1.3 ANALISI DEL FENOMENO INFORTUNISTICO

I risultati dell'analisi degli infortuni verificatisi nel periodo 1986-1991 nella zona Empolese hanno evidenziato la notevole incidenza e gravità del fenomeno nel comparto con un totale di 420 infortuni ed una durata media di 16 giorni.

Gli indici di frequenza e di gravità sono risultati superiori non solo ai valori definiti accettabili da alcuni autori, ma anche ai valori medi più recenti calcolati dall'I.N.A.I.L. per il settore dell'industria.

Tabella 3/A - INDICI INFORTUNISTICI (zona Empolese)

Totale

1986

1987

1988

1989

1990

1991

Nº ADDETTI

666

677

705

680

690

695

Nº INFORTUNI

420

69

55

82

69

88

57

Nº GG PERSI

6822

953

543

1592

1258

1358

1118

INDICE FREQ.

59,4

60,3

46,4

67,9

57,7

74

48,5

INDICE GRAVITÀ

0,97

0,83

0,47

1,32

1,07

1,14

0,95

DURATA MEDIA

16,3

13,8

10

19,4

18,5

15,4

19,5

ORE LAVORATE

7.054.666

1.144.116

1.162.403

1.207.431

1.177.035

1.188.539

1.175.142

Indice di frequenza =

n° infortuni x 106

Indice di gravità =

n° giorni persi x 103

 

n° ore lavorate

 

n° ore lavorate

Durata media =

n° giorni persi

n° infortuni

 

Per quanto riguarda il comparto vetro, rappresentato da 14 aziende di cui 13 vetrerie artistiche ed una a cavo meccanico, sono stati raccolti presso le aziende i registri infortuni e i dati delle ore lavorate al fine di valutare l’effettivo andamento del fenomeno tramite l’uso degli indici infortunistici. I dati ricavati dalla documentazione fornita sono riportati insieme agli indici infortunistici derivati nella Tab. 3/B.

 

Tab. 3/B – Gli infortuni nelle vetrerie

artistiche

1997

1998

1999

2000

Numero ditte

13

13

13

12

Numero addetti esposti

580

574

539

487

Numero infortuni

69

67

66

46

Ore lavorate

974821

1004646

941145

780214

Giorni assenza

1022

1505

927

599

Ore lavorate per addetto

1680

1750

1746

1602

indice di frequenza

70

66

70

58

indice di incidenza

118

116

122

94

indice di gravità

1,04

1,49

0,98

0,76

durata media

14,8

22,4

14,0

13,0

cavo meccanico

1997

1998

1999

2000

Numero ditte

1

1

1

1

Numero addetti esposti

190

166

170

170

Numero infortuni

51

38

27

43

Ore lavorate

302411

287896

275597

271200

Giorni assenza

839

337

256

479

Ore lavorate per addetto

1591

1734

1621

1595

indice di frequenza

168

131

97

158

indice di incidenza

268

228

158

252

indice di gravità

2,77

1,17

0,92

1,76

durata media

16,4

8,8

9,4

11,1

 

Nelle Figg. 1 e 2 sono riportati gli indici di frequenza e di gravità che contraddistinguono le due tipologie aziendali del vetro. In questo caso gli indici rilevati permangono a livelli più elevati rispetto ai "valori di accettabilità" degli stessi. Da notare inoltre che per entrambi gli indici il valore è superiore per la lavorazione a cavo meccanico, nella quale – azienda in fase di ristrutturazione - è già stato attivato un intervento di prevenzione.

Fig. 1 - Indice di Frequenza nel comparto vetro

 

Fig. 2 - Indice di Gravità nel comparto vetro

 

Da una analisi delle cause prevalenti di infortunio si rileva che nel comparto vetro l’agente materiale causa più frequente di infortunio (61% del totale) è rappresentato da "materiali e sostanze", attribuibile prevalentemente alla proiezione di materiali e al contatto con essi. Nelle vetrerie a cavo meccanico vi è un maggior numero di infortuni verificatisi con macchine (20%). Quest’ultima tipologia di infortunio presenta fra l’altro mediamente una gravità maggiore.

Anche nel settore vetro e cristallo della Val d’Elsa l’indice di frequenza degli infortuni permane a livelli non trascurabili anche se deve essere registrato (vedere Fig. 4), un decremento nel corso degli anni 1991-1996.

