3.1.2 - PATOLOGIA DA TOSSICI

Parlando di effetti sull'organismo da esposizione a tossici netta è la differenza tra la lavorazione artistica del vetro e quella del cristallo.

In quest'ultimo caso infatti un importante fattore di rischio è determinato dalla presenza di piombo (come minio) fra le materie prime che comporta, per coloro che lo manipolano allo stato di polvere, il rischio di una grave sindrome da intossicazione cronica detta saturnismo.

Interessati sono prevalentemente gli addetti alla composizione ed infornaggio della miscela e gli addetti alla molatura dei pezzi finiti. Infatti, come già detto, è stato accertato che per gli addetti alla molatura del cristallo esiste il rischio di assorbimento del piombo.

Le principali vie di assorbimento di piombo sono costituite da:

L’eliminazione del piombo inorganico è molto lenta ed avviene principalmente attraverso i reni, l’apparato digerente ma anche il latte materno, il sudore, i capelli e le unghie.

Il piombo, una volta penetrato nell’organismo viene trasportato ai vari tessuti dal sangue, dove è prevalentemente legato ai globuli rossi; può attraversare la placenta e quindi interessare il feto. Si accumula soprattutto nelle ossa, ma una parte si deposita nei tessuti molli e fra questi in misura maggiore nel fegato e nei reni.

Oggi eccezionalmente si può assistere a casi di intossicazioni gravi ed acute che si possono manifestare con coliche addominali, crisi ipertensive, gravi alterazioni del sistema nervoso centrale ; si può arrivare fino alla paralisi dei nervi periferici e al coma.

Più frequentemente si può verificare una intossicazione cronica in caso di assorbimento prolungato nel tempo di piccole quantità di piombo, nel corso della quale e in funzione della sua gravità, si possono manifestare alterazioni a livello di:

Tuttavia da molto tempo non si riscontrano casi di saturnismo e i livelli di esposizione al tossico risultano nella produzione e lavorazione del cristallