PROFILO DI RISCHIO NEL COMPARTO ELETTRICISTI

 

 

 

Elaborazione alternativa: Elettricisti 
Ciclo tecnologico nell’edilizia abitativa (nuove costruzioni)
Elaborazione alternativa: 6) Verifica impianto elettrico
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


 

 

 

Elettricisti

Ciclo tecnologico nelle abitazioni già esistenti

 
Casella di testo: 6) Verifica impianto elettrico
 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 



                                                                                                                                 Scheda  1

FASE LAVORATIVA: predisposizione allaccio di cantiere (ente erogatore)

                                                                                                                     

 

 

Cap 1 - DESCRIZIONE Fase

Gli enti erogatori di tensione provvedono, in proprio o tramite appalto, alla relativa fornitura  dalla cabina elettrica  al contenitore o nicchia di alloggiamento del proprio quadro  (contatore e interruttore generale) esterno al cantiere; effettuato che sia il montaggio e cablaggio dell’interruttore generale in cantiere (si portano i cavi di alimentazione all’interruttore dell’ente erogatore)  l’Azienda elettrica  torna,  collega i conduttori a valle  del  proprio interruttore.

Nell’ambito delle opere di urbanizzazione sono stati  effettuati scavi specifici per il collocamento e passaggio dei cavi di alimentazione alla utenza:

- fatto lo scavo si procede a predisporre le tubazioni (condotti  plastici  in pvc) entro le quali si fa passare il cavo di alimentazione;  per incanalare  detto cavo si procede a trasportare le bobine utilizzando auto-gru che provvedono a depositarle nei punti prestabiliti, quindi  un operatore sbobina il cavo, lo aggancia  alla fune  pilota e procede ad immetterlo nel condotto plastico, la immissione avviene con operazione manuale ; sbucato che sia il capocorda   si aggancia  e si   procede alla trazione attraverso un argano meccanico; quindi  la fune pilota, guidata manualmente al fine di facilitare un riavvolgimento uniforme, viene riavvolta sul tamburo dell’argano.

 

 

ADDETTI

1 muratore

1 manovale

2 elettricisti

1 autista

 

 

 

 

 

Cap 2 - ATTREZZATURE E MACCHINE

 

 

Attrezzatura

Marchio CE %

Vetustà

media

Carro gru

 

5

Argano meccanico

 

 

Seghetto manuale

 

 

Utensili manuali (taglierina, forbici ,ecc.)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
 

 
 
Cap 3 - FATTORI DI RISCHIO

 

 

INFORTUNISTICI

 

ATTREZZATURA o

LAVORAZIONE

Fattori di rischio

%

casi

Argano

Coinvolgimento arti  superiori nella fase di riavvolgimento fra  tamburo e fune dell’argano perché accessibili..

100

Guida al riavvolgimento della fune d’acciaio

Mancato utilizzo guanti.

10

 

 

Scarico bobine

Inadeguatezza imbracatura del carico: ganci senza chiusura, cinte o cavi sfilacciati;

30

Mancato utilizzo del casco

90

Movimentazione materiali

Mancato utilizzo scarpe antinfortunistiche, guanti in cuoio.

20

 

 

 

TRASVERSALI O ORGANIZZATIVI

 

Coordinamento

 

 

Informazione – Formazione

 

 

M.M.C.

 

 

Cap 4 – IL DANNO ATTESO

 

 

Infortuni peculiari della fase

Investimento da materiale in fase di scarico

Schiacciamento arti

Tagli e abrasioni nell’utilizzo di utensili

Lombalgia e lesioni muscolari da sforzo

Cadute negli  scavi

 

Infortuni generici di cantiere

Cadute in piano

Investimento con automezzi

 

 

 

 

Cap 5 - INTERVENTI ADOTTATI

 

Non osservati

 

 

 

Cap 6 - APPALTO A DITTA ESTERNA

 

Sistematico

 

 

 

Cap 7 - RIFERIMENTI NORMATIVI

 

DPR  547/1955 - artt. 10 (aperture nel suolo); ; 41-55-68- (protezioni delle macchine);  313-314-315-316 (utensili elettrici portatili); 374 (manutenzione generale);

 

DPR  164/1956 – Artt. 4  (viabilità); 7 (inidoneità materiali e regola d’arte); 

 

DPR  303/1956  36--39 (acqua potabile, docce , gabinetti e lavabi); 42-43 (Conservazione pasti e luogo di riparo); 47 (pulizia dei locali).

 

D.Lgs  277/1991-  titolo IV Rumore - artt. 40 (valutazione);

 

D.Lgs 626/1994  - artt. 3 (misure di tutela) - 4 comma 2 e 11  (adempimenti) comma 5 d) (fornitura dei dispositivi di protezione individuali ) f) (richiesta di osservare norme e disposizioni aziendali) q) (misure di prevenzione incendi); art. 5 (obblighi dei lavoratori); artt. 21 e 22 lettere a) d) f) q); artt. 21- 22 (informazione - formazione generale); attrezzature di lavoro artt. 35 (obblighi del datore di lavoro) , 37-38 (informazione - formazione) 39 (obblighi dei lavoratori);  DPI art. 43 (obblighi del datore di lavoro) 44 (obblighi dei lavoratori); artt. 48,49 (riduzione dei rischi, organizzazione ed informazione/formazione su M.M.C.);

 

D.Lgs 493/1996- art. 2 (obblighi di segnaletica di sicurezza); art. 4 (informazione - formazione segnaletica)

 

D.Lgs 494/1996 - artt. 3 (adempimenti del committente),  4  (obblighi del coordinatore in fase di progettazione),  5 (obblighi del coordinatore in fase di esecuzione),  9 (obblighi dei datori di lavoro).

 

DPR 459/1996 – recepimento direttiva europea relativa alle macchine

 

Norme di buona Tecnica

 

- Decreto ministeriale 20/12/1968 (efficacia degli apparecchi ed utensili portatili e  mobili).

 

- Legge 18/10/1977  n, 791( garanzie di sicurezza per il materiale elettrico)

 

 

Cap 8 - IL RISCHIO ESTERNO

 

La stesura del cavo può avvenire in presenza di traffico veicolare in prossimità di strade  con pericolo di investimento; si suppone una esposizione delle vie respiratorie ad inquinanti da combustione.

 

 

                                                                                                                                 Scheda 2

FASE LAVORATIVA: Impianto elettrico di cantiere

 

 

Cap 1 - DESCRIZIONE Fase

 

Fase di  realizzazione dell’impianto per  nuovi edifici civili..

 

La realizzazione dell’impianto elettrico  avviene quando  il cantiere è in fase di allestimento.

Gli elettricisti installano nell’ apposito  quadro di cantiere  l’ interruttore generale onnipolare con protezione magnetotermica differenziale, da questo si derivano altre linee di alimentazione (interruttori , separatori , prese a spina ecc. ) che serviranno per le utenze del cantiere.

Le linee dell’impianto elettrico di cantiere   camminano in trincee coperte o su via aerea (sollevate lungo palificazioni).

Si  portano le matasse dei fili conduttori,  vengono agganciati al cavo pilota attraverso il quale si esegue l’operazione di inserimento nelle canalizzazioni predisposte dai muratori; terminata la stesura dei cavi si  effettuano i  collegamenti nelle scatole di derivazione ed alle utenze predisposte (corpi illuminanti, prese a spina), si posizionano anche fari di illuminazione del cantiere su punti rialzati (in cima a pali).

Dai muratori. vengono realizzate le opere di scavo e muratura del pozzetto di alloggiamento del  dispersore di terra 

Gli elettricisti provvedono ad infiggere nel terreno le paline (spandenti o dispersori) nel numero richiesto; dette paline possono essere  composte da rame, acciaio zincato o acciaio ricoperto di rame (di spessore mm 40);   la infissione dei dispersori avviene o per infissione manuale (con mazza)  o con mezzi  meccanici   (battipalo).

Per la realizzazione degli impianti di messa a terra e scariche atmosferiche gli elettricisti distendono  le matasse di cavo fino ai pozzetti di dispersione , quindi provvedono a collegare ,con morsetti o saldatura, alle macchine di cantiere o alle strutture metalliche da proteggere il cavo di messa a terra.

Si provvede quindi a collegare, al fine di garantire la continuità elettrica, il conduttore di terra al dispersore; il collegamento avviene tramite morsetti che presentano una superficie di contatto adeguata; raramente si collegano con saldatura autogena. Viene quindi verificata l’idoneità della capacità di dispersione degli impianti di messa a terra e scariche atmosferiche 

Appena effettuato il collegamento degli impianti di messa a terra, dei vari quadri e prese di derivazione si effettua il cablaggio e collegamento del quadro generale del cantiere alla linea di alimentazione dell’ente erogatore. In alcuni casi ci si  collega a dei generatori di corrente alimentati a gasolio.

A questo punto l’elettricista verifica il funzionamento delle apparecchiature e componenti elettriche (rilascia certificazione).

 

 

 

ADDETTI

 

1

Manovale

2

elettricisti

 

Per tipologie di fabbricati da 4 –5 piani

 

 

 

 

Cap 2 - ATTREZZATURE E MACCHINE

Nel comparto elettrico si evidenzia, nella  dotazione di utensili  specifici per  impianti elettrici,  un continuo ricambio ed ammodernamento.

Si osserva che il comparto elettrico fa un utilizzo costante di  attrezzature di lavoro rispondenti  alle norme di sicurezza (agevolati dall’obbligo di  presenza di etichette di certificazione).

 

 

 

 

Attrezzatura

Marchio CE %

Vetustà

media

Battipaline

Si

 

Saldatrice ad arco

Si

2

Ohmetro

 

2

Utensili manuali (giraviti, tronchesi, forbici, coltello, seghetto,spellafili ecc.)

