvolta si interviene su un impianto alimentato). Si aggiunga che molto spesso l’operatore che interviene è il datore di lavoro o socio nelle società stessa.
I lavoratori hanno conoscenze limitate su le procedure atte a far fronte a situazioni di emergenza relative ad incendi o pronto soccorso.
Informazione – Formazione
Gli elettricisti risultano formati sulle modalità di utilizzo delle attrezzature di lavoro legate allo impianto elettrico ed ai conseguenti rischi; non risultano invece sufficientemente formati sull’utilizzo di altre attrezzature presenti in cantiere e delle quali possono fare uso (esempio: scale e ponteggi).
Cap
4 – IL DANNO ATTESO
Investimento con automezzi
Urti , contusioni, schiacciamenti
Cadute dall’alto
Urti del capo (mancato utilizzo del casco)
Cap 5 - INTERVENTI ADOTTATI
L’avvento dell’ avvitatore a batteria ha sostituito quasi completamente il giravite, eliminando praticamente, specie nell’utilizzo prolungato, movimenti ripetitivi dell’arto superiore
Cap 6 - APPALTO A DITTA ESTERNA
Sistematico
Cap 7 - RIFERIMENTI NORMATIVI
DPR 547/1955 - artt. 10 (aperture nel
suolo); 18-19-21 (scale); 41-55-68-71-72 (protezioni delle macchine); 40-328
(impianti di terra);; 267-269-270-271-282-283- 288-325 (realizzazione impianto
elettrico); 313-314-315-316 (utensili elettrici portatili); 374 (manutenzione
generale);
DPR 164/1956 –artt. 4 (viabilità); 7 (inidoneità materiali e regola d’arte); 8 (scale portatili); 23 (impalcati) ; 24 (parapetti); 27 (sottoponte); 28 (mantovana); 30-33-36-37 (ponteggio metallico) ; 51 (ponti su cavalletti)) ; 68 (aperture nei solai);
DPR 303/1956 36--39 (acqua potabile, docce , gabinetti e lavabi); 42-43 (Conservazione pasti e luogo di riparo); 47 (pulizia dei locali).
D.Lgs 277/1991- titolo IV Rumore - artt. 40 (valutazione);
D.Lgs 626/1994 - artt. 3 (misure di tutela) - 4 comma 2 e 11 (adempimenti) comma 5 d) (fornitura dei dispositivi di protezione individuali ) f) (richiesta di osservare norme e disposizioni aziendali) q) (misure di prevenzione incendi); art. 5 (obblighi dei lavoratori); artt. 21 e 22 lettere a) d) f) q); artt. 21- 22 (informazione - formazione generale); attrezzature di lavoro artt. 35 (obblighi del datore di lavoro) , 37-38 (informazione - formazione) 39 (obblighi dei lavoratori); DPI art. 43 (obblighi del datore di lavoro) 44 (obblighi dei lavoratori); artt. 48,49 (riduzione dei rischi, organizzazione ed informazione/formazione su M.M.C.);
D.Lgs 493/1996- art. 2 (obblighi di segnaletica di sicurezza); art. 4 (informazione - formazione segnaletica)
D.Lgs 494/1996 - artt. 3 (adempimenti del committente), 4 (obblighi del coordinatore in fase di progettazione), 5 (obblighi del coordinatore in fase di esecuzione), 9 (obblighi dei datori di lavoro).
DPR 459/1996 – recepimento direttiva europea relativa alle macchine
- Decreto ministeriale 20/12/1968 (efficacia degli apparecchi ed utensili portatili e mobili).
- Legge 186/1968 (norme CEI) (realizzazione impianto elettrico)
- Legge 46/90 (certificazione impianto elettrico).
- Legge 18/10/1977 n, 791( garanzie di sicurezza per il materiale elettrico)
Cap 8 - IL RISCHIO ESTERNO
FASE LAVORATIVA - Cablaggio quadro centrale,
derivazione linea portante e
inserimento fili conduttori nelle
canalizzazioni vano scala
Cap 1 - DESCRIZIONE Fase
La
lavorazione generale di cantiere è
nella fase di realizzazione impianti
tecnologici
Si sono realizzate le strutture e tamponature interne (tramezzature) nelle quali i manovali, su indicazioni del disegno di progetto o degli elettricisti, hanno precedentemente realizzato le tracce (percorsi di alloggiamento delle tubazioni plastiche di contenimento dei conduttori), individuando le posizioni delle scatole di derivazione e future prese di alimentazione; sono state perciò murate le canalizzazioni in tubazioni plastiche rigide o flessibili (corrugato), le scatole di derivazione e le scatole dei punti luce e di derivazioni a spina, i percorsi vengono realizzati sul piano di camminamento, sui soffitti e sulle pareti (all’interno del vano scala ,del vano ascensore).
Gli elettricisti entrano in cantiere per effettuare la posatura dei cavi di alimentazione nei percorsi già predisposti.
Come prima operazione si stendono i cavi dalle matasse, detti cavi vengono agganciati ad un fune pilota che viene immessa nel condotto plastico e spinto fino a quando riappare nella scatola di derivazione ove destinato; detta operazione prevede la presenza di due elettricisti posizionati uno a valle e l’altro a monte del percorso.
La predetta operazione di immissione dei conduttori si ripete con la stessa modalità fino a completamento del vano scala; detta operazione comprende la stesura dei vari cavi (alimentazione, messa a terra e televisione fino ai vani lavatoi stenditoi o garage (ove presenti).
Il montaggio della linea all’interno del vano ascensore, nel locale garage e lavatoio viene realizzato con fissaggio (a mezzo tasselli) di canne plastiche esterne, nel contempo si montano i corpi illuminanti e si predispone l’impianto elettrico a servizio dell’ascensore.
ADDETTI
1 |
Manovale |
1-2 |
Elettricisti |
Per tipologie di fabbricati da 4 –5 piani
Cap 2 - ATTREZZATURE E MACCHINE
Si osserva che il comparto
elettrico fa un continuo ricambio ed ammodernamento di attrezzature ed utensili specifici per impianti elettrici
(agevolati dall’obbligo di presenza di
etichette di certificazione).