Tale decremento è ancora più evidente (vedere Fig.3), nelle aziende di più modeste dimensioni ed a tipologia produttiva artigianale.

Nella successiva Fig.5 è descritto il numero assoluto di infortuni verificatisi negli anni 1991-1995 nelle aziende a diversa tipologia produttiva. Il maggior numero assoluto di infortuni registrato nella produzione di tipo "automatizzato" e senz’altro dovuto anche alla superiorità numerica di occupati.

L’analisi condotta ha permesso una dettaglia analisi del fenomeno nelle aziende della Val d’Elsa; si riporta di seguito, a titolo di esempio, la distribuzione degli infortuni secondo l’occasione di lavoro (vedere Tab. 4) e la modalità di accadimento (vedere Tab. 5), nelle diverse aziende specializzate nella produzione in automatico, nella produzione di tipo artigianale e nella molatura del cristallo.

E’ così risultato che le principali "occasioni di lavoro" durante le quali si verificano più infortuni nella lavorazione a mano del cristallo sono: la movimentazione delle cose, gli spostamenti delle persone e l’uso delle macchine utensili. Le modalità di accadimento più frequenti sono: il contatto/urto con oggetti taglienti/contundenti, la caduta di persone, il contrasto pezzi/macchina.

Tali indicazioni sono oggetto di attenta valutazione da parte delle aziende nella redazione dei programmi di prevenzione predisposti nell’ambito dell’applicazione del D.L.626/94.

Fig. 3

Fig.4

 

Fig. 5: INFORTUNI NELLE LAVORAZIONI DEL VETRO E CRISTALLO (ALTA VAL D’ELSA 1991-95)

Tot. Inf. 127 108 95 102 111

 

Tabella 4: INFORTUNI NEL SETTORE VETRO E CRISTALLO (ALTA VAL D’ELSA 1991-95)

OCCASIONE DI LAVORO

PROD. AUTOMATICA

PROD. ARTIGIANALE

MOLERIE

ALTRO

MOVIMENTAZIONE COSE

129 (44,6%)

24 (42,1%)

29 (27,6%)

59 (61,5%)

ALTRO

59 (20,4%)

5 (8,8%)

8 (7,6%)

13 (13,5%)

MOVIMENTI DI PERSONE

36 (12,5%)

11 (19,3%)

15 (14,3%)

5 (5,2%)

MANUTENZIONE/PULIZIA

25 (8,7%)

8 (14 %)

11 (10,5%)

6 (6,3%)

USO ATTREZZ. MANUALI

16 (5,5%)

6 (10,5%)

0

3 (3,1%)

USO MACCHINE UTENSILI

14 (4,8%)

3 (5,3%)

33 (31,4)

9 (9,4%)

MEZZI SOLLEVAMENTO / TRASPORTO / SEMOVENTI

10 (3,5%)

0

9 (8,6%)

1 (1%)

TOTALE

289

57

105

96

 

Tabella 5: INFORTUNI NEL SETTORE VETRO E CRISTALLO ZONA (ALTA VAL D’ELSA 1991-95)

MODALITÀ ACCADIMENTO

PROD. AUTOMATICA

PROD. ARTIGIANALE

MOLERIE

ALTRO

CONTATTO/URTO OGGETTI

128 (44,3%)

25 (43,9%)

63 (60 %)

60 (62,5%)

CONTRASTO PEZZI/MACCHINA

39 (13,5%)

7 (12,3)

12 (11,4%)

3 (3,1%)

CADUTA PERSONE

33 (11,4%)

11 (19,3%)

9 (8,6%)

8 (8,3%)

SFORZO MUSCOLARE

33 (11,4%)

5 (8,8%)

2 (1,9%)

7 (7,3%)

PROIEZIONE MATERIALI

22 (7,6%)

3 (5,3%)

1 (1%)

7 (7,3%)

CADUTA GRAVI

20 (6,9%)

3 (5,3%)

9 (8,6%)

7 (7,3%)

CONTATTO CON UTENSILI

8 (2,8%)

2 (3,5%)

6 (5,7%)

3 (3,1%)

ALTRO

5 (1,7%)

0

1 (1%)

1 (1%)

INVESTIM./RIBALTAMENTO

1 (0,3%)

1 (1,8%)

2 (1,9%)

0

TOTALE

289

57

105

96