 

 

Avvitatore  portatile

Si

3

 

 

 

 

 

 

 

 
Cap 3 - FATTORI DI RISCHIO

 

 

INFORTUNISTICI

 

 

 

ATTREZZATURA o

LAVORAZIONE

Fattori di rischio

%

casi

Utensili manuali durante le operazioni di taglio e sguaino  cavi

Tagli o abrasioni  nell’utilizzo degli utensili in modo improprio o con disattenzione

30-40

Spostamenti  nell’area di cantiere

Mancato  utilizzo di scarpe antinfortunistiche

20

 

 

IGIENICO AMBIENTALI

 

 

Agenti fisici;

 

ATTREZZATURA

LAVORAZIONE

Fattori di rischio

%

casi

Saldatura elettrica all’aperto

Radiazioni U.V. - (mancato utilizzo di protezione degli occhi)

20

Fumi di saldatura

Non significativa

 

 

TRASVERSALI O ORGANIZZATIVI

 

Coordinamento

Nei cantieri ove è presente la figura del coordinatore  della  sicurezza in fase di esecuzione si riscontra una inadeguata programmazione degli interventi della figura dell’elettricista, che quindi si muove nel cantiere in modo non proprio consapevole delle situazioni di rischio presenti al momento dell’intervento.

 

 

 

Informazione – Formazione

Gli elettricisti risultano formati sulle  modalità di utilizzo delle attrezzature di lavoro legate allo impianto elettrico ed ai conseguenti rischi; non risultano invece sufficientemente  formati sull’utilizzo di altre attrezzature presenti in cantiere e delle quali possono fare uso (esempio: scale e ponteggi).

 

 

 

Cap 4 – IL DANNO ATTESO

 

Peculiari della fase

Tagli e abrasioni nell’utilizzo di utensili

Scottature da saldatura

Elettrocuzione durante la saldatura ad arco

 

Infortuni generici di cantiere

Cadute entro scavi presenti

Cadute in piano

Urti , contusioni, schiacciamenti

Investimento da materiali dall’alto

Investimento con automezzi

 

 

Cap 5 - INTERVENTI ADOTTATI

 

L’avvento dell’avvitatore a batteria   ha sostituito quasi completamente il giravite, eliminando praticamente, specie nell’utilizzo prolungato, movimenti ripetitivi dell’arto superiore

 

 

Cap 6 - APPALTO A DITTA ESTERNA

 

Sistematico

 

 

 

 

 

Cap 7 - RIFERIMENTI NORMATIVI

 

DPR  547/1955 - artt. 10 (aperture nel suolo); 18-19-21 (scale); 40-328 (impianti di terra); 267-269-270-271-282-283- 288-325 (realizzazione impianto elettrico); 313-314-315-316 (utensili elettrici portatili); 374 (manutenzione generale);

 

DPR  164/1956 – artt. 4 (viabilità); 7 (inidoneità materiali e regola d’arte); 8 (scale portatili);

DPR  303/1956 - artt. 33 (visite mediche); 36--39 (acqua potabile, docce , gabinetti e lavabi); 42-43 (Conservazione pasti e luogo di riparo); 47 (pulizia dei locali).

 

D.Lgs  277/1991-  titolo IV Rumore - artt. 40 (valutazione).

 

D.Lgs 626/1994  - artt. 3 (misure di tutela) - 4 comma 2 e 11  (adempimenti) comma 5 d) (fornitura dei dispositivi di protezione individuali ) f) (richiesta di osservare norme e disposizioni aziendali) q) (misure di prevenzione incendi); art. 5 (obblighi dei lavoratori); artt. 21 e 22 lettere a) d) f) q); artt. 21- 22 (informazione - formazione generale); attrezzature di lavoro artt. 35 (obblighi del datore di lavoro) , 37-38 (informazione - formazione) 39 (obblighi dei lavoratori);  DPI art. 43 (obblighi del datore di lavoro) 44 (obblighi dei lavoratori);

 

D.Lgs 493/1996- art. 2 (obblighi di segnaletica di sicurezza); art. 4 (informazione - formazione segnaletica)

 

D.Lgs 494/1996 - artt. 3 (adempimenti del committente),  4  (obblighi del coordinatore in fase di progettazione),  5 (obblighi del coordinatore in fase di esecuzione),  9 (obblighi dei datori di lavoro).

 

DPR 459/1996 – recepimento direttiva europea relativa alle macchine

 

Norme di buona Tecnica

- Decreto ministeriale 20/12/1968 (efficacia degli apparecchi ed utensili portatili e  mobili).

- Legge 186/1968 (norme CEI) (realizzazione impianto elettrico)

- Legge 46/90 (certificazione impianto elettrico).

- Legge 18/10/1977 n, 791( garanzie di sicurezza per il materiale elettrico)

- Norma CEI 81-4 – Valutazione della necessità dell’impianto di protezione scariche atmosferiche.

 

Cap 8 - IL RISCHIO ESTERNO

 

Non osservato

 

 

                                                                                                                                 Scheda  3

FASE LAVORATIVA: manutenzione e riparazioni in cantiere 

                                                                                                                     

 

 

Cap 1 - DESCRIZIONE Fase

 

La fase  degli  interventi avviene durante la realizzazione dell’opera di  cantiere.

 

Dopo la realizzazione dell’impianto elettrico del cantiere e fino alla realizzazione degli impianti degli appartamenti, l’opera dell’elettricista viene richiesta soltanto per interventi di modifica  e di riparazioni dell’impianto di cantiere  su  parti  o attrezzature elettriche non più idonee.

Gli elettricisti possono essere chiamati  in cantiere per  eseguire le modifiche o riparazioni richieste durante tutte le fasi di lavoro necessarie per il completamento del manufatto, le lavorazioni sono riconducibili alle seguenti operazioni:

- controlli e verifica di efficienza dell’impianto elettrico ( continuità e stabilità dei collegamenti fra i  morsetti degli interruttori e i cavi di alimentazione, al fine di evitare corto circuiti e danneggiamento alle attrezzature di utilizzo);

-         spostamento o sostituzione di linee di alimentazione e  di messa a terra, sostituzione di interruttori , valvole fusibili deteriorate, prese ecc..

Dette operazioni vengono effettuate con utensili manuali.

Si intuisce  che sovente le piccole  riparazioni possono essere eseguite, in  cantiere , da personale non idoneamente qualificato.

 

 

ADDETTI

 

Per tipologie di fabbricati da 4 –5 piani

 

 

1

Elettricista

 

 

 

 

 

Cap 2 - ATTREZZATURE E MACCHINE

 

Si osserva che nel comparto elettrico, la  dotazione di utensili  specifici per  impianti elettrici,è sottoposta ad  un continuo ricambio ed ammodernamento di. attrezzature di lavoro ed utensili rispondenti  alle norme di sicurezza (agevolati dall’obbligo di  presenza di etichette di certificazione.

 

Attrezzatura

Marchio CE %

Vetustà

media

Utensili manuali (giraviti, tronchesi, forbici, coltello, seghetto,spellafili ecc.)

 

 

Avvitatore portatile a batteria

Si

1-3

Tester (misure di tensione, resistenza)

Si

2

Scale portatili

 

5-6

Ponteggi metallici

  Autorizzati

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 
Cap 3 - FATTORI DI RISCHIO

 

 

All’interno dei cantieri gli elettricisti possono essere esposti, indipendentemente dalla loro volonta, a rischi derivanti da attrezzature di lavoro e di sicurezza non posizionate e /o mantenute in perfetta efficienza  per tutta la durata dei lavori di cantiere, pertanto nella sottoelencazione si individuano con un doppio  asterisco (**) i  rischi infortunistici predetti.

 

INFORTUNISTICI

 

ATTREZZATURA o

LAVORAZIONE

Fattori di rischio

%

casi

Utensilimanuali (giraviti, tronchesi,forbici, coltello, seghetto,spellafiliecc.)

Tester (misure di tensione, resistenza)

 

Cattivo stato di conservazione e perdita di capacità isolante.

 

 

 

 

Tagli o abrasioni  nell’utilizzo degli utensili in modo improprio o con disattenzione

 

 

 

10

 

 

 

 

30

Utilizzo di scale portatili o mezzi di fortuna per lavori sopraelevati

Scale portatili prive di dispositivi antisdrucciolo alle estremità inferiori dei montanti.

 

Scale portatili  realizzate con elementi chiodati

 

 

Scale portatili non vincolate o trattenute al piede da altri lavoratori

 

Mezzi di elevazione non idonei (sgabelli e similari)

 

10

 

 

poco si-

gnificativa

 

      95

 

40

 

Sostituzione di valvole fusibili

Si esegue lo smontaggio e il rimontaggio di valvole  senza aver tolto l’alimentazione  (rischio di elettrocuzione )

25

Ponteggio (**)

Opere provvisionali e ponteggi realizzati in difformità a quanto contenuto nel libretto d’istruzioni fornito assieme all’autorizzazione ministeriale:

- ancoraggi insufficienti o realizzati diversamente da quelli previsti nel libretto d’istruzione

-         mancanza di basetta ai piedi dei montanti, di spine di accoppiamento, di controventatura;

-         mancanza o realizzazione incompleta del sottoponte di sicurezza;

-         realizzazione incompleta dell’impalcato di sicurezza (mantovana);

90

Movimentazione meccanica dei materiali nel cantiere (**)

 

Mancato utilizzo casco

      

80

Spostamenti nel cantiere

Mancato utilizzo del casco

Mancato utilizzo scarpe antinfortunistiche

80

20

 

IGIENICO AMBIENTALI

Agenti chimici

 

SOSTANZA   o

LAVORAZIONE

Fattori di rischio

%

casi

 

 

Agenti fisici;

 

ATTREZZATURA

LAVORAZIONE

Fattori di rischio

%

casi

 

 

 

 

 

 

 

 

Rumore:

Rumorosità delle attrezzature o lavorazioni :

 

Attrezzature lavorazione

Leq dB(A)

 

Trapano elettrico

85 – 96 (?)