Attrezzatura |
Marchio CE % |
Vetustà media |
Utensili manuali (giraviti, tronchesi, forbici, coltello, seghetto,spellafili ecc.) |
|
|
Scale portatili |
|
5-6 |
Scale doppie |
|
3-5 |
Ponteggio metallico |
Autorizzato |
|
Trapano |
si |
2 anni |
Avvitatore portatile |
si |
2 |
Seghetto alternativo |
si |
2-3 |
Cap 3 - FATTORI DI RISCHIO
ATTREZZATURA o LAVORAZIONE |
Fattori di rischio |
% casi |
Utensilimanuali
(giraviti, tronchesi,forbici,coltello, seghetto,spellafiliecc.) Tester (misure di tensione, resistenza) |
Tagli o abrasioni nell’utilizzo degli utensili in modo improprio o con disattenzione Cattivo stato di conservazione e perdita di capacità isolante |
10 30 |
Scale portatili Lavorazioni su scale portatili |
Errato utilizzo per carenza di informazioni su modalità di utilizzo delle scale portatili Scale portatili prive di dispositivo antisdrucciolo alla estremità dei montanti Scale portatili non trattenute al piede o vincolate Scale portatili non vincolate o non trattenute al piede da altro lavoratore |
90 |
(**)Movimentazione meccanica dei materiali( |
Imbracatura dei carichi non idonea (**) Mancato utilizzo del casco |
20 80 |
Muoversi nel cantiere |
Mancato utilizzo del casco Mancato utilizzo scarpe antinfortunistiche |
90 20 |
Agenti fisici;
ATTREZZATURA LAVORAZIONE |
Fattori di rischio |
% casi |
Trapano a percussione |
Vibrazioni ( nel caso di utilizzo prolungato) |
100 |
Rumore (mancato utilizzo di otoprotettori) |
90 |
TRASVERSALI O ORGANIZZATIVI
Coordinamento
Nei cantieri ove è presente la figura del coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione si riscontra una inadeguata programmazione degli interventi sporadici della figura dell’elettricista, che quindi si muove nel cantiere in modo non sufficientemente consapevole delle situazioni di rischio presenti al momento dell’intervento.
Non si evidenziano programmi di controllo e monitoraggio sul rispetto delle procedure di sicurezza, infatti gli elettricisti, in alcuni casi, ritenuti da loro poco pericolosi, possono disattendere le procedure di sicurezza pur presenti e conosciute (es: il distacco della tensione ogni qualvolta si interviene su un impianto alimentato); si consideri che l’operatore spesso interviene da solo quindi risulta difficilmente controllabile.
Gli elettricisti ci informano che in alcuni casi, ritenuti da loro poco pericolosi, non si attengono esattamente alle procedure di sicurezza pur presenti e conosciute (es: il distacco della tensione ogni qualvolta si interviene su un impianto alimentato). Si aggiunga che molto spesso l’operatore che interviene è il datore di lavoro o socio nelle società stessa.
I lavoratori hanno conoscenze limitate su le procedure atte a far fronte a situazioni di emergenza relative ad incendi o pronto soccorso
Informazione – Formazione
Gli elettricisti risultano formati sulle modalità di utilizzo delle attrezzature di lavoro legate allo impianto elettrico ed ai conseguenti rischi; non risultano invece sufficientemente formati sull’utilizzo di altre attrezzature presenti in cantiere e delle quali possono fare uso (esempio: scale e ponteggi).
Cap 4 – IL DANNO ATTESO
Infortuni peculiari della fase
Cadute dall’alto
Cadute da scale
Tagli e abrasioni nell’utilizzo di utensili
Disturbi derivanti da posture incongrue e prolungate
Infortuni generici di cantiere
Cadute in piano
Urti , contusioni, schiacciamenti
Investimento con automezzi
Investimento materiali dal’alto
Cap 5 - INTERVENTI ADOTTATI
L’avvento dell’ avvitatore a batteria ha sostituito quasi completamente il giravite, eliminando praticamente, specie nell’utilizzo prolungato, movimenti ripetitivi dell’arto superiore
Cap 6 - APPALTO A DITTA ESTERNA
Sistematico
Cap 7 - RIFERIMENTI NORMATIVI
DPR 547/1955 - artt. 10
(aperture nel suolo); 18-19-21 (scale); 40-328 (impianti di terra);
267-269-270-271-282-283- 288-325 (realizzazione impianto elettrico);
313-314-315-316 (utensili elettrici portatili); 374 (manutenzione generale).
DPR 164/1956 – artt. 4 (viabilità); 7 (inidoneità materiali e regola d’arte); 8 (scale portatili); 23 (impalcati) ; 24 (parapetti); 28 (mantovana); 30-33-36-37 (ponteggio metallico) ; 51 (ponti su cavalletti)) ; 68 (aperture nei solai).
DPR 303/1956 artt. 36--39 (acqua potabile, docce , gabinetti e lavabi); 42-43 (Conservazione pasti e luogo di riparo); 47 (pulizia dei locali).
D.Lgs 277/1991- titolo IV Rumore - artt. 40 (valutazione),
D.Lgs 626/1994 - artt. 3 (misure di tutela) - 4 comma 2 e 11 (adempimenti) comma 5 d) (fornitura dei dispositivi di protezione individuali ) f) (richiesta di osservare norme e disposizioni aziendali) q) (misure di prevenzione incendi); art. 5 (obblighi dei lavoratori); artt. 21 e 22 lettere a) d) f) q); artt. 21- 22 (informazione - formazione generale); attrezzature di lavoro artt. 35 (obblighi del datore di lavoro) , 37-38 (informazione - formazione) 39 (obblighi dei lavoratori); DPI art. 43 (obblighi del datore di lavoro) 44 (obblighi dei lavoratori); artt. 48,49 (riduzione dei rischi, organizzazione ed informazione/formazione su M.M.C.);
D.Lgs 493/1996- art. 2 (obblighi di segnaletica di sicurezza); art. 4 (informazione - formazione segnaletica)
D.Lgs 494/1996 - artt. 3 (adempimenti del committente), 4 (obblighi del coordinatore in fase di progettazione), 5 (obblighi del coordinatore in fase di esecuzione), 9 (obblighi dei datori di lavoro).
DPR 459/1996 – recepimento direttiva europea relativa alle macchine
Norme di buona Tecnica
- Decreto ministeriale 12/09/1959 ( attribuzione dei compiti e determinazione delle modalità e delle documentazioni relative all’esercizio delle verifiche e dei controlli previsti dalle norme di prevenzione degli infortuni sul lavoro).
- Decreto Ministeriale 22/02/1965 (attribuzione dei compiti relativi alle verifiche impianti di scariche atmosferiche e messa a terra).
- Decreto ministeriale 20/12/1968 (efficacia degli apparecchi ed utensili portatili e mobili).
- Legge 186/1968 (norme CEI) (realizzazione impianto elettrico)
- Legge 46/90 (certificazione impianto elettrico).
- Legge 18/10/1977 n, 791( garanzie di sicurezza per il materiale elettrico)
- Norma CEI 81-4 – Valutazione della necessità dell’impianto di protezione scariche atmosferiche.
