REGIONE  VENETO - UNITA' LOCALE SOCIO SANITARIA N. 1 - BELLUNO

DIPARTIMENTO DI PREVENZIONE

SERVIZIO DI PREVENZIONE IGIENE E SICUREZZA NEGLI AMBIENTI DI LAVORO

Via S. Andrea, 8  Belluno -  tel.  0437/216927 - fax 0437/216918

Via degli Alpini 33 – Pieve di Cadore - ( 0435/431445 - fax 0435/500038

e-mail:serv.spisal.bl@ulss.belluno.it

 

NOTA INFORMATIVA PER L’ATTIVITA’ DI LAVASECCO

 

        Il nostro Servizio ha effettuato, nel 1998-99, una capillare indagine nel comparto delle lavanderie a secco, allo scopo di evidenziare con precisione i rischi presenti, che possono essere:

- di tipo chimico (utilizzo di solventi clorurati e smacchiatori, polveri e fibre)

- di tipo fisico (microclima, illuminazione)

- di tipo infortunistico (impianti elettrici, superfici calde e getti di vapori, organi in movimento non protetti, sversamenti di sostanze pericolose)

- legati all' organizzazione del lavoro (posizioni di lavoro non ergonomiche, fatica fisica e nervosa).

           

            Nell'ambito di tale iniziativa sono state fornite alle Aziende interessate le principali indicazioni per la corretta conduzione dell’attività:

 

1) garantire costantemente un' adeguata ventilazione dei locali di lavoro, anche in relazione ai ritmi di lavoro e quindi al numero di lavaggi effettuati (si ricorda che sono necessarie finestre apribili - pari a 1/20 della superficie di calpestio - ovvero impianti di ricambio artificiale in grado di assicurare fino a 30 ricambi/ora: quest' ultimo valore è necessario in caso di sversamenti accidentali);

 

2) controllare regolarmente la perfetta efficienza della macchina in ogni sua parte (tra cui: guarnizioni, giunti, coperchi, impianto frigorifero del "circuito chiuso", termostato del distillatore), seguendo le istruzioni d'uso del fabbricante sulla regolare manutenzione preventiva (e non solo "a rottura");

 

3) utilizzare adeguati dispositivi di protezione individuale (D.P.I.): guanti e maschere con filtri per solventi organici (fascia marrone, lettera A) nelle fasi di: estrazione dei fanghi, pulizia manuale dei filtri, rabbocco del solvente, interventi in caso di fuoriuscite accidentali;

 

4) curare costantemente gli aspetti di organizzazione del lavoro che possono ridurre ulteriormente l'inquinamento ambientale, quali:

            - applicare un rigoroso ciclo di asciugatura e deodorizzazione secondo il manuale di istruzione della macchina;

            - accumulare gli indumenti lavati in zona ventilata ed aspettare possibilmente 24 ore prima di stirarla (oppure prolungare il periodo di deodorizzazione);

            - effettuare una distillazione spinta per ridurre il più possibile il quantitativo di PCE nei fanghi (operazione da effettuare quando non è presente alcun altro personale e con condizioni di buona ventilazione);

            - accertarsi che tutti i contenitori (solventi, smacchianti, fanghi) siano muniti di coperchio a tenuta ermetica;

            - conoscere in dettaglio le caratteristiche di pericolosità dei prodotti utilizzati, tramite un'attenta lettura delle schede di sicurezza (in lingua italiana e in 16 punti );  attuare una corretta formazione - informazione del personale, comprensiva dell'addestramento al corretto utilizzo dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie ( ad es.: riconoscere quando è necessario sostituire il filtro);

            - effettuare le operazioni di scarico fanghi e pulizia delle parti interne della lavatrice a macchina fredda, a locali vuoti, ventilando il più possibile i locali di lavoro;

            - per gli eventuali casi di intossicazione acuta, formalizzare una procedura d'emergenza in attesa dell'arrivo dei soccorsi;

            - porre in atto tutte le necessarie cautele (modalità operative attente, indumenti protettivi, mascherine antipolvere) nella fase di manipolazione della polvere denominata "celite", in quanto può contenere anche silice libera in forma cristallina (pericolosa per il rischio di silicosi e sospetta cancerogena): controllare la scheda di sicurezza;

 

5) evidenziare il divieto di fumare e di usare fiamme libere nei locali (comprese caldaiette e stufette elettriche), in quanto il PCE è soggetto a decomposizione termica con produzione di gas tossici (fosgene, acido cloridrico);

 

6) si ricorda che deve essere presente almeno un estintore, da verificare semestralmente;

 

7) rispettare una scrupolosa igiene personale, anche in relazione al rischio derivante dalla manipolazione di indumenti sporchi, la cui contaminazione non sempre è prevedibile: indossare sempre indumenti da lavoro e lavarsi frequentemente le mani o usare guanti protettivi;

 

8) verificare che l' illuminazione presso la postazione di stiratura sia sufficiente ed adeguata: si ricorda che, nelle postazioni che richiedono un maggior impegno visivo, il livello di illuminamento sul piano di lavoro deve essere di almeno 500 lux; i corpi illuminanti devono essere disposti in modo da non causare nè abbagliamento (diretto o riflesso) nè ombre sul piano di lavoro. La qualità della luce artificiale deve essere il più possibile simile alla luce solare e miscibile con essa (l'indice di resa cromatica deve avere un valore non inferiore all'85% e la temperatura di colore deve essere compresa tra 3000 e 4500° K);

 

9) per ridurre i rischi derivanti da fattori ergonomici è possibile:

            - alleggerire il ferro da stiro mediante sospensione dello stesso con dispositivo di bilanciamento;

            - adottare tavoli da stiro regolabili in altezza, eventuali sedili di appoggio e pedana poggiapiede;

            - alternare il più possibile le mansioni per evitare prolungate postazioni scomode e/o obbligate;

 

10) mantenere sgombere le vie di transito in tutti i locali di lavoro, garantendo costantemente una larghezza di passaggio di almeno 80-100 cm;

 

11) si ricorda infine che, per il personale dipendente esposto a solventi, vige l'obbligo della sorveglianza sanitaria da parte di un Medico Competente, ai sensi del D.P.R. 303/56 e D.Lgs. 626/94, s.m.i.: è possibile richiedere al nostro Servizio il protocollo sanitario predisposto dal personale medico.

 

 

            Il personale di questo Servizio è a disposizione per eventuali chiarimenti.

 

 

 

IL CHIMICO S.P.I.S.A.L.

(Dott.ssa Stefania Peterle)