 

 

 

Livello di esposizione giornaliero dei singoli addetti:

Livelli di esposizione giornaliera Lep,d 

 

MANSIONE

Lep, d 

(ASL  RM - B)

 

 

 

 

 

 

 

 

TRASVERSALI  O ORGANIZZATIVI

Organizzazione del lavoro

Coordinamento

Nei cantieri ove è presente la figura del coordinatore  della  sicurezza in fase di esecuzione si riscontra una inadeguata programmazione degli interventi sporadici della figura dell’elettricista, che quindi si muove nel cantiere in modo non sufficientemente  consapevole delle situazioni di rischio presenti al momento dell’intervento.

 

Non si evidenziano programmi di controllo e monitoraggio sul rispetto delle procedure di sicurezza, infatti gli elettricisti, in alcuni casi, ritenuti da loro poco pericolosi, possono disattendere le procedure di sicurezza pur presenti e conosciute (es: il distacco della tensione ogni qualvolta si interviene su un impianto alimentato); si consideri che l’operatore spesso interviene da solo quindi risulta difficilmente controllabile.

 

 
 Fattori ergonomici

Gli elettricisti risultano formati sulle  modalità di utilizzo delle attrezzature di lavoro legate allo impianto elettrico ed ai conseguenti rischi; non risultano invece sufficientemente  formati sull’utilizzo di altre attrezzature presenti in cantiere e delle quali possono fare uso (esempio: scale e ponteggi).

Gli elettricisti ci informano che in alcuni casi, ritenuti da loro poco pericolosi, non si attengono esattamente alle procedure di sicurezza pur presenti e conosciute  (es: il distacco della tensione ogni qualvolta si interviene su un impianto alimentato). Si aggiunga che molto spesso l’operatore che interviene è il datore di lavoro o socio nelle società stessa.

I lavoratori hanno conoscenze limitate  su le procedure atte a far fronte a  situazioni di emergenza relative ad incendi o pronto soccorso.

 

Informazione – Formazione

Gli elettricisti risultano formati sulle  modalità di utilizzo delle attrezzature di lavoro legate allo impianto elettrico ed ai conseguenti rischi; non risultano invece sufficientemente  formati sull’utilizzo di altre attrezzature presenti in cantiere e delle quali possono fare uso (esempio: scale e ponteggi).

 

 

 

 

Cap 4 – IL DANNO ATTESO

 

Infortuni peculiari della fase

 

Tagli e abrasioni nell’utilizzo di utensili

Elettrocuzione

 

Infortuni generici di cantiere

Cadute in piano

Investimento con automezzi

Investimento da materiale dall’alto

Urti , contusioni, schiacciamenti

Cadute dall’alto

Urti del capo (mancato utilizzo del casco)

 

 

 

Cap 5 - INTERVENTI ADOTTATI

 

L’avvento dell’ avvitatore a batteria ha sostituito quasi completamente il giravite, eliminando praticamente, specie nell’utilizzo prolungato, movimenti ripetitivi dell’arto superiore

 

 

 

Cap 6 - APPALTO A DITTA ESTERNA

 

Sistematico

 

 

 

 

 

Cap 7 - RIFERIMENTI NORMATIVI

 

DPR  547/1955 - artt. 10 (aperture nel suolo); 18-19-21 (scale); 41-55-68-71-72 (protezioni delle macchine); 40-328 (impianti di terra);; 267-269-270-271-282-283- 288-325 (realizzazione impianto elettrico); 313-314-315-316 (utensili elettrici portatili); 374 (manutenzione generale);

DPR  164/1956 –artt. 4 (viabilità); 7 (inidoneità materiali e regola d’arte); 8 (scale portatili); 23 (impalcati) ; 24 (parapetti); 27 (sottoponte); 28 (mantovana); 30-33-36-37 (ponteggio metallico) ; 51 (ponti su cavalletti)) ;  68 (aperture nei solai); 

 

DPR  303/1956 36--39 (acqua potabile, docce , gabinetti e lavabi); 42-43 (Conservazione pasti e luogo di riparo); 47 (pulizia dei locali).

 

D.Lgs  277/1991-  titolo IV Rumore - artt. 40 (valutazione);

 

D.Lgs 626/1994  - artt. 3 (misure di tutela) - 4 comma 2 e 11  (adempimenti) comma 5 d) (fornitura dei dispositivi di protezione individuali ) f) (richiesta di osservare norme e disposizioni aziendali) q) (misure di prevenzione incendi); art. 5 (obblighi dei lavoratori); artt. 21 e 22 lettere a) d) f) q); artt. 21- 22 (informazione - formazione generale); attrezzature di lavoro artt. 35 (obblighi del datore di lavoro) , 37-38 (informazione - formazione) 39 (obblighi dei lavoratori);  DPI art. 43 (obblighi del datore di lavoro) 44 (obblighi dei lavoratori); artt. 48,49 (riduzione dei rischi, organizzazione ed informazione/formazione su M.M.C.);

 

D.Lgs 493/1996- art. 2 (obblighi di segnaletica di sicurezza); art. 4 (informazione - formazione segnaletica)

 

D.Lgs 494/1996 - artt. 3 (adempimenti del committente),  4  (obblighi del coordinatore in fase di progettazione),  5 (obblighi del coordinatore in fase di esecuzione),  9 (obblighi dei datori di lavoro).

 

DPR 459/1996 – recepimento direttiva europea relativa alle macchine

 

Norme di buona Tecnica

- Decreto ministeriale 20/12/1968 (efficacia degli apparecchi ed utensili portatili e  mobili).

- Legge 186/1968 (norme CEI) (realizzazione impianto elettrico)

- Legge 46/90 (certificazione impianto elettrico).

- Legge 18/10/1977 n, 791( garanzie di sicurezza per il materiale elettrico)

 

Cap 8 - IL RISCHIO ESTERNO

 

Non osservato

 

 

                                                                                                                                 Scheda 4

FASE LAVORATIVA - Cablaggio quadro centrale, derivazione  linea portante e inserimento fili  conduttori nelle canalizzazioni vano scala                                                                               

 

 

Cap 1 - DESCRIZIONE Fase

 

La lavorazione generale  di cantiere è nella fase di realizzazione  impianti tecnologici

 

Si sono realizzate le strutture e tamponature interne (tramezzature) nelle quali  i manovali, su indicazioni del disegno di progetto o degli elettricisti, hanno precedentemente realizzato le  tracce (percorsi di alloggiamento delle tubazioni plastiche di contenimento dei conduttori), individuando le posizioni delle scatole di derivazione e future prese di alimentazione; sono state perciò murate le canalizzazioni in tubazioni plastiche rigide o flessibili (corrugato), le scatole di derivazione e le scatole dei punti luce e di derivazioni a spina, i percorsi vengono realizzati sul piano di camminamento, sui soffitti e sulle pareti (all’interno del vano scala ,del vano ascensore).

Gli elettricisti entrano in cantiere per effettuare la posatura dei cavi di alimentazione nei percorsi già predisposti.

Come prima operazione si stendono i cavi dalle matasse, detti cavi vengono agganciati ad un fune pilota che viene immessa nel condotto plastico e spinto fino a quando riappare nella scatola di derivazione ove destinato; detta operazione prevede la presenza di due elettricisti posizionati uno a valle e l’altro a monte del percorso.

La predetta operazione di immissione dei conduttori si ripete con la stessa modalità fino a completamento del vano scala; detta operazione comprende la stesura dei vari cavi (alimentazione, messa a terra e televisione  fino ai vani lavatoi stenditoi o garage (ove presenti).

 

Il montaggio della linea all’interno del vano ascensore, nel locale garage e lavatoio viene realizzato con fissaggio (a mezzo tasselli) di canne plastiche  esterne, nel contempo si montano i corpi illuminanti e si predispone l’impianto elettrico a servizio dell’ascensore.

 

ADDETTI

 

1

Manovale

1-2

Elettricisti

Per tipologie di fabbricati da 4 –5 piani

 

 

Cap 2 - ATTREZZATURE E MACCHINE

Si osserva che il comparto elettrico fa un continuo ricambio ed ammodernamento  di  attrezzature ed  utensili specifici per impianti elettrici (agevolati dall’obbligo di  presenza di etichette di certificazione).

 

Attrezzatura

Marchio CE %

Vetustà

media

Utensili manuali (giraviti, tronchesi, forbici, coltello, seghetto,spellafili ecc.)

 

 

Scale portatili

 

5-6

Scale doppie

 

3-5

Ponteggio metallico

Autorizzato

 

Trapano

si

2 anni

Avvitatore portatile

si

2

Seghetto alternativo

si

2-3

 

Cap 3 - FATTORI DI RISCHIO

 

Gli elettricisti possono essere esposti a rischi-  derivanti da attrezzature di lavoro e di sicurezza non posizionate e /o mantenute in perfetta idoneità per tutta la durata dei lavori di cantiere- indipendentemente dalla loro volontà.Pertanto nella elencazione si individuano con un doppio asterisco (**) i  rischi infortunistici predetti.

 

INFORTUNISTICI

 

ATTREZZATURA o

LAVORAZIONE

Fattori di rischio

%

casi

 

Utensilimanuali (giraviti, tronchesi,forbici,coltello, seghetto,spellafiliecc.)