Cap 8 - IL RISCHIO ESTERNO
Scheda 5
FASE LAVORATIVA: realizzazione e collegamento impianto elettrico interno alle abitazioni
Cap
1 - DESCRIZIONE Fase
La lavorazione di cantiere è alla fase di realizzazione impianti tecnologici
Si posizionano all’interno degli appartamenti, derivando le linee dal vano scala, un interruttore differenziale e due interruttori di sezionamento della forza motrice e dell’ illuminazione.
Si procede, con le modalità di aggancio dei capicorda dei conduttori al cavo pilota ed immissione nei canali sottotraccia, a stendere tutti i cavi fino a completamento di tutti i tracciati interni ed esterni degli appartamenti
Si prosegue provvedendo ad effettuare i collegamenti ( taglio a misura dei fili e connessione a mezzo di morsetti a cappello) delle linee di alimentazione e di terra all’interno delle scatole di derivazione (generalmente poste in alto sulle pareti), si chiudono i coperchi con avvitamento, quindi si effettua il montaggio dei frutti entro le scatole per prese ed interruttori interni, eventualmente si montano gli aeratori e i corpi illuminanti sui balconi , terrazzi., lavatoi, garage.
ADDETTI
2 |
elettricisti |
|
|
Per tipologie di fabbricati da 4 –5 piani
Cap
2 - ATTREZZATURE E MACCHINE
Si osserva che il comparto
elettrico fa un continuo ricambio ed ammodernamento di attrezzature ed utensili specifici per impianti elettrici
(agevolati dall’obbligo di presenza di
etichette di certificazione).
Attrezzatura |
Marchio CE % |
Vetustà media |
Utensili manuali (giravite, tronchesi, pinze, forbici, spellafili seghetto ecc.) |
|
|
Avvitatore portatile a batteria |
si |
|
Scale portatili |
|
|
|
|
|
ATTREZZATURA o LAVORAZIONE |
Fattori di rischio |
% casi |
Scale portatili e a libretto |
Errato utilizzo per carenza di informazione su modalità di utilizzo per situazioni anomale prevedibili. |
80-90 |
Utilizzo scale portatili o mezzi di elevazione per lavori sopraelevati |
Scale portatili prive di dispositivo antisdrucciolo alla estremità dei montanti. Scale portatili realizzate con elementi chiodati Mezzi di elevazione non idonei (sgabelli e similari) |
50 Minime 95 |
Ponteggio (**) |
Opere provvisionali e ponteggi realizzati in difformità a quanto contenuto nel libretto d’istruzioni fornito assieme all’autorizzazione ministeriale: - ancoraggi insufficienti o realizzati diversamente da quelli previsti nel libretto d’istruzione - mancanza di basetta ai piedi dei montanti, di spine di accoppiamento, di controventatura - realizzazione incompleta dell’impalcato di sicurezza (mantovana) |
90 |
Parapetti incompleti di tavola fermapiede o di parapetto sulla testata |
25 |
|
Impalcati incompleti o sconnessi o incompatibili (legno-metallo) |
40 |
|
Distanza eccessiva dell’impalcato in vari punti dall’opera |
80 |
|
Mancanza o realizzazione incompleta del sottoponte di sicurezza |
15 |
|
ATTREZZATURA o LAVORAZIONE |
Fattori di rischio |
% casi |
Movimentazione dei materiali (**) |
Imbracatura e spostamento dei carichi non idonee (**) Mancato utilizzo del casco |
20 100 |
Manipolazione materiali |
Mancato utilizzo guanti |
90 |
Mancato utilizzo scarpe antinfortunistiche |
20 |
TRASVERSALI ORGANIZZATIVI
Coordinamento
Nei cantieri ove è presente la figura del coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione si riscontra una inadeguata programmazione della presenza degli elettricisti, che quindi si muovono nel cantiere in modo non sufficientemente consapevole delle situazioni di rischio presenti al momento dell’intervento.
Non si evidenziano programmi di controllo e monitoraggio sul rispetto delle procedure di sicurezza, infatti gli elettricisti, in alcuni casi, ritenuti da loro poco pericolosi, possono disattendere le procedure di sicurezza pur presenti e conosciute; si consideri che l’operatore spesso interviene da solo quindi risulta difficilmente controllabile. Si aggiunga che molto spesso l’operatore che interviene è il datore di lavoro o socio nelle società stessa.
Fattori ergonomici
Informazione – Formazione
Gli elettricisti risultano formati sulle modalità di utilizzo delle attrezzature di lavoro legate allo impianto elettrico ed ai conseguenti rischi; non risultano invece sufficientemente formati sull’utilizzo di altre attrezzature presenti in cantiere e delle quali possono fare uso (esempio: scale e ponteggi).
I lavoratori hanno conoscenze limitate su le procedure atte a far fronte a situazioni di emergenza relative ad incendi o pronto soccorso.
Cap
4 – IL DANNO ATTESO
Urti , contusioni, schiacciamenti
Investimento con automezzi
Cap 5 - INTERVENTI ADOTTATI
L’avvento dell’avvitatore a batteria ha sostituito quasi completamente il giravite, eliminando praticamente, specie nell’utilizzo prolungato, movimenti ripetitivi dell’arto superiore
Inoltre si è notato raramente un utilizzo di protezioni gommate poste a salvaguardia delle ginocchia nelle operazioni che richiedo un piegamento prolungato
Cap 6 - APPALTO A DITTA ESTERNA
Sistematico
Cap 7 - RIFERIMENTI NORMATIVI
DPR 547/1955 - artt. 10 (aperture nel suolo); 18-19-21 (scale); 40-328 (impianti di terra); 267-269-270-271-282-283- 288-325 (realizzazione impianto elettrico); 313-314-315-316 (utensili elettrici portatili); 374 (manutenzione generale);
DPR 164/1956 – artt. 4 ; 7 (inidoneità materiali e regola d’arte); 8 (scale portatili); 23 (impalcati) ; 24 (parapetti); 28 (mantovana); 30-33-36-37 (ponteggio metallico) ; 51 (ponti su cavalletti)) ; 68 (aperture nei solai).
DPR 303/1956 artt. 36--39 (acqua potabile, docce , gabinetti e lavabi); 42-43 (Conservazione pasti e luogo di riparo); 47 (pulizia dei locali).
