3.1.5 - PATOLOGIA DA CALORE

La patologia da calore comprende manifestazioni cliniche di tipo acuto e cronico. Le prime sono le più conosciute e comprendono i crampi da calore, il collasso cardiocircolatorio da calore e il colpo di calore. I crampi da calore sono il risultato della perdita di sali e liquidi causata dall'imponente sudorazione e possono essere prevenute dalla somministrazione di bevande saline che è bene contengano anche, oltre al sale da cucina un sale di potassio. Da notare che la capacità dell'organismo di adattarsi al lavoro al caldo migliora con l'allenamento per cui i lavoratori "acclimatati" possono tollerare situazioni che in altri possono provocare disturbi.

È forse per questo motivo che non risultano segnalazioni di disturbi acuti da esposizione a calore tra questi lavoratori nonostante che la valutazione del rischio abbia evidenziato una situazione di forte sollecitazione termica che, nei periodi estivi, può comportare una situazione di stress da calore. Per la stessa ragione è necessario garantire ai lavoratori un adeguato periodo di acclimatazione all'assunzione e al rientro al lavoro dopo lunghe assenze.

Il collasso cardiocircolatorio da calore è una sindrome più grave probabilmente in rapporto con l'insorgere di una incapacità del sistema circolatorio a far fronte alla vasodilatazione periferica ed alla notevole sudorazione determinati dallo stress termico, con conseguente insufficiente irrorazione cerebrale. Il colpo da calore è una sindrome molto grave con elevata mortalità e viene attribuita ad una compromissione funzionale dei centri nervosi termoregolatori.

In letteratura si segnala che l'esposizione cronica a stress termico può determinare una più frequente e precoce insorgenza di processi arteriosclerotici nonché disturbi digestivi.

Sono degni di approfondimenti anche eventuali effetti sull’apparato riproduttivo dovuti alla esposizione a calore dei lavoratori di vetrerie e cristallerie.