3.1.4 - PATOLOGIA DA ESPOSIZIONE A RADIAZIONI INFRAROSSE

I lavoratori esposti a questo tipo di rischio sono sia quelli delle prime fasi della produzione come i sottofonditori ed i fonditori, addetti rispettivamente all'infornaggio ed al controllo della fusione della miscela vetrificabile, che quelli addetti alla lavorazione vera e propria del vetro (levatori e soffiatori).

Le radiazioni infrarosse coinvolte sono quelle corte con lunghezza d'onda compresa tra 700 e 2000 nanometri.

Il danno che l'esposizione a queste radiazioni determina è dovuto al riscaldamento della cornea e/o dell'iride con conseguente trasmissione di calore per conduzione al cristallino. A questo livello il calore operando una coagulazione delle proteine lenticolari determina inizialmente una fine opacizzazione a tela di ragno nella parte posteriore che gradualmente invade tutta la lente fino a dare il quadro classico della cataratta accompagnato dallo scollamento del sacco del cristallino nella sua parte anteriore.

A carico degli annessi oculari il quadro clinico assume i caratteri di una blefaro-congiuntivite anche per la concomitante azione irritante svolta a questo livello da polveri, fumi e gas eventualmente presenti.