Le principali operazioni lavorative che
comportano rischi derivanti dalla movimentazione manuale dei carichi, a nostro
giudizio, sono:
Una volta radicata, la giovane piantina viene trapiantata da vasetti molto piccoli in vasi più grossi. Questi vasi vengono poi sistemati in cassette di plastica in numero di circa 30 unità. Le cassette, aventi un peso mediamente di circa 12-13 Kg, vengono poi trasportate con l’ausilio di mezzi meccanici e vengono infine movimentate manualmente per procedere alla loro sistemazione.
La pianta, in zolla oppure in vaso, viene nel tempo trasportata varie volte dal campo o dal piazzale mediante rimorchi o ceste, alla zona adibita all’invasatura, dove le viene cambiato il contenitore, e quindi viene riportata nel campo o nel piazzale. Essa subisce successivamente passaggi attraverso vasi di 8 cm di lato, di 15-18 cm di diametro, 20-22-24 cm di diametro, 30 cm di diametro ed oltre, fino ai cosiddetti “mastelli” di 40 cm ed oltre, fino anche a 110 cm.
L’operazione di invasatura può essere effettuata manualmente oppure utilizzando l’invasatrice.
Mediante l’invasatrice viene effettuata
l’invasatura di piante in vasi aventi al massimo il diametro di 18-20 cm. Una
pianta in un vaso di 18 cm di diametro pesa in media circa 3-4 Kg.
Durante tale operazione i lavoratori si
collocano attorno alla macchina invasatrice, ciascuno con una propria mansione:
un lavoratore rifornisce la macchina di vasi nuovi, di dimensioni più grandi
(all’interno dei quali la macchina versa quindi il terriccio), un altro posiziona
all’interno di questi vasi le piante tolte dal vecchio contenitore, un terzo
lavoratore preleva infine i vasi
contenenti le piante rinvasate e le colloca in un carrello.
L’invasatura manuale viene eseguita da uno o da più lavoratori, a seconda delle dimensioni dei vasi.
Le piante piccole (fino a 24 cm di diametro
del vaso) vengono prelevate a mano e quindi inserite nel nuovo vaso più grande.
Una pianta in un vaso di 24 cm di diametro pesa in media circa 7-8 Kg.
In alcuni casi vengono movimentati a mano
anche piante contenute in vasi fino a 35 cm di diametro. Una pianta in un vaso
di 35 cm di diametro pesa in media 20-25 Kg.
Le piante di dimensioni superiori vengono
imbracate con le cinghie e sollevate con il sollevatore del trattore e quindi
calate direttamente nel vaso, il quale viene riempito di terra e poi spostato
attraverso appositi carrelli in altra zona.
Messa a dimora delle piante
La messa a dimora delle piante viene
effettuata manualmente negli appezzamenti di terreno che sono stati preparati a
tale scopo.
Le piante che vengono messe a dimora hanno un
vaso di diametro che varia da 7 a 18 cm oppure radice nuda.
I tempi ed i ritmi necessari per questa
operazione sono tali per cui, mediamente, piantare circa 1000 mq di terreno
comporta mettere a dimora da 500 a 1200 piante, a seconda dello spazio
necessario per ciascuna, con 2-4 giorni di lavoro per 3-4 addetti a tale
operazione.
Operazioni
successive alla raccolta delle piante
Al termine della zollatura le piante con zolla vengono caricate su
carrelli o ceste. Lo stesso avviene per le piante in vaso.
Ciò viene effettuato manualmente se si tratta di piante piccole,
oppure con l’ausilio del sollevatore meccanico se sono piante più grandi.
Prendendo come esempio le piante con zolla,
sono considerate piante piccole quelle con zolla indicativamente inferiore a
60-70 cm di diametro. Una zolla di queste dimensioni, fatte salve le differenze
dovute al tipo di pianta ed al tasso di umidità della terra rimossa, pesa
mediamente circa 15-20 Kg.
Carico
e scarico delle piante.