D.Lgs 277/1991- titolo IV Rumore - artt. 40 (valutazione),
D.Lgs 626/1994 - artt. 3 (misure di tutela) - 4 comma 2 e 11 (adempimenti) comma 5 d) (fornitura dei dispositivi di protezione individuali ) f) (richiesta di osservare norme e disposizioni aziendali) q) (misure di prevenzione incendi); art. 5 (obblighi dei lavoratori); artt. 21 e 22 lettere a) d) f) q); artt. 21- 22 (informazione - formazione generale); attrezzature di lavoro artt. 35 (obblighi del datore di lavoro) , 37-38 (informazione - formazione) 39 (obblighi dei lavoratori); DPI art. 43 (obblighi del datore di lavoro) 44 (obblighi dei lavoratori); artt. 48,49 (riduzione dei rischi, organizzazione ed informazione/formazione su M.M.C.);
D.Lgs 493/1996- art. 2 (obblighi di segnaletica di sicurezza); art. 4 (informazione - formazione segnaletica)
D.Lgs 494/1996 - artt. 3 (adempimenti del committente), 4 (obblighi del coordinatore in fase di progettazione), 5 (obblighi del coordinatore in fase di esecuzione), 9 (obblighi dei datori di lavoro).
DPR 459/1996 – recepimento direttiva europea relativa alle macchine
Norme di buona Tecnica
- Decreto ministeriale 20/12/1968 (efficacia degli apparecchi ed utensili portatili e mobili).
- Legge 186/1968 (norme CEI) (realizzazione impianto elettrico)
- Legge 46/90 (certificazione impianto elettrico).
- Legge 18/10/1977 n, 791( garanzie di sicurezza per il materiale elettrico)
- Norma CEI 81-4 – Valutazione della necessità dell’impianto di protezione scariche atmosferiche.
Cap 8 - IL RISCHIO ESTERNO
Non osservato
Scheda 6
FASE LAVORATIVA: – Verifica impianto elettrico
Cap
1 - DESCRIZIONE Fase
Detta fase si colloca nella parte
conclusiva del cantiere
L’ente erogatore ha proceduto al cablaggio e collegamento della linea di alimentazione alla cabina di trasformazione e derivazione alle utenze singole.
Gli elettricisti procedono alla verifica di tutti gli impianti realizzati al fine di controllare che gli stessi risultino idonei per la utilizzazione prevista ( in sostanza si verifica che la tensione arrivi in tutti i punti alimentati e che i collegamenti rispondano alle potenzialità ed usi previsti).
Prima di lanciare tensione all’impianto gli elettricisti accertano:
- che le apparecchiature elettriche ( interruttori e prese) e relativi conduttori siano correttamente
collegate (controllo entro le scatole di collegamento e derivazione) al fine di evitare eventuali corto circuiti;
- quindi pongono l’impianto sotto tensione (forza motrice ed
illuminazione), procedono alla verifica strumentale (con un tester) al
fine d’individuare eventuali errati collegamenti fra le varie linee
d’impianto : posizionano i puntali del
tester sulle due fasi presenti nelle
prese di alimentazione per quanto riguarda la forza motrice; provano
tramite lampade portatili il funzionamento dell’illuminazione; nel caso
che detto impianto non funzioni correttamente si procede alla ricerca del
guasto nelle scatole di derivazione posizionando i puntali del tester sulle fasi. Dette operazioni vengono effettuate
anche in luoghi sopraelevati ed
esterni.
2 |
elettricisti |
|
|
Per tipologie di fabbricati da 4 –5 piani
Cap
2 - ATTREZZATURE E MACCHINE
Si osserva che il comparto
elettrico fa un continuo ricambio ed ammodernamento di attrezzature ed utensili specifici per impianti elettrici
(agevolati dall’obbligo di presenza di
etichette di certificazione).
Attrezzatura |
Marchio CE % |
Vetustà media |
Tester |
si |
2 |
Scale portatili |
|
5-6 |
Utensili manuali i (giraviti, tronchesi, forbici, coltello, seghetto,spellafili ecc.) |
|
2 |
Avvitatori portatili a ricarica |
si |
2 |
Trapano portatile |
si |
2-3 |
|
|
|
Infortunistici
ATTREZZATURA o LAVORAZIONE |
Fattori di rischio |
% casi |
Utensili manuali durante le operazioni di taglio e sguaino cavi. Spostamenti nell’area di cantiere |
Tagli o abrasioni nell’utilizzo degli utensili in modo improprio o con disattenzione Mancato utilizzo di scarpe antinfortunistiche |
n.q. 20 |
Scale portatili e a libretto |
Uso Incongruo per carenza di informazione su modalità di utilizzo in sicurezza anche per situazioni anomale prevedibili. |
80-90 |
Utilizzo scale portatili o mezzi di elevazione per lavori sopraelevati |
Scale portatili prive di dispositivo antisdrucciolo alla estremità dei montanti. Scale portatili realizzate con elementi chiodati Scale portatili non trattenute al piede o vincolate Mezzi di elevazione non idonei (sgabelli e similari) |
10 Minime 95 n.q. |
Manipolazione materiali e utensili manuali |
Mancato utilizzo guanti |
90 |
Mancato utilizzo scarpe antinfortunistiche |
20 |
TRASVERSALI O ORGANIZZATIVI
Organizzazione del lavoro
Nei cantieri ove è presente la figura del coordinatore della sicurezza in fase di esecuzione si riscontra una inadeguata programmazione degli interventi sporadici della figura dell’elettricista, che quindi si muove nel cantiere in modo non sufficientemente consapevole delle situazioni di rischio presenti al momento dell’intervento.
Non si evidenziano programmi di controllo e monitoraggio sul rispetto delle procedure di sicurezza, infatti gli elettricisti, in alcuni casi, ritenuti da loro poco pericolosi, possono disattendere le procedure di sicurezza pur presenti e conosciute (es: il distacco della tensione ogni qualvolta si interviene su un impianto alimentato); si consideri che l’operatore spesso interviene da solo quindi risulta difficilmente controllabile.
Gli elettricisti risultano formati sulle modalità di utilizzo delle attrezzature di lavoro legate allo impianto elettrico ed ai conseguenti rischi; non risultano invece sufficientemente formati sull’utilizzo di altre attrezzature presenti in cantiere e delle quali possono fare uso (esempio: scale e ponteggi).
Gli elettricisti ci informano che in alcuni casi, ritenuti da loro poco pericolosi, non si attengono esattamente alle procedure di sicurezza pur presenti e conosciute (es: il distacco della tensione ogni qualvolta si interviene su un impianto alimentato). Si aggiunga che molto spesso l’operatore che interviene è il datore di lavoro o socio nelle società stessa.
Informazione – Formazione
Gli elettricisti risultano formati sulle modalità di utilizzo delle attrezzature di lavoro legate allo impianto elettrico ed ai conseguenti rischi; non risultano invece sufficientemente formati sull’utilizzo di altre attrezzature presenti in cantiere e delle quali possono fare uso (esempio: scale e ponteggi).