Tester (misure di tensione, resistenza)

 

 

Tagli o abrasioni  nell’utilizzo degli utensili in modo improprio o con disattenzione

 

Cattivo stato di conservazione e perdita di capacità isolante

10

 

 

 

30

Scale portatili Lavorazioni su scale portatili

Errato utilizzo per carenza di informazioni su modalità di utilizzo delle scale portatili

Scale portatili prive di dispositivo antisdrucciolo alla estremità dei montanti

 

Scale portatili non trattenute al piede o vincolate

 

Scale portatili non vincolate o non trattenute al piede da altro lavoratore

 

90

(**)Movimentazione meccanica dei materiali(

Imbracatura dei carichi non idonea (**)

Mancato utilizzo del casco

20

80

Muoversi nel cantiere

Mancato utilizzo del casco

Mancato utilizzo scarpe antinfortunistiche

90

20

 

 

IGIENICO AMBIENTALI

 

 

Agenti fisici;

 

ATTREZZATURA

LAVORAZIONE

Fattori di rischio

%

casi

Trapano a percussione

Vibrazioni ( nel caso di utilizzo prolungato)

100

Rumore (mancato utilizzo di otoprotettori)

90

 

 

TRASVERSALI  O ORGANIZZATIVI

Organizzazione del lavoro

Coordinamento

Nei cantieri ove è presente la figura del coordinatore  della  sicurezza in fase di esecuzione si riscontra una inadeguata programmazione degli interventi sporadici della figura dell’elettricista, che quindi si muove nel cantiere in modo non sufficientemente  consapevole delle situazioni di rischio presenti al momento dell’intervento.

Procedure di sicurezza

Non si evidenziano programmi di controllo e monitoraggio sul rispetto delle procedure di sicurezza, infatti gli elettricisti, in alcuni casi, ritenuti da loro poco pericolosi, possono disattendere le procedure di sicurezza pur presenti e conosciute (es: il distacco della tensione ogni qualvolta si interviene su un impianto alimentato); si consideri che l’operatore spesso interviene da solo quindi risulta difficilmente controllabile.

 

 
 Fattori ergonomici

Gli elettricisti ci informano che in alcuni casi, ritenuti da loro poco pericolosi, non si attengono esattamente alle procedure di sicurezza pur presenti e conosciute  (es: il distacco della tensione ogni qualvolta si interviene su un impianto alimentato). Si aggiunga che molto spesso l’operatore che interviene è il datore di lavoro o socio nelle società stessa.

I lavoratori hanno conoscenze limitate  su le procedure atte a far fronte a  situazioni di emergenza relative ad incendi o pronto soccorso

 

Informazione – Formazione

Gli elettricisti risultano formati sulle  modalità di utilizzo delle attrezzature di lavoro legate allo impianto elettrico ed ai conseguenti rischi; non risultano invece sufficientemente  formati sull’utilizzo di altre attrezzature presenti in cantiere e delle quali possono fare uso (esempio: scale e ponteggi).

 

 

 

Cap 4 – IL DANNO ATTESO

 

Infortuni peculiari della fase

Cadute dall’alto

Cadute da scale

Tagli e abrasioni nell’utilizzo di utensili

Disturbi  derivanti da posture incongrue e prolungate

 

Infortuni generici di cantiere

Cadute in piano

Urti , contusioni, schiacciamenti

Investimento con automezzi

Investimento materiali dal’alto

 

 

 

 

Cap 5 - INTERVENTI ADOTTATI

 

L’avvento dell’ avvitatore a batteria ha sostituito quasi completamente il giravite, eliminando praticamente, specie nell’utilizzo prolungato, movimenti ripetitivi dell’arto superiore

 

 

 

 

Cap 6 - APPALTO A DITTA ESTERNA

 

Sistematico

 

 

 

 

 

Cap 7 - RIFERIMENTI NORMATIVI

 

DPR  547/1955 - artt. 10 (aperture nel suolo); 18-19-21 (scale); 40-328 (impianti di terra); 267-269-270-271-282-283- 288-325 (realizzazione impianto elettrico); 313-314-315-316 (utensili elettrici portatili); 374 (manutenzione generale).

DPR  164/1956 – artt. 4 (viabilità); 7 (inidoneità materiali e regola d’arte); 8 (scale portatili); 23 (impalcati) ; 24 (parapetti); 28 (mantovana); 30-33-36-37 (ponteggio metallico) ; 51 (ponti su cavalletti)) ;  68 (aperture nei solai).

 

DPR  303/1956 artt. 36--39 (acqua potabile, docce , gabinetti e lavabi); 42-43 (Conservazione pasti e luogo di riparo); 47 (pulizia dei locali).

 

D.Lgs  277/1991-  titolo IV Rumore - artt. 40 (valutazione),

 

D.Lgs 626/1994  - artt. 3 (misure di tutela) - 4 comma 2 e 11  (adempimenti) comma 5 d) (fornitura dei dispositivi di protezione individuali ) f) (richiesta di osservare norme e disposizioni aziendali) q) (misure di prevenzione incendi); art. 5 (obblighi dei lavoratori); artt. 21 e 22 lettere a) d) f) q); artt. 21- 22 (informazione - formazione generale); attrezzature di lavoro artt. 35 (obblighi del datore di lavoro) , 37-38 (informazione - formazione) 39 (obblighi dei lavoratori);  DPI art. 43 (obblighi del datore di lavoro) 44 (obblighi dei lavoratori); artt. 48,49 (riduzione dei rischi, organizzazione ed informazione/formazione su M.M.C.);

 

D.Lgs 493/1996- art. 2 (obblighi di segnaletica di sicurezza); art. 4 (informazione - formazione segnaletica)

 

D.Lgs 494/1996 - artt. 3 (adempimenti del committente),  4  (obblighi del coordinatore in fase di progettazione),  5 (obblighi del coordinatore in fase di esecuzione),  9 (obblighi dei datori di lavoro).

 

DPR 459/1996 – recepimento direttiva europea relativa alle macchine

 

Norme di buona Tecnica

- Decreto ministeriale 12/09/1959 ( attribuzione dei compiti e determinazione delle modalità e delle documentazioni relative all’esercizio delle verifiche e dei controlli previsti dalle norme di prevenzione degli infortuni sul lavoro).

- Decreto  Ministeriale 22/02/1965 (attribuzione dei compiti relativi alle verifiche impianti di scariche atmosferiche e messa a terra).

- Decreto ministeriale 20/12/1968 (efficacia degli apparecchi ed utensili portatili e  mobili).

- Legge 186/1968 (norme CEI) (realizzazione impianto elettrico)

- Legge 46/90 (certificazione impianto elettrico).

- Legge 18/10/1977 n, 791( garanzie di sicurezza per il materiale elettrico)

- Norma CEI 81-4 – Valutazione della necessità dell’impianto di protezione scariche atmosferiche.

 

Cap 8 - IL RISCHIO ESTERNO

 

Non osservato

 

 

 

                                                                                                                                 Scheda 5

FASE LAVORATIVA: realizzazione  e collegamento impianto elettrico interno alle abitazioni                                                                                                             

 

 

Cap 1 - DESCRIZIONE Fase

 

La lavorazione di cantiere è alla fase di realizzazione  impianti tecnologici

 

Si lavora sugli impianti  in assenza di tensione, gli elettricisti devono provvedere al collocamento e collegamento dei conduttori di corrente.

Si posizionano all’interno degli  appartamenti,   derivando le linee dal vano scala, un interruttore differenziale e due interruttori di sezionamento della forza motrice e dell’ illuminazione.

Si procede, con le modalità di aggancio dei capicorda dei conduttori al cavo pilota ed immissione nei canali  sottotraccia, a stendere tutti i cavi fino a completamento  di tutti i tracciati interni ed esterni degli appartamenti

Si prosegue provvedendo ad effettuare i collegamenti ( taglio a misura dei fili e connessione a  mezzo di morsetti a cappello)  delle linee di alimentazione e di terra all’interno delle scatole di derivazione (generalmente poste in alto sulle pareti), si chiudono i coperchi con avvitamento, quindi si effettua il montaggio dei frutti entro le scatole per prese ed  interruttori interni, eventualmente si montano gli aeratori  e i corpi illuminanti sui balconi , terrazzi., lavatoi, garage.

 

 

ADDETTI

 

 2

elettricisti

 

 

Per tipologie di fabbricati da 4 –5 piani

 

 

 

 

Cap 2 - ATTREZZATURE E MACCHINE

 

Si osserva che il comparto elettrico fa un continuo ricambio ed ammodernamento  di  attrezzature ed  utensili specifici per impianti elettrici (agevolati dall’obbligo di  presenza di etichette di certificazione).

 

Attrezzatura

Marchio CE %

Vetustà

media

Utensili manuali (giravite, tronchesi, pinze, forbici, spellafili  seghetto ecc.)

 

 

Avvitatore portatile a batteria

si

 

Scale portatili

 

 

 

 

 

 

 

 


 

Cap 3 - FATTORI DI RISCHIO

 

 

All’interno dei cantieri gli elettricisti possono essere esposti, indipendentemente dalla loro volontà, a rischi derivanti da attrezzature di lavoro e di sicurezza non posizionate e /o mantenute in perfetta efficienza  per tutta la durata dei lavori di cantiere, pertanto nella sotto elencazione si individuano con un doppio  asterisco (**) i  rischi infortunistici predetti.

 

 

INFORTUNISTICI

 

ATTREZZATURA o

LAVORAZIONE

Fattori di rischio

%

casi

Scale portatili e a libretto

Errato utilizzo per carenza di informazione su modalità di utilizzo  per situazioni anomale prevedibili.

 

80-90

Utilizzo scale portatili o mezzi di elevazione per lavori sopraelevati

Scale portatili prive di dispositivo antisdrucciolo alla estremità dei montanti.

