2.3 FORMATURA E LAVORAZIONE A CALDO VETRO E CRISTALLO

2.3.3 SOFFIATURA SEMIAUTOMATICA

Questa lavorazione costituisce uno dei sistemi di formatura cosiddetti semiautomatici perché, pur richiedendo l'intervento diretto dell'uomo, vengono eseguiti con l'ausilio di macchine, che consentono, seppure a discapito della qualità del prodotto, una maggiore produttività ed una più agevole realizzazione dei grandi pezzi.

In questo caso la formatura del manufatto avviene per soffiatura del vetro e del cristallo con aria compressa impiegando, in sequenza, due stampi diversi detti abbozzatore e finitore (foto 18).

La levata viene eseguita con un'asta detta puntello, provvista di una ogiva o di un rostro finale sul quale il levatore realizza una palla di materiale refrattario, detta morso, che gli consente di prelevare e di sostenere sulla canna fino a 10-15 kg di vetro. Il fuso viene colato dal levatore nello stampo abbozzatore della macchina, mentre l'addetto alla formatura o tagliatore provvede a tagliare con le forbici la quantità necessaria di materiale. Dopo avere azionato l'insufflazione dell'aria compressa nello stampo, l’addetto estrae il pezzo tramite una pinza porta-collare (foto 19), lo capovolge e lo passa nello stampo finitore dove viene completato con lo stesso sistema.

Dopo la formatura il manufatto può essere direttamente introdotto nel forno di ricottura dal portantino oppure sottoposto alle lavorazioni decorative già descritte, utilizzando, per manovrarlo, un normale puntello senza morso.

Per garantire un distacco ottimale del pezzo ed evitare così possibili difetti, gli stampi, soprattutto il maschio, vengono periodicamente lubrificati con oli minerali e mantenuti ad una temperatura leggermente inferiore a quella del vetro raffreddandoli con aria compressa tramite degli ugelli opportunamente posizionati.

La lubrificazione viene eseguita periodicamente con uno scovolo od un pennello dall'addetto alla formatura.