I lavoratori hanno conoscenze limitate su le procedure atte a far fronte a situazioni di emergenza relative ad incendi o pronto soccorso
Cap
4 – IL DANNO ATTESO
Infortuni peculiari
della fase
Tagli e abrasioni nell’utilizzo di utensili
Elettrocuzione
Cadute da scale
Cadute dall’alto per lavorazioni su balconi o terrazzi
Cadute dall’alto
Urti , contusioni, schiacciamenti
Investimento da automezzi che si muovono in cantiere
Cap 5 - INTERVENTI ADOTTATI
L’avvento dell’avvitatore a batteria ha sostituito quasi completamente il giravite, eliminando praticamente, specie nell’utilizzo prolungato, movimenti ripetitivi dell’arto superiore
Inoltre si è notato raramente un utilizzo di protezioni gommate poste a salvaguardia delle ginocchia nelle operazioni che richiedo un piegamento prolungato
Cap 6 - APPALTO A DITTA ESTERNA
Sistematico
Cap 7 - RIFERIMENTI NORMATIVI
DPR 547/1955 - artt. 10 (aperture nel suolo); 18-19-21 (scale); 41-55-68-71-72 (protezioni delle macchine); 40-328 (impianti di terra); 267-269-270-271-282-283- 288-325 (realizzazione impianto elettrico); 313-314-315-316 (utensili elettrici portatili); 374 (manutenzione generale); 381-382-383-384-387 (D.P.I.).
DPR 164/1956 – artt. 4; 7 (inidoneità materiali e regola d’arte); 8 (scale portatili); 23 (impalcati) ; 24 (parapetti); 27 (sottoponte); 28 (mantovana); 30-33-36-37 (ponteggio metallico) ; 51 (ponti su cavalletti)) ; 68 (aperture nei solai); 69 (parapetti su scale e pianerottoli;
DPR 303/1956 artt. 36-39 (acqua potabile, docce , gabinetti e lavabi); 42-43 (Conservazione pasti e luogo di riparo); 47 (pulizia dei locali).
D.Lgs 277/1991- titolo IV Rumore - artt. 40 (valutazione),
D.Lgs 626/1994 - artt. 3 (misure di tutela) - 4 comma 2 e 11 (adempimenti) comma 5 d) (fornitura dei dispositivi di protezione individuali ) f) (richiesta di osservare norme e disposizioni aziendali) q) (misure di prevenzione incendi); art. 5 (obblighi dei lavoratori); artt. 21 e 22 lettere a) d) f) q); artt. 21- 22 (informazione - formazione generale); attrezzature di lavoro artt. 35 (obblighi del datore di lavoro) , 37-38 (informazione - formazione) 39 (obblighi dei lavoratori); DPI art. 43 (obblighi del datore di lavoro) 44 (obblighi dei lavoratori); artt. 48,49 (riduzione dei rischi, organizzazione ed informazione/formazione su M.M.C.);
D.Lgs 493/1996- art. 2 (obblighi di segnaletica di sicurezza); art. 4 (informazione - formazione segnaletica)
D.Lgs 494/1996 - artt. 3 (adempimenti del committente), 4 (obblighi del coordinatore in fase di progettazione), 5 (obblighi del coordinatore in fase di esecuzione), 9 (obblighi dei datori di lavoro).
DPR 459/1996 – recepimento direttiva europea relativa alle macchine
Norme di buona Tecnica
- Decreto ministeriale 20/12/1968 (efficacia degli apparecchi ed utensili portatili e mobili).
- Legge 186/1968 (norme CEI) (realizzazione impianto elettrico)
- Legge 46/90 (certificazione impianto elettrico).
- Legge 18/10/1977 n, 791( garanzie di sicurezza per il materiale elettrico)
- Norma CEI 81-4 – Valutazione della necessità dell’impianto di protezione scariche atmosferiche.
Cap 8 - IL RISCHIO ESTERNO
FASE
LAVORATIVA: Collegamento pozzetto di terra e posizionamento cavo nel
vano scala
Cap
1 - DESCRIZIONE Fase
(Fase relativa a nuova realizzazione o
sostituzione, in edifici già esistenti, dell’impianto di terra).
Detta fase avviene quando si deve costruire o modificare l’impianto di messa a terra dell’edificio.
Si sono realizzati (tramite aperture e chiusure murarie) i percorsi della linea portante nella muratura del vano scala interno all’edificio, al fine di portare il collegamento di terra a tutti gli appartamenti; detti percorsi sfociano all’esterno del fabbricato; qui sono state realizzate (dai muratori) le opere di scavo e muratura del pozzetto prefabbricato di alloggiamento dei dispersori.
Gli elettricisti provvedono ad infiggere nel terreno le paline (spandenti o dispersori) nel numero dovuto; dette paline possono essere composte da rame, acciaio zincato o acciaio ricoperto di rame (di spessore mm 40).
Il collocamento dei dispersori avviene per infissione manuale (battute con mazza) o meccanica (battipalo); a volte è necessario dover oltrepassare dei solai in calcestruzzo per raggiungere il terreno di infissione paline, si procede pertanto ad effettuare dei fori con martelli perforatori:
Nel tracciato ove sono stati posti e murati i tubi o corrugati e le scatole di derivazione, gli elettricisti fanno passare il cavo giallo-verde (di messa a terra) nei tubi di alloggiamento fino alle scatole di derivazione poste nel vano scala e adiacenti ad ogni appartamento.
Si provvede quindi a collegare, al fine di garantire la continuità elettrica, i conduttori di terra asserviti agli appartamenti e agli impianti centralizzati (ascensore, caldaia, antenna , autoclave, illuminazione esterna) al dispersore; il collegamento avviene tramite morsetti che presentano una superficie di contatto adeguata, raramente si collegano con saldatura autogena.
Viene quindi verificata l’idoneità della capacità di dispersione degli impianti di messa a terra.
ADDETTI
1 |
Manovale 2 Elettricisti |
|
|
Per tipologie di fabbricati da 4 –5 piani
Cap
2 - ATTREZZATURE E MACCHINE
Si osserva che il
comparto elettrico fa un continuo ricambio ed ammodernamento di
attrezzature ed utensili
specifici per impianti elettrici (agevolati dall’obbligo di presenza di etichette di certificazione).