 

Scale portatili realizzate con elementi chiodati

 

Mezzi di elevazione non idonei (sgabelli e similari)

 

50

 

 

Minime

 

95

Ponteggio (**)

Opere provvisionali e ponteggi realizzati in difformità a quanto contenuto nel libretto d’istruzioni fornito assieme all’autorizzazione ministeriale:

 

- ancoraggi insufficienti o realizzati diversamente da quelli previsti nel libretto d’istruzione

 

 

- mancanza di basetta ai piedi dei montanti, di spine di accoppiamento, di controventatura

 

- realizzazione incompleta dell’impalcato di sicurezza       (mantovana)

90

 

 

 

 

Parapetti incompleti di tavola fermapiede o di parapetto sulla testata

25

Impalcati incompleti o sconnessi o incompatibili (legno-metallo)

40

Distanza eccessiva dell’impalcato in vari punti dall’opera

80

Mancanza o realizzazione incompleta del sottoponte di sicurezza

15

ATTREZZATURA o

LAVORAZIONE

Fattori di rischio

%

casi

Movimentazione  dei materiali (**)

Imbracatura e spostamento  dei carichi non idonee (**)

Mancato utilizzo del casco

20

100

Manipolazione materiali

Mancato utilizzo guanti

90

Mancato utilizzo scarpe antinfortunistiche

20

 

 

 

 

 

 

TRASVERSALI   ORGANIZZATIVI

 

Organizzazione del lavoro

Coordinamento

Nei cantieri ove è presente la figura del coordinatore  della  sicurezza in fase di esecuzione si riscontra una inadeguata programmazione  della presenza  degli elettricisti, che quindi si muovono nel cantiere in modo non sufficientemente  consapevole delle situazioni di rischio presenti al momento dell’intervento.

 

Non si evidenziano programmi di controllo e monitoraggio sul rispetto delle procedure di sicurezza, infatti gli elettricisti, in alcuni casi, ritenuti da loro poco pericolosi, possono disattendere le procedure di sicurezza pur presenti e conosciute; si consideri che l’operatore spesso interviene da solo quindi risulta difficilmente controllabile. Si aggiunga che molto spesso l’operatore che interviene è il datore di lavoro o socio nelle società stessa.

 

 Fattori ergonomici

 

Informazione – Formazione

Gli elettricisti risultano formati sulle  modalità di utilizzo delle attrezzature di lavoro legate allo impianto elettrico ed ai conseguenti rischi; non risultano invece sufficientemente  formati sull’utilizzo di altre attrezzature presenti in cantiere e delle quali possono fare uso (esempio: scale e ponteggi).

I lavoratori hanno conoscenze limitate  su le procedure atte a far fronte a  situazioni di emergenza relative ad incendi o pronto soccorso.

 

 

 

Cap 4 – IL DANNO ATTESO

 

Infortuni peculiari della fase

Cadute da scale portatili 

Tagli e abrasioni nell’utilizzo di utensili

Posture incongrue per mantenimento di posizioni chinate e  braccia tese verso l’alto.

 

Infortuni generici di cantiere

Urti , contusioni, schiacciamenti

Cadute in piano

Investimento con automezzi

Investimento da materiale dall’alto

Cadute dall’alto

 

 

Cap 5 - INTERVENTI ADOTTATI

L’avvento dell’avvitatore a batteria   ha sostituito quasi completamente il giravite, eliminando praticamente, specie nell’utilizzo prolungato, movimenti ripetitivi dell’arto superiore

Inoltre si è notato raramente un utilizzo di protezioni  gommate poste a salvaguardia delle ginocchia nelle operazioni che richiedo un piegamento prolungato

 

Cap 6 - APPALTO A DITTA ESTERNA

 

Sistematico

 

 

Cap 7 - RIFERIMENTI NORMATIVI

 

DPR  547/1955 - artt. 10 (aperture nel suolo); 18-19-21 (scale); 40-328 (impianti di terra); 267-269-270-271-282-283- 288-325 (realizzazione impianto elettrico); 313-314-315-316 (utensili elettrici portatili); 374 (manutenzione generale);

DPR  164/1956 – artt. 4 ; 7 (inidoneità materiali e regola d’arte); 8 (scale portatili); 23 (impalcati) ; 24 (parapetti); 28 (mantovana); 30-33-36-37 (ponteggio metallico) ; 51 (ponti su cavalletti)) ;  68 (aperture nei solai). 

 

DPR  303/1956 artt.  36--39 (acqua potabile, docce , gabinetti e lavabi); 42-43 (Conservazione pasti e luogo di riparo); 47 (pulizia dei locali).

 

D.Lgs  277/1991-  titolo IV Rumore - artt. 40 (valutazione),

D.Lgs 626/1994  - artt. 3 (misure di tutela) - 4 comma 2 e 11  (adempimenti) comma 5 d) (fornitura dei dispositivi di protezione individuali ) f) (richiesta di osservare norme e disposizioni aziendali) q) (misure di prevenzione incendi); art. 5 (obblighi dei lavoratori); artt. 21 e 22 lettere a) d) f) q); artt. 21- 22 (informazione - formazione generale); attrezzature di lavoro artt. 35 (obblighi del datore di lavoro) , 37-38 (informazione - formazione) 39 (obblighi dei lavoratori);  DPI art. 43 (obblighi del datore di lavoro) 44 (obblighi dei lavoratori); artt. 48,49 (riduzione dei rischi, organizzazione ed informazione/formazione su M.M.C.);

 

D.Lgs 493/1996- art. 2 (obblighi di segnaletica di sicurezza); art. 4 (informazione - formazione segnaletica)

 

D.Lgs 494/1996 - artt. 3 (adempimenti del committente),  4  (obblighi del coordinatore in fase di progettazione),  5 (obblighi del coordinatore in fase di esecuzione),  9 (obblighi dei datori di lavoro).

 

DPR 459/1996 – recepimento direttiva europea relativa alle macchine

 

Norme di buona Tecnica

- Decreto ministeriale 20/12/1968 (efficacia degli apparecchi ed utensili portatili e  mobili).

- Legge 186/1968 (norme CEI) (realizzazione impianto elettrico)

- Legge 46/90 (certificazione impianto elettrico).

- Legge 18/10/1977 n, 791( garanzie di sicurezza per il materiale elettrico)

- Norma CEI 81-4 – Valutazione della necessità dell’impianto di protezione scariche atmosferiche.

 

Cap 8 - IL RISCHIO ESTERNO

 

Non osservato

 

 

 

 

 

 

 

                                                                                                                                 Scheda 6

FASE LAVORATIVA:  – Verifica  impianto elettrico                                                                                                               

 

 

Cap 1 - DESCRIZIONE Fase

Detta fase si colloca  nella parte  conclusiva del cantiere

 

L’ente erogatore ha proceduto al cablaggio e collegamento della linea di alimentazione alla cabina di trasformazione e derivazione alle utenze singole.

Gli elettricisti procedono alla  verifica di tutti gli impianti realizzati al fine di controllare che gli stessi risultino idonei  per  la  utilizzazione prevista ( in sostanza si verifica che la tensione arrivi in tutti i punti alimentati e che i collegamenti rispondano alle potenzialità ed usi previsti).

Prima di lanciare tensione all’impianto gli elettricisti  accertano:

-     che le apparecchiature elettriche  ( interruttori e prese) e relativi conduttori siano correttamente

collegate (controllo entro le scatole di collegamento e derivazione) al fine di evitare eventuali corto circuiti;

-  quindi  pongono  l’impianto sotto tensione (forza motrice ed illuminazione),  procedono  alla verifica strumentale (con un tester) al fine d’individuare  eventuali   errati collegamenti fra le varie linee d’impianto :  posizionano i puntali del tester sulle due fasi  presenti nelle prese di alimentazione per quanto riguarda la forza motrice;  provano  tramite lampade portatili il funzionamento dell’illuminazione; nel caso che detto impianto non funzioni correttamente si procede alla ricerca del guasto nelle scatole di derivazione posizionando  i puntali del tester sulle fasi. Dette operazioni vengono effettuate anche  in luoghi sopraelevati ed esterni.  

 

 

ADDETTI

 

2

elettricisti

 

 

Per tipologie di fabbricati da 4 –5 piani

 

 

 

 

Cap 2 - ATTREZZATURE E MACCHINE

 

Si osserva che il comparto elettrico fa un continuo ricambio ed ammodernamento  di  attrezzature ed  utensili specifici per impianti elettrici (agevolati dall’obbligo di  presenza di etichette di certificazione).

 

Attrezzatura

Marchio CE %

Vetustà

media

Tester

si

2

Scale portatili

 

5-6

Utensili manuali i (giraviti, tronchesi, forbici, coltello, seghetto,spellafili ecc.)

 

2

Avvitatori  portatili a ricarica

si

2

Trapano portatile

si

2-3

 

 

 

 

 

 

Cap 3 - FATTORI DI RISCHIO

 

 

All’interno dei cantieri gli elettricisti possono essere esposti, indipendentemente dalla loro volonta, a rischi derivanti da attrezzature di lavoro e di sicurezza non posizionate e /o mantenute in perfetta efficienza  per tutta la durata dei lavori di cantiere, pertanto nella sottoelencazione si individuano con un doppio  asterisco (**) i  rischi infortunistici predetti.

Infortunistici

 

ATTREZZATURA o

LAVORAZIONE

Fattori di rischio

%

casi

Utensili manuali durante le operazioni di taglio e sguaino  cavi.

 

Spostamenti  nell’area di cantiere

 

Tagli o abrasioni  nell’utilizzo degli utensili in modo improprio o con disattenzione

 

 

Mancato  utilizzo di scarpe antinfortunistiche

n.q.

 

 

 

20

Scale portatili e a libretto

Uso Incongruo per carenza di informazione su modalità di utilizzo in sicurezza anche   per situazioni anomale prevedibili.

 

80-90

Utilizzo scale portatili o mezzi di elevazione per lavori sopraelevati

Scale portatili prive di dispositivo antisdrucciolo alla estremità dei montanti.

 

Scale portatili realizzate con elementi chiodati

 

Scale portatili non trattenute al piede o vincolate

 

Mezzi di elevazione non idonei (sgabelli e similari)

 

10

 

 

Minime

 

95

 

n.q.

Manipolazione materiali e utensili manuali

 

Mancato utilizzo guanti

90

Mancato utilizzo scarpe antinfortunistiche

20

 

 

 

TRASVERSALI O ORGANIZZATIVI

 

Organizzazione del lavoro

 

Coordinamento

Nei cantieri ove è presente la figura del coordinatore  della  sicurezza in fase di esecuzione si riscontra una inadeguata programmazione degli interventi sporadici della figura dell’elettricista, che quindi si muove nel cantiere in modo non sufficientemente  consapevole delle situazioni di rischio presenti al momento dell’intervento.

 

Non si evidenziano programmi di controllo e monitoraggio sul rispetto delle procedure di sicurezza, infatti gli elettricisti, in alcuni casi, ritenuti da loro poco pericolosi, possono disattendere le procedure di sicurezza pur presenti e conosciute (es: il distacco della tensione ogni qualvolta si interviene su un impianto alimentato); si consideri che l’operatore spesso interviene da solo quindi risulta difficilmente controllabile.

 

 

 Fattori ergonomici

Gli elettricisti risultano formati sulle  modalità di utilizzo delle attrezzature di lavoro legate allo impianto elettrico ed ai conseguenti rischi; non risultano invece sufficientemente  formati sull’utilizzo di altre attrezzature presenti in cantiere e delle quali possono fare uso (esempio: scale e ponteggi).

Gli elettricisti ci informano che in alcuni casi, ritenuti da loro poco pericolosi, non si attengono esattamente alle procedure di sicurezza pur presenti e conosciute  (es: il distacco della tensione ogni qualvolta si interviene su un impianto alimentato). Si aggiunga che molto spesso l’operatore che interviene è il datore di lavoro o socio nelle società stessa.

 

Informazione – Formazione

Gli elettricisti risultano formati sulle  modalità di utilizzo delle attrezzature di lavoro legate allo impianto elettrico ed ai conseguenti rischi; non risultano invece sufficientemente  formati sull’utilizzo di altre attrezzature presenti in cantiere e delle quali possono fare uso (esempio: scale e ponteggi).

I lavoratori hanno conoscenze limitate  su le procedure atte a far fronte a  situazioni di emergenza relative ad incendi o pronto soccorso

 

 

 

Cap 4 – IL DANNO ATTESO

Infortuni peculiari della fase

 

Tagli e abrasioni nell’utilizzo di utensili

Elettrocuzione

Cadute da scale

Cadute dall’alto per lavorazioni su balconi o terrazzi

 

 

Infortuni generici di cantiere

Cadute dall’alto

Cadute in piano

Investimento da materiale dall’alto

Urti , contusioni, schiacciamenti

Investimento da automezzi che si muovono in cantiere

 

 

 

Cap 5 - INTERVENTI ADOTTATI

 

L’avvento dell’avvitatore a batteria   ha sostituito quasi completamente il giravite, eliminando praticamente, specie nell’utilizzo prolungato, movimenti ripetitivi dell’arto superiore

Inoltre si è notato raramente un utilizzo di protezioni  gommate poste a salvaguardia delle ginocchia nelle operazioni che richiedo un piegamento prolungato

 

 

 

Cap 6 - APPALTO A DITTA ESTERNA

 

Sistematico

 

 

 

 

 

Cap 7 - RIFERIMENTI NORMATIVI

 

DPR  547/1955 - artt. 10 (aperture nel suolo); 18-19-21 (scale); 41-55-68-71-72 (protezioni delle macchine); 40-328 (impianti di terra); 267-269-270-271-282-283- 288-325 (realizzazione impianto elettrico); 313-314-315-316 (utensili elettrici portatili); 374 (manutenzione generale); 381-382-383-384-387 (D.P.I.).

 

DPR  164/1956 – artt. 4; 7 (inidoneità materiali e regola d’arte); 8 (scale portatili); 23 (impalcati) ; 24 (parapetti); 27 (sottoponte); 28 (mantovana); 30-33-36-37 (ponteggio metallico) ; 51 (ponti su cavalletti)) ; 68 (aperture nei solai); 69 (parapetti su scale e pianerottoli; 

 

DPR  303/1956 artt. 36-39 (acqua potabile, docce , gabinetti e lavabi); 42-43 (Conservazione pasti e luogo di riparo); 47 (pulizia dei locali).

 

D.Lgs  277/1991-  titolo IV Rumore - artt. 40 (valutazione),

 

D.Lgs 626/1994  - artt. 3 (misure di tutela) - 4 comma 2 e 11  (adempimenti) comma 5 d) (fornitura dei dispositivi di protezione individuali ) f) (richiesta di osservare norme e disposizioni aziendali) q) (misure di prevenzione incendi); art. 5 (obblighi dei lavoratori); artt. 21 e 22 lettere a) d) f) q); artt. 21- 22 (informazione - formazione generale); attrezzature di lavoro artt. 35 (obblighi del datore di lavoro) , 37-38 (informazione - formazione) 39 (obblighi dei lavoratori);  DPI art. 43 (obblighi del datore di lavoro) 44 (obblighi dei lavoratori); artt. 48,49 (riduzione dei rischi, organizzazione ed informazione/formazione su M.M.C.);

 

D.Lgs 493/1996- art. 2 (obblighi di segnaletica di sicurezza); art. 4 (informazione - formazione segnaletica)

 

D.Lgs 494/1996 - artt. 3 (adempimenti del committente),  4  (obblighi del coordinatore in fase di progettazione),  5 (obblighi del coordinatore in fase di esecuzione),  9 (obblighi dei datori di lavoro).

 

DPR 459/1996 – recepimento direttiva europea relativa alle macchine

 

Norme di buona Tecnica

- Decreto ministeriale 20/12/1968 (efficacia degli apparecchi ed utensili portatili e  mobili).

- Legge 186/1968 (norme CEI) (realizzazione impianto elettrico)

- Legge 46/90 (certificazione impianto elettrico).

- Legge 18/10/1977 n, 791( garanzie di sicurezza per il materiale elettrico)

- Norma CEI 81-4 – Valutazione della necessità dell’impianto di protezione scariche atmosferiche.

 

Cap 8 - IL RISCHIO ESTERNO

 

Non osservato

 

 

 

 

 

 

 

 

                                                                                                                                 Scheda 7R

FASE LAVORATIVA: Collegamento pozzetto di terra e posizionamento cavo nel   

                                     vano scala                                                                                                              

 

 

Cap 1 - DESCRIZIONE Fase

(Fase relativa a nuova realizzazione o  sostituzione, in edifici già esistenti, dell’impianto di terra).

 

Detta fase avviene quando si deve costruire o modificare l’impianto di messa a terra dell’edificio.

Si sono realizzati (tramite aperture e chiusure murarie) i percorsi della linea portante nella muratura del vano scala interno all’edificio, al fine di portare il collegamento di terra a tutti gli appartamenti; detti percorsi sfociano all’esterno del fabbricato;  qui  sono state  realizzate (dai muratori) le opere di scavo e muratura del pozzetto prefabbricato di alloggiamento dei dispersori.

Gli elettricisti provvedono ad infiggere nel terreno le paline (spandenti o dispersori) nel numero dovuto; dette paline possono essere  composte da rame, acciaio zincato o acciaio ricoperto di rame (di spessore mm 40).

Il collocamento dei dispersori avviene per infissione manuale (battute con mazza)  o meccanica (battipalo); a volte è necessario dover oltrepassare dei solai in calcestruzzo per raggiungere il terreno di infissione paline, si procede pertanto ad effettuare dei fori con martelli perforatori:

Nel tracciato ove sono stati  posti e murati i tubi o corrugati e le scatole di derivazione, gli elettricisti fanno passare il cavo giallo-verde (di messa a terra) nei tubi di alloggiamento fino alle scatole di derivazione poste nel vano scala e  adiacenti ad  ogni appartamento.

Si provvede quindi a collegare, al fine di garantire la continuità elettrica, i conduttori di terra asserviti agli appartamenti e agli impianti centralizzati (ascensore, caldaia, antenna , autoclave, illuminazione esterna) al dispersore; il collegamento avviene tramite morsetti che presentano una superficie di contatto adeguata, raramente si collegano con saldatura autogena.

Viene quindi verificata l’idoneità della capacità di dispersione degli impianti di messa a terra.

 

 

ADDETTI

 

1

Manovale 2 Elettricisti

 

 

Per tipologie di fabbricati da 4 –5 piani

 

 

 

 

Cap 2 - ATTREZZATURE E MACCHINE

Si osserva che il comparto elettrico fa un continuo ricambio ed ammodernamento  di  attrezzature ed  utensili specifici per impianti elettrici (agevolati dall’obbligo di  presenza di etichette di certificazione).

 

Attrezzatura

Marchio CE %

Vetustà

media

Utensili manuali (giravite, spellafili, forbici, pinze, tronchesi, seghetto  ecc.)

 

4-5

Scale portatili

 

n.r.

Ohmetro

si

2-5

Martello perforatore

           si

n.r.

Cap 3 - FATTORI DI RISCHIO

 

 

INFORTUNISTICI

 

ATTREZZATURA o

LAVORAZIONE

Fattori di rischio

%

casi

Utilizzo di scale portatili

Uso Incongruo per carenza di informazione su modalità di utilizzo in sicurezza anche   per situazioni anomale prevedibili.

 

90

 

Scale portatili realizzate con elementi chiodati

minima

 

Scale portatili prive di dispositivo antisdrucciolo alla estremità dei montanti

10

ATTREZZATURA o

LAVORAZIONE

Fattori di rischio

%

casi

Manipolazione materiali

Mancato utilizzo guanti

90

 

Mancato utilizzo scarpe antinfortunistiche

20

 

IGIENICO AMBIENTALI

Agenti chimici

 

SOSTANZA   o

LAVORAZIONE

Fattori di rischio

%

casi

Fiamma  ossiacetilenica

Inalazione fumi di saldatura (esposizione limitata)

irrilevanti

 

 

Agenti fisici;

 

ATTREZZATURA

LAVORAZIONE

Fattori di rischio

%

casi

Martello perforatore elettrico

Vibrazioni (utilizzo di attrezzature prive di accorgimenti che riducono le vibrazioni)

70

 

Rumore (mancato utilizzo di otoprotettori)

30

 

 

Rumore:

Rumorosità delle attrezzature o lavorazioni :

 

Attrezzature lavorazione

Leq dB(A)

 

Martello perforatore elettrico

89 - 98

 

 

 

 

 

Livello di esposizione giornaliero dei singoli addetti:

-         gli elettricisti usano raramente utensili demolitori e comunque solo per interventi di breve durata,                                ciò  non permette di  superare il livello di esposizione giornaliero di 80 dB(A).