Le piante di grosse dimensioni oppure
contenute in vasi di grosso diametro (50 cm ed oltre) vengono sollevate e
collocate sul camion con apposito apparecchio meccanico di sollevamento.
Successivamente vengono sistemate dai
lavoratori saliti sul pianale del camion.
Le piante di più piccole dimensioni
(contenute in vasi di 8, 18, 24 e 30 cm di diametro) vengono movimentate
manualmente. Le piante di piccole dimensioni da caricare in una spedizione sono
di solito numerose (qualche centinaio o addirittura migliaio). Esse
vengono collocate a mano in apposite
ceste metalliche aperte da un lato, le quali vengono poi sollevate e collocate
meccanicamente sul pianale del camion ovvero sopra un piano di carico rialzato
posto nel piazzale dell’azienda. Dall’interno di ogni cesta metallica le piante
vengono successivamente sollevate e collocate manualmente sul camion.
In alcuni casi il sollevamento manuale dei vasi avviene da terra
fino all’altezza della vita del lavoratore, il quale poi ruota il tronco di
90-180°, tenendo il carico ad una distanza di circa 50 cm dall’asse del corpo,
e compie qualche passo con il carico per poi collocarlo sul pianale del camion.
In altri casi viene effettuato un “passamano” di vasi da un lavoratore ad un
altro per superare distanze maggiori. In altri casi infine i vasi vengono
trascinati o spinti fino alla opportuna collocazione.
Si
ipotizzano di seguito due casi “teorici”,
ma non troppo:
metodi di analisi:
1) Checklist
OSHA
2) EPM
Per la Checklist OSHA
esistono, innanzitutto, alcuni
fattori di rischio cosiddetti “segnale”
quali ad esempio:
¨
“Uso di forza delle mani per più di 2 ore, incluso le
pause previste – Tenere in mano un oggetto che pesa 4,5 Kg o più”
¨
Movimentazione manuale non assistita frequente e con
sforzo – Sollevamenti ripetuti superiori a 4,5 Kg per più di 1 ora”
Checklist C
–
Solleva a media distanza : si ricade nella zona di
Attenzione = 3 punti
–
Torsione del tronco durante il sollevamento = 1 punto
–
Solleva tra 1 e 5 volte al minuto = 1 punto
–
Porta oggetti per distanze oltre i 9 metri = 1 punto
Punteggio > 5 : necessari
interventi di approfondimento e preventivi
Calcolo del peso limite Raccomandato EPM:
Kg.30
x 0.77 (altezza delle mani da terra all’inizio del sollevamento =
cm.0)
x 0.88 (distanza verticale di spostamento del peso fra inizio e
fine sollevamento = cm.70)
x 0.83 (distanza orizzontale tra le mani e il punto
di mezzo delle caviglie – distanza del peso dal corpo = cm. 30)
x 0.52 (dislocazione angolare del peso in gradi =
120°)
x 0.75 (frequenza di gesti = 1
al minuto, lavoro continuo da 2 a 8 ore)
= Kg. 6.5
INDICE DI SOLLEVAMENTO =
Kg. 10 (peso sollevato)/ 6.5
(peso raccomandato)= 1.53
I. Sollevamento > 1.25:
sorveglianza sanitaria annuale, formazione e addestramento
L’esposizione del lavoratore ad un elevato
rischio da MMC comporta danni prevalentemente a carico della colonna vertebrale
(es. lesioni da sforzo, lombalgie, lombosciatalgie, ecc.), oltre che degli arti
superiori e inferiori (es. tenosinoviti, ecc.).
1)
Occhipinti
E, Colombini D, Molteni G “La
movimentazione manuale dei carichi” – Linee Guida per l’applicazione del
titolo V del D.Lgs. 626/94 – Firenze – Ottobre 1996 – pagg. 359 – 395.
2)
Sheneider S “OSHA’s Darft standard for prevention of work-related muscuoloskeletal
disorderers.” Apll. Occup. Environ. Hyg. 1995; 10: 665-676