Attrezzatura |
Marchio CE % |
Vetustà media |
Utensili manuali (giravite, spellafili, forbici, pinze, tronchesi, seghetto ecc.) |
|
4-5 |
Scale portatili |
|
n.r. |
Ohmetro |
si |
2-5 |
Martello perforatore |
si |
n.r. |
ATTREZZATURA o LAVORAZIONE |
Fattori di rischio |
% casi |
Utilizzo di scale portatili |
Uso Incongruo per carenza di informazione su modalità di utilizzo in sicurezza anche per situazioni anomale prevedibili. |
90 |
|
Scale portatili realizzate con elementi chiodati |
minima |
|
Scale portatili prive di dispositivo antisdrucciolo alla estremità dei montanti |
10 |
ATTREZZATURA o LAVORAZIONE |
Fattori di rischio |
% casi |
Manipolazione materiali |
Mancato utilizzo guanti |
90 |
|
Mancato utilizzo scarpe antinfortunistiche |
20 |
SOSTANZA o LAVORAZIONE |
Fattori di rischio |
% casi |
Fiamma ossiacetilenica |
Inalazione fumi di saldatura (esposizione limitata) |
irrilevanti |
Agenti fisici;
ATTREZZATURA LAVORAZIONE |
Fattori di rischio |
% casi |
Martello perforatore elettrico |
Vibrazioni (utilizzo di attrezzature prive di accorgimenti che riducono le vibrazioni) |
70 |
|
Rumore (mancato utilizzo di otoprotettori) |
30 |
Rumore:
Rumorosità delle attrezzature o lavorazioni :
Attrezzature lavorazione |
Leq dB(A) |
Martello perforatore elettrico |
89 - 98 |
|
|
|
|
- gli elettricisti usano raramente utensili demolitori e comunque solo per interventi di breve durata, ciò non permette di superare il livello di esposizione giornaliero di 80 dB(A).
Livelli di esposizione giornaliera Lep,d
MANSIONE |
Lep, d (ASL RM - B) |
|
|
|
|
|
|
|
TRASVERSALI O ORGANIZZATIVI
Organizzazione del lavoro
Coordinamento
Non si evidenziano programmi di controllo e monitoraggio sul rispetto delle procedure di sicurezza, infatti gli elettricisti, in alcuni casi, ritenuti da loro poco pericolosi, possono disattendere le procedure di sicurezza pur presenti e conosciute (es: il distacco della tensione ogni qualvolta si interviene su un impianto alimentato); si consideri che l’operatore spesso interviene da solo quindi risulta difficilmente controllabile. Si aggiunga che molto spesso l’operatore che interviene è il datore di lavoro o socio.
Fattori ergonomici
Gli elettricisti risultano informati e formati sulle modalità di utilizzo delle attrezzature di lavoro legate allo impianto elettrico ed ai conseguenti rischi; non risultano invece sufficientemente formati sull’utilizzo di altre attrezzature presenti in cantiere e delle quali possono fare uso (esempio: scale e ponteggi).
I lavoratori hanno conoscenze limitate su le procedure atte a far fronte a situazioni di emergenza relative ad incendi o pronto soccorso
Cap
4 – IL DANNO ATTESO
Peculiari della fase
Tagli e abrasioni nell’utilizzo di utensili
Cadute da scale o mezzi di sopraelevazione
Infortuni generici di
cantiere
Cadute in piano
Urti , contusioni, schiacciamenti
Cap 5 - INTERVENTI ADOTTATI
L’avvento dell’ avvitatore a batteria ha sostituito quasi completamente il giravite, eliminando praticamente, specie nell’utilizzo prolungato, movimenti ripetitivi dell’arto superiore
Cap 6 - APPALTO A DITTA ESTERNA
Sistematico
Cap 7 - RIFERIMENTI NORMATIVI
DPR 547/1955 - artt. 10 (aperture nel
suolo); 18-19-21 (scale); 267-269-270-271-282-283- 288-325 (realizzazione
impianto elettrico); 313-314-315-316 (utensili elettrici portatili); 374
(manutenzione generale);
DPR 164/1956 –artt. 4; 7 (inidoneità materiali e regola d’arte); 8 (scale portatili);; 51 (ponti su cavalletti);
DPR 303/1956 artt. 36--39 (acqua potabile, docce , gabinetti e lavabi); 42-43 (Conservazione pasti e luogo di riparo); 47 (pulizia dei locali).
D.Lgs 277/1991- titolo IV Rumore - artt. 40 (valutazione),
D.Lgs 626/1994 - artt. 3 (misure di tutela) - 4 comma 2 e 11 (adempimenti) comma 5 d) (fornitura dei dispositivi di protezione individuali ) f) (richiesta di osservare norme e disposizioni aziendali) q) (misure di prevenzione incendi); art. 5 (obblighi dei lavoratori); artt. 21 e 22 lettere a) d) f) q); artt. 21- 22 (informazione - formazione generale); attrezzature di lavoro artt. 35 (obblighi del datore di lavoro) , 37-38 (informazione - formazione) 39 (obblighi dei lavoratori); DPI art. 43 (obblighi del datore di lavoro) 44 (obblighi dei lavoratori);
D.Lgs 493/1996- art. 2 (obblighi di segnaletica di sicurezza); art. 4 (informazione - formazione segnaletica)
D.Lgs 494/1996 - artt. 3 (adempimenti del committente), 4 (obblighi del coordinatore in fase di progettazione), 5 (obblighi del coordinatore in fase di esecuzione), 9 (obblighi dei datori di lavoro).
DPR 459/1996 – recepimento direttiva europea relativa alle macchine
- Decreto ministeriale 20/12/1968 (efficacia degli apparecchi ed utensili portatili e mobili).
- Legge 186/1968 (norme CEI) (realizzazione impianto elettrico)
- Legge 46/90 (certificazione impianto elettrico).
- Legge 18/10/1977 n, 791( garanzie di sicurezza per il materiale elettrico)
- Norma CEI 81-4 – Valutazione della necessità dell’impianto di protezione scariche atmosferiche.
Cap 8 - IL RISCHIO ESTERNO
Scheda 8R
FASE LAVORATIVA: realizzazione linea alimentazione interna agli appartamenti
Cap
1 - DESCRIZIONE Fase
(Detta fase di lavoro
è relativa alla realizzazione dell’impianto di messa a terra e/o adeguamento di
parte o tutto l’impianto elettrico in appartamenti di edifici civili già
esistenti)
Gli elettricisti iniziano, partendo dalle scatola di derivazione dei pianerottoli, ad infilare i conduttori, messa a terra, telefonia , televisione (i conduttori di alimentazione, forza motrice ed illuminazione sono già presenti) fino a farli fuoriuscire all’interno dell’appartamento.
In caso di ristrutturazione dell’impianto elettrico interno, si provvede preliminarmente a togliere tensione dal quadro centrale (ente erogatore), quindi si procede a scollegare il vecchio impianto eliminando praticamente tutte le linee interne all’appartamento e ridisegnando i nuovi percorsi dei conduttori , dei punti luce ,dei deviatori, delle prese comprese le telefoniche e televisive. I manovali provvedono a realizzare i tracciati murari e ad affogare negli stessi i condotti, tubi rigidi o flessibili (corrugato), in materiale plastico.