 

 

 

 

 

 

Livelli di esposizione giornaliera Lep,d 

 

MANSIONE

Lep, d 

(ASL  RM - B)

 

 

 

 

 

 

 

 

TRASVERSALI O ORGANIZZATIVI

Organizzazione del lavoro

Coordinamento

 

Non si evidenziano programmi di controllo e monitoraggio sul rispetto delle procedure di sicurezza, infatti gli elettricisti, in alcuni casi, ritenuti da loro poco pericolosi, possono disattendere le procedure di sicurezza pur presenti e conosciute (es: il distacco della tensione ogni qualvolta si interviene su un impianto alimentato); si consideri che l’operatore spesso interviene da solo quindi risulta difficilmente controllabile. Si aggiunga che molto spesso l’operatore che interviene è il datore di lavoro o socio.

 

 

Fattori ergonomici

Gli elettricisti risultano informati e formati sulle  modalità di utilizzo delle attrezzature di lavoro legate allo impianto elettrico ed ai conseguenti rischi; non risultano invece sufficientemente  formati sull’utilizzo di altre attrezzature presenti in cantiere e delle quali possono fare uso (esempio: scale e ponteggi).

I lavoratori hanno conoscenze limitate  su le procedure atte a far fronte a  situazioni di emergenza relative ad incendi o pronto soccorso

 

 

 

Cap 4 – IL DANNO ATTESO

 

 

Peculiari della fase

Tagli e abrasioni nell’utilizzo di utensili

Cadute da scale o mezzi di sopraelevazione

 

Infortuni generici di cantiere

Cadute in piano

Urti , contusioni, schiacciamenti

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Cap 5 - INTERVENTI ADOTTATI

 

L’avvento dell’ avvitatore a batteria  ha sostituito quasi completamente il giravite, eliminando praticamente, specie nell’utilizzo prolungato, movimenti ripetitivi dell’arto superiore

 

 

 

 

Cap 6 - APPALTO A DITTA ESTERNA

 

Sistematico

 

 

 

 

 

Cap 7 - RIFERIMENTI NORMATIVI

 

DPR  547/1955 - artt. 10 (aperture nel suolo); 18-19-21 (scale); 267-269-270-271-282-283- 288-325 (realizzazione impianto elettrico); 313-314-315-316 (utensili elettrici portatili); 374 (manutenzione generale);

DPR  164/1956 –artt. 4; 7 (inidoneità materiali e regola d’arte); 8 (scale portatili);; 51 (ponti su cavalletti);

 

DPR  303/1956 artt. 36--39 (acqua potabile, docce , gabinetti e lavabi); 42-43 (Conservazione pasti e luogo di riparo); 47 (pulizia dei locali).

 

D.Lgs  277/1991-  titolo IV Rumore - artt. 40 (valutazione),

 

D.Lgs 626/1994  - artt. 3 (misure di tutela) - 4 comma 2 e 11  (adempimenti) comma 5 d) (fornitura dei dispositivi di protezione individuali ) f) (richiesta di osservare norme e disposizioni aziendali) q) (misure di prevenzione incendi); art. 5 (obblighi dei lavoratori); artt. 21 e 22 lettere a) d) f) q); artt. 21- 22 (informazione - formazione generale); attrezzature di lavoro artt. 35 (obblighi del datore di lavoro) , 37-38 (informazione - formazione) 39 (obblighi dei lavoratori);  DPI art. 43 (obblighi del datore di lavoro) 44 (obblighi dei lavoratori);

 

D.Lgs 493/1996- art. 2 (obblighi di segnaletica di sicurezza); art. 4 (informazione - formazione segnaletica)

 

D.Lgs 494/1996 - artt. 3 (adempimenti del committente),  4  (obblighi del coordinatore in fase di progettazione),  5 (obblighi del coordinatore in fase di esecuzione),  9 (obblighi dei datori di lavoro).

 

DPR 459/1996 – recepimento direttiva europea relativa alle macchine

 

Norme di buona Tecnica

- Decreto ministeriale 20/12/1968 (efficacia degli apparecchi ed utensili portatili e  mobili).

- Legge 186/1968 (norme CEI) (realizzazione impianto elettrico)

- Legge 46/90 (certificazione impianto elettrico).

- Legge 18/10/1977 n, 791( garanzie di sicurezza per il materiale elettrico)

- Norma CEI 81-4 – Valutazione della necessità dell’impianto di protezione scariche atmosferiche.

 

Cap 8 - IL RISCHIO ESTERNO

 

Non osservato

 

 

 

                                                                                                                                 Scheda 8R

FASE LAVORATIVA: realizzazione linea alimentazione interna agli appartamenti                                                                                                           

 

 

Cap 1 - DESCRIZIONE Fase

(Detta fase di lavoro è relativa alla realizzazione dell’impianto di messa a terra e/o adeguamento di parte o tutto l’impianto elettrico in appartamenti di  edifici civili già  esistenti)

 

Gli elettricisti iniziano, partendo dalle scatola di derivazione dei pianerottoli, ad infilare i conduttori, messa a terra, telefonia , televisione (i conduttori di alimentazione, forza motrice ed illuminazione sono già presenti) fino a farli fuoriuscire all’interno dell’appartamento.

In caso di ristrutturazione dell’impianto elettrico interno, si provvede preliminarmente a togliere tensione dal quadro centrale (ente erogatore), quindi  si procede a scollegare il vecchio impianto  eliminando praticamente tutte le linee interne all’appartamento e ridisegnando i nuovi percorsi dei conduttori , dei punti luce ,dei  deviatori, delle  prese comprese le telefoniche e televisive. I manovali provvedono a realizzare i tracciati murari e ad affogare negli stessi i condotti, tubi rigidi o flessibili (corrugato), in materiale plastico.

Se si deve procedere ad ulteriori lavori di ristrutturazione (pavimenti , murature ecc) entro l’appartamento, l’elettricista provvede a collegare a valle dell interruttore forza  motrice,  una o più  presa alla quale si potranno collegare apparecchiature   elettriche   portatili da cantiere.

Si riparte , all’interno dell’appartamento, dal quadro generale ove si posizionano un interruttore differenziale che controlla due interruttori onnipolari  rispettivamente della linea di alimentazione forza motrice e linea di illuminazione.

Si infilano i conduttori,  nelle tubazioni poste sotto traccia,  collegando gli stessi  alla  fune -pilota che viene sospinta all’interno dei tubi plastici,  quindi la si afferra, al momento della fuoriuscita dalla scatola di derivazione, e si tira fino all’apparire dei conduttori; si prosegue con la stessa modalità fino a che non siano stati  tutti collocati nei tracciati, interni ed esterni (balconi),  dell’appartamento considerato.

Si effettua il cablaggio del quadro interno (privo di tensione) collegando i conduttori a valle del differenziale ed ai due interruttori, si da continuità alla linea di terra. 

Si procede a collegare le due linee portanti:

- entro le scatole di derivazione, vengono realizzati con morsetti a cappello, i collegamenti dei conduttori alle fonti di  illuminazione, agli interruttori - deviatori  e alle prese di forza motrice, detti collegamenti sono  posti  ad altezze variabili ,si effettua il montaggio dei corpi illuminanti esterni sui balconi.

 

ADDETTI

 

2

elettricisti

 

 

 

 

 

 

Cap 2 - ATTREZZATURE E MACCHINE

 

Attrezzatura

Marchio CE %

Vetustà

media

Utensili manuali (giravite, spellafili, forbici, pinze,ecc)

 

5-6

Avvitatore a batteria

si

1-4

Trapano portatile

si

1-6

Scale portatili

 

 

 

 

Cap 3 - FATTORI DI RISCHIO

 

 

INFORTUNISTICI

 

ATTREZZATURA o

LAVORAZIONE

Fattori di rischio

%

casi

Operazioni con utensili manuali

Possibili abrasioni e tagli  con utensili manuali (giaraviti, forbici ecc) per utilizzo improprio o disattento

 

Utilizzo di scale portatili

 o mezzi di fortuna per lavori in sopraelevazione

 

Uso Incongruo per carenza di informazione su modalità di utilizzo in sicurezza anche   per situazioni anomale prevedibili.

 

Scale portatili prive di dispositivo antisdrucciolo alla estremità dei montanti

 

 Scale portatili realizzate con elementi chiodati

 

Supporti  di elevazione non idonei (sgabelli  o similari)

 90

 

 

10

               

 

minima

 

n.q.

Montaggio di punti luce esterni (balconi e terrazzi)

Le attrezzature utilizzate per il raggiungimento di posti sopraelevati espongo a caduta verso l’esterno del balcone

    90

Manipolazione  materiali

 

Mancato utilizzo guanti

Mancato utilizzo scarpe antinfortunistiche

90

20

 

IGIENICO AMBIENTALI

 

 

Agenti fisici;

 

 

 

Rumore:

Rumorosità delle attrezzature o lavorazioni :

 

Attrezzature lavorazione

Leq dB(A)

 

 

 

Trapano elettrico

85 - 96

 

 

 

Livello di esposizione giornaliero Lep,d dei singoli addetti

 

 

MANSIONE

Lep, d 

(ASL  RM - B)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

TRASVERSALI O ORGANIZZATIVI

 
Organizzazione del lavoro

Coordinamento

Non si evidenziano programmi di controllo e monitoraggio sul rispetto delle procedure di sicurezza, infatti gli elettricisti, in alcuni casi, ritenuti da loro poco pericolosi, possono disattendere le procedure di sicurezza pur presenti e conosciute (es: il distacco della tensione ogni qualvolta si interviene su un impianto alimentato); si consideri che l’operatore spesso interviene da solo quindi risulta difficilmente controllabile. Si aggiunga che molto spesso l’operatore che interviene è il datore di lavoro o socio.

 

 

Fattori ergonomici

Informazione e formazione

 

I lavoratori hanno conoscenze limitate  su le procedure atte a far fronte a  situazioni di emergenza relative ad incendi o pronto soccorso

 

 

Cap 4 – IL DANNO ATTESO

Peculiari della fase

Tagli e abrasioni nell’utilizzo di utensili

Cadute da scale o mezzi di sopraelevazione

Cadute dall’alto per lavorazioni effettuate su balconi o terrazzi

 

Infortuni generici di cantiere

Urti , contusioni, schiacciamenti

Cadute in piano

 

 

Cap 5 - INTERVENTI ADOTTATI

 

L’avvento dell’ avvitatore a batteria ha sostituito quasi completamente il giravite, eliminando praticamente, specie nell’utilizzo prolungato, movimenti ripetitivi dell’arto superiore

 

 

 

 

Cap 6 - APPALTO A DITTA ESTERNA

 

Sistematico

 

 

 

Cap 7 - RIFERIMENTI NORMATIVI

 

DPR  547/1955 –artt.  18-19-21 (scale); 267-269-270-271-282-283- 288-325 (realizzazione impianto elettrico); 313-314-315-316 (utensili elettrici portatili); 374 (manutenzione generale);

 

DPR  164/1956 –artt. 7 (inidoneità materiali e regola d’arte); 8 (scale portatili);

 

DPR  303/1956 artt. 42-43 (Conservazione pasti e luogo di riparo); 47 (pulizia dei locali).

 

D.Lgs  277/1991-  titolo IV Rumore - artt. 40 (valutazione);

 

D.Lgs 626/1994  - artt. 3 (misure di tutela) - 4 comma 2 e 11  (adempimenti) comma 5 d) (fornitura dei dispositivi di protezione individuali ) f) (richiesta di osservare norme e disposizioni aziendali) q) (misure di prevenzione incendi); art. 5 (obblighi dei lavoratori); artt. 21 e 22 lettere a) d) f) q); artt. 21- 22 (informazione - formazione generale); attrezzature di lavoro artt. 35 (obblighi del datore di lavoro) , 37-38 (informazione - formazione) 39 (obblighi dei lavoratori);  DPI art. 43 (obblighi del datore di lavoro) 44 (obblighi dei lavoratori);

 

D.Lgs 493/1996- art. 2 (obblighi di segnaletica di sicurezza); art. 4 (informazione - formazione segnaletica)

 

D.Lgs 494/1996 - artt. 3 (adempimenti del committente),  4  (obblighi del coordinatore in fase di progettazione),  5 (obblighi del coordinatore in fase di esecuzione),  9 (obblighi dei datori di lavoro).

 

DPR 459/1996 – recepimento direttiva europea relativa alle macchine

 

Norme di buona Tecnica

- Decreto ministeriale 20/12/1968 (efficacia degli apparecchi ed utensili portatili e  mobili).

- Legge 186/1968 (norme CEI) (realizzazione impianto elettrico)

- Legge 46/90 (certificazione impianto elettrico).

- Legge 18/10/1977 n, 791( garanzie di sicurezza per il materiale elettrico)

 

Cap 8 - IL RISCHIO ESTERNO

 

Non osservato

 

 

 

 

                                                                                                                                 Scheda R9

FASE LAVORATIVA: verifica impianto elettrico                                                                                                           

 

 

Cap 1 - DESCRIZIONE Fase

 

(L’operazione avviene in appartamento ristrutturato)

 

Gli elettricisti procedono alla  verifica di tutti gli impianti realizzati al fine di controllare che gli stessi risultino idonei  per  la  utilizzazione prevista ( in sostanza si verifica che la tensione arrivi in tutti i punti alimentati e che i collegamenti rispondano alle potenzialità ed usi previsti).

Prima di lanciare tensione all’impianto l’elettricista si accerta:

-     che le apparecchiature elettriche  ( interruttori e prese) e relativi conduttori siano correttamente

collegate (controllo entro le scatole di collegamento e derivazione) al fine di evitare eventuali corto  circuiti;  si pone l’impianto sotto tensione (forza motrice ed illuminazione); si procede alla verifica strumentale (con un tester) al fine di verificare errati  collegamenti  fra le varie fasi dell’impianto , posizionano i puntali del tester sulle due fasi  presenti nelle prese di alimentazione per quanto riguarda la forza motrice., prova il funzionamento dell’illuminazione con lampade portatili; nel caso che detto impianto non funzioni correttamente si procede alla ricerca del guasto nelle scatole di derivazione posizionando  i puntali del tester sulle fasi.

Dette operazioni vengono effettuate anche  in luoghi sopraelevati.  

 

 

ADDETTI

 

2

Elettricisti

 

 

 

Cap 2 - ATTREZZATURE E MACCHINE

 

 

Attrezzatura

Marchio CE %

Vetustà

media

Utensili manuali ( giravite, spellafili, forbici, pinze, nastro ecc.)

 

5-6

Tester

si

3

Avvitatore a batteria

si

4

Scala portatile

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Cap 3 - FATTORI DI RISCHIO

 

 

INFORTUNISTICI

 

ATTREZZATURA o

LAVORAZIONE

Fattori di rischio

%

casi

Lavori sopraelevati con utilizzo di scale portatili

o mezzi di elevazione per lavori sopraelevati

Uso incongruo per carenza di informazione su modalità di utilizzo in sicurezza anche   per situazioni anomali prevedibili.

 

 

Scale portatili prive di dispositivo antisdrucciolo alla estremità dei montanti

 

Scale portatili realizzate con elementi chiodati

 

 

Supporti di elevazione non idonei (sgabelli e similari)

80-90

 

 

 

 

10

 

 

minima

 

     

25

Utilizzo tester per ricerche sotto tensione

Elettrocuzione per contatto accidentale con i puntali sotto tensione per mancato utilizzo di guanti dielettrici

90

Utensili manuali durante le operazioni di taglio e sguaino  cavi.

 

Tagli o abrasioni  nell’utilizzo degli utensili in modo improprio o con disattenzione

 

 

 

n.q.

 

 

 

 

 

TRASVERSALI O ORGANIZZATIVI

 

Organizzazione del lavoro

 

Coordinamento

Non si evidenziano programmi di controllo e monitoraggio sul rispetto delle procedure di sicurezza, infatti gli elettricisti, in alcuni casi, ritenuti da loro poco pericolosi, possono disattendere le procedure di sicurezza pur presenti e conosciute (es: il distacco della tensione ogni qualvolta si interviene su un impianto alimentato); si consideri che l’operatore spesso interviene da solo quindi risulta difficilmente controllabile. Si aggiunga che molto spesso l’operatore che interviene è il datore di lavoro o socio nelle società stessa.

 

Fattori ergonomici

 

Informazione e formazione

I lavoratori hanno conoscenze limitate  su le procedure atte a far fronte a  situazioni di emergenza relative ad incendi o pronto soccorso.

 

 

Cap 4 – IL DANNO ATTESO

 

Peculiari della fase

Tagli e abrasioni nell’utilizzo di utensili

Elettrocuzioni da contatto accidentale

Cadute da scale o mezzi di sopraelevazione

 

Infortuni generici di cantiere

Urti , contusioni

Cadute in piano

 

 

 

 

Cap 5 - INTERVENTI ADOTTATI

 

L’avvento dell’ avvitatore a batteria  ha sostituito quasi completamente il giravite, eliminando praticamente, specie nell’utilizzo prolungato, movimenti ripetitivi dell’arto superiore

 

 

 

 

Cap 6 - APPALTO A DITTA ESTERNA

 

Sistematico

 

 

 

 

 

Cap 7 - RIFERIMENTI NORMATIVI

 

DPR  547/1955 - artt. 18-19-21 (scale); 267-269-270-271-282-283- 288-325 (realizzazione impianto elettrico); 313-314-315-316 (utensili elettrici portatili); 374 (manutenzione generale);

 

DPR  164/1956 –artt. 7 (inidoneità materiali e regola d’arte); 8 (scale portatili);

 

DPR  303/1956- artt. 42-43 (Conservazione pasti e luogo di riparo);

 

D.Lgs  277/1991-  titolo IV Rumore - art. 40 (valutazione),

 

D.Lgs 626/1994  - artt. 3 (misure di tutela) - 4 comma 2 e 11  (adempimenti) comma 5 d) (fornitura dei dispositivi di protezione individuali ) f) (richiesta di osservare norme e disposizioni aziendali) q) (misure di prevenzione incendi); art. 5 (obblighi dei lavoratori); artt. 21 e 22 lettere a) d) f) q); artt. 21- 22 (informazione - formazione generale); attrezzature di lavoro artt. 35 (obblighi del datore di lavoro) , 37-38 (informazione - formazione) 39 (obblighi dei lavoratori);  DPI art. 43 (obblighi del datore di lavoro) 44 (obblighi dei lavoratori);

D.Lgs 493/1996- art. 2 (obblighi di segnaletica di sicurezza); art. 4 (informazione - formazione segnaletica)

 

D.Lgs 494/1996 - artt. 3 (adempimenti del committente),  4  (obblighi del coordinatore in fase di progettazione),  5 (obblighi del coordinatore in fase di esecuzione),  9 (obblighi dei datori di lavoro).

 

DPR 459/1996 – recepimento direttiva europea relativa alle macchine

 

Norme di buona Tecnica

- Decreto ministeriale 20/12/1968 (efficacia degli apparecchi ed utensili portatili e  mobili).

- Legge 186/1968 (norme CEI) (realizzazione impianto elettrico)

- Legge 46/90 (certificazione impianto elettrico).

- Legge 18/10/1977 n, 791( garanzie di sicurezza per il materiale elettrico)

 

Cap 8 - IL RISCHIO ESTERNO

 

Non osservato