Se si deve procedere ad ulteriori lavori di ristrutturazione (pavimenti , murature ecc) entro l’appartamento, l’elettricista provvede a collegare a valle dell interruttore forza motrice, una o più presa alla quale si potranno collegare apparecchiature elettriche portatili da cantiere.
Si riparte , all’interno dell’appartamento, dal quadro generale ove si posizionano un interruttore differenziale che controlla due interruttori onnipolari rispettivamente della linea di alimentazione forza motrice e linea di illuminazione.
Si infilano i conduttori, nelle tubazioni poste sotto traccia, collegando gli stessi alla fune -pilota che viene sospinta all’interno dei tubi plastici, quindi la si afferra, al momento della fuoriuscita dalla scatola di derivazione, e si tira fino all’apparire dei conduttori; si prosegue con la stessa modalità fino a che non siano stati tutti collocati nei tracciati, interni ed esterni (balconi), dell’appartamento considerato.
Si effettua il cablaggio del quadro interno (privo di tensione) collegando i conduttori a valle del differenziale ed ai due interruttori, si da continuità alla linea di terra.
Si procede a collegare le due linee portanti:
- entro le scatole di derivazione, vengono realizzati con
morsetti a cappello, i collegamenti dei conduttori alle fonti di illuminazione, agli interruttori -
deviatori e alle prese di forza
motrice, detti collegamenti sono
posti ad altezze variabili ,si
effettua il montaggio dei corpi illuminanti esterni sui balconi.
ADDETTI
2 |
elettricisti |
|
|
Cap
2 - ATTREZZATURE E MACCHINE
Attrezzatura |
Marchio CE % |
Vetustà media |
Utensili manuali (giravite, spellafili, forbici, pinze,ecc) |
|
5-6 |
Avvitatore a batteria |
si |
1-4 |
Trapano portatile |
si |
1-6 |
Scale portatili |
|
|
Cap 3 - FATTORI DI
RISCHIO
INFORTUNISTICI
ATTREZZATURA o LAVORAZIONE |
Fattori di rischio |
% casi |
Operazioni con utensili manuali |
Possibili abrasioni e tagli con utensili manuali (giaraviti, forbici ecc) per utilizzo improprio o disattento |
|
Utilizzo di scale portatili o mezzi di fortuna per lavori in sopraelevazione |
Uso Incongruo per carenza di informazione su modalità di utilizzo in sicurezza anche per situazioni anomale prevedibili. Scale portatili prive di dispositivo antisdrucciolo alla estremità dei montanti Scale portatili realizzate con elementi chiodati Supporti di elevazione non idonei (sgabelli o similari) |
90 10
minima n.q. |
Montaggio di punti luce esterni (balconi e terrazzi) |
Le attrezzature utilizzate per il raggiungimento di posti sopraelevati espongo a caduta verso l’esterno del balcone |
90 |
Manipolazione materiali |
Mancato utilizzo guanti Mancato utilizzo scarpe antinfortunistiche |
90 20 |
IGIENICO AMBIENTALI
Agenti fisici;
Rumore:
Rumorosità delle attrezzature o lavorazioni :
Attrezzature lavorazione |
Leq dB(A) |
|
|
Trapano elettrico |
85 - 96 |
|
|
Livello di esposizione giornaliero Lep,d dei singoli addetti
MANSIONE |
Lep, d (ASL RM - B) |
|
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|
|
|
|
TRASVERSALI O ORGANIZZATIVI
Coordinamento
Non si evidenziano programmi di controllo e monitoraggio sul rispetto delle procedure di sicurezza, infatti gli elettricisti, in alcuni casi, ritenuti da loro poco pericolosi, possono disattendere le procedure di sicurezza pur presenti e conosciute (es: il distacco della tensione ogni qualvolta si interviene su un impianto alimentato); si consideri che l’operatore spesso interviene da solo quindi risulta difficilmente controllabile. Si aggiunga che molto spesso l’operatore che interviene è il datore di lavoro o socio.
Informazione e formazione
I lavoratori hanno conoscenze limitate su le procedure atte a far fronte a situazioni di emergenza relative ad incendi o pronto soccorso
Cap
4 – IL DANNO ATTESO
Peculiari della fase
Tagli e abrasioni nell’utilizzo di utensili
Cadute da scale o mezzi di sopraelevazione
Cadute dall’alto per lavorazioni effettuate su balconi o terrazzi
Infortuni generici di
cantiere
Urti , contusioni, schiacciamenti
Cadute in piano
Cap 5 - INTERVENTI ADOTTATI
L’avvento dell’ avvitatore a batteria ha sostituito quasi completamente il giravite, eliminando praticamente, specie nell’utilizzo prolungato, movimenti ripetitivi dell’arto superiore
Cap 6 - APPALTO A DITTA ESTERNA
Sistematico
Cap 7 - RIFERIMENTI NORMATIVI
DPR 547/1955 –artt. 18-19-21 (scale); 267-269-270-271-282-283-
288-325 (realizzazione impianto elettrico); 313-314-315-316 (utensili elettrici
portatili); 374 (manutenzione generale);
DPR 164/1956 –artt. 7 (inidoneità materiali
e regola d’arte); 8 (scale portatili);
DPR 303/1956 artt. 42-43 (Conservazione pasti e luogo di riparo); 47 (pulizia dei locali).
D.Lgs 277/1991- titolo IV Rumore - artt. 40 (valutazione);
D.Lgs 626/1994 - artt. 3 (misure di tutela) - 4 comma 2 e 11 (adempimenti) comma 5 d) (fornitura dei dispositivi di protezione individuali ) f) (richiesta di osservare norme e disposizioni aziendali) q) (misure di prevenzione incendi); art. 5 (obblighi dei lavoratori); artt. 21 e 22 lettere a) d) f) q); artt. 21- 22 (informazione - formazione generale); attrezzature di lavoro artt. 35 (obblighi del datore di lavoro) , 37-38 (informazione - formazione) 39 (obblighi dei lavoratori); DPI art. 43 (obblighi del datore di lavoro) 44 (obblighi dei lavoratori);
D.Lgs 493/1996- art. 2 (obblighi di segnaletica di sicurezza); art. 4 (informazione - formazione segnaletica)
D.Lgs 494/1996 - artt. 3 (adempimenti del committente), 4 (obblighi del coordinatore in fase di progettazione), 5 (obblighi del coordinatore in fase di esecuzione), 9 (obblighi dei datori di lavoro).
DPR 459/1996 – recepimento direttiva europea relativa alle macchine
Norme di buona Tecnica
- Decreto ministeriale 20/12/1968 (efficacia degli apparecchi ed utensili portatili e mobili).
- Legge 186/1968 (norme CEI) (realizzazione impianto elettrico)
- Legge 46/90 (certificazione impianto elettrico).
- Legge 18/10/1977 n, 791( garanzie di sicurezza per il materiale elettrico)
Cap 8 - IL RISCHIO ESTERNO
Non osservato
Scheda R9
FASE LAVORATIVA: verifica impianto elettrico
Cap 1 - DESCRIZIONE Fase
(L’operazione avviene in appartamento ristrutturato)
Gli elettricisti procedono alla verifica di tutti gli impianti realizzati al fine di controllare che gli stessi risultino idonei per la utilizzazione prevista ( in sostanza si verifica che la tensione arrivi in tutti i punti alimentati e che i collegamenti rispondano alle potenzialità ed usi previsti).
Prima di lanciare tensione all’impianto l’elettricista si accerta:
- che le apparecchiature elettriche ( interruttori e prese) e relativi conduttori siano correttamente
collegate (controllo entro le scatole di collegamento e derivazione) al fine di evitare eventuali corto circuiti; si pone l’impianto sotto tensione (forza motrice ed illuminazione); si procede alla verifica strumentale (con un tester) al fine di verificare errati collegamenti fra le varie fasi dell’impianto , posizionano i puntali del tester sulle due fasi presenti nelle prese di alimentazione per quanto riguarda la forza motrice., prova il funzionamento dell’illuminazione con lampade portatili; nel caso che detto impianto non funzioni correttamente si procede alla ricerca del guasto nelle scatole di derivazione posizionando i puntali del tester sulle fasi.
Dette operazioni vengono
effettuate anche in luoghi
sopraelevati.
ADDETTI
2 |
Elettricisti |
Cap 2 - ATTREZZATURE E MACCHINE
Attrezzatura |
Marchio CE % |
Vetustà media |
Utensili manuali ( giravite, spellafili, forbici, pinze, nastro ecc.) |
|
5-6 |
Tester |
si |
3 |
Avvitatore a batteria |
si |
4 |
Scala portatile |
|
|
Cap 3 - FATTORI DI RISCHIO
INFORTUNISTICI
ATTREZZATURA o LAVORAZIONE |
Fattori di rischio |
% casi |
Lavori sopraelevati con utilizzo di scale portatili o mezzi di elevazione per lavori sopraelevati |
Uso incongruo per carenza di informazione su modalità di utilizzo in sicurezza anche per situazioni anomali prevedibili. Scale portatili prive di dispositivo antisdrucciolo alla estremità dei montanti Scale portatili realizzate con elementi chiodati Supporti di elevazione non idonei (sgabelli e similari) |
80-90 10 minima
25 |
Utilizzo tester per ricerche sotto tensione |
Elettrocuzione per contatto accidentale con i puntali sotto tensione per mancato utilizzo di guanti dielettrici |
90 |
Utensili manuali durante le operazioni di taglio e sguaino cavi. |
Tagli o abrasioni nell’utilizzo degli utensili in modo improprio o con disattenzione |
n.q. |
TRASVERSALI O ORGANIZZATIVI
Coordinamento
Non si evidenziano programmi di controllo e monitoraggio sul rispetto delle procedure di sicurezza, infatti gli elettricisti, in alcuni casi, ritenuti da loro poco pericolosi, possono disattendere le procedure di sicurezza pur presenti e conosciute (es: il distacco della tensione ogni qualvolta si interviene su un impianto alimentato); si consideri che l’operatore spesso interviene da solo quindi risulta difficilmente controllabile. Si aggiunga che molto spesso l’operatore che interviene è il datore di lavoro o socio nelle società stessa.
Informazione e formazione
I lavoratori hanno conoscenze limitate su le procedure atte a far fronte a situazioni di emergenza relative ad incendi o pronto soccorso.
Cap 4 – IL DANNO ATTESO
Peculiari della fase
Tagli e abrasioni nell’utilizzo di utensili
Elettrocuzioni da contatto accidentale
Cadute da scale o mezzi di sopraelevazione
Infortuni generici di cantiere
Urti , contusioni
Cadute in piano
Cap 5 - INTERVENTI ADOTTATI
L’avvento dell’ avvitatore a batteria ha sostituito quasi completamente il giravite, eliminando praticamente, specie nell’utilizzo prolungato, movimenti ripetitivi dell’arto superiore
Cap 6 - APPALTO A DITTA ESTERNA
Sistematico
Cap 7 - RIFERIMENTI NORMATIVI
DPR 547/1955 - artt. 18-19-21 (scale); 267-269-270-271-282-283- 288-325 (realizzazione impianto elettrico); 313-314-315-316 (utensili elettrici portatili); 374 (manutenzione generale);
DPR 164/1956 –artt. 7 (inidoneità materiali e regola d’arte); 8 (scale portatili);
DPR 303/1956- artt. 42-43 (Conservazione pasti e luogo di riparo);
D.Lgs 277/1991- titolo IV Rumore - art. 40 (valutazione),
D.Lgs 626/1994 - artt. 3 (misure di tutela) - 4 comma 2 e 11 (adempimenti) comma 5 d) (fornitura dei dispositivi di protezione individuali ) f) (richiesta di osservare norme e disposizioni aziendali) q) (misure di prevenzione incendi); art. 5 (obblighi dei lavoratori); artt. 21 e 22 lettere a) d) f) q); artt. 21- 22 (informazione - formazione generale); attrezzature di lavoro artt. 35 (obblighi del datore di lavoro) , 37-38 (informazione - formazione) 39 (obblighi dei lavoratori); DPI art. 43 (obblighi del datore di lavoro) 44 (obblighi dei lavoratori);
D.Lgs 493/1996- art. 2 (obblighi di segnaletica di sicurezza); art. 4 (informazione - formazione segnaletica)
D.Lgs 494/1996 - artt. 3 (adempimenti del committente), 4 (obblighi del coordinatore in fase di progettazione), 5 (obblighi del coordinatore in fase di esecuzione), 9 (obblighi dei datori di lavoro).
DPR 459/1996 – recepimento direttiva europea relativa alle macchine
Norme di buona Tecnica
- Decreto ministeriale 20/12/1968 (efficacia degli apparecchi ed utensili portatili e mobili).
- Legge 186/1968 (norme CEI) (realizzazione impianto elettrico)
- Legge 46/90 (certificazione impianto elettrico).
- Legge 18/10/1977 n, 791( garanzie di sicurezza per il materiale elettrico)
Cap 8 - IL RISCHIO ESTERNO
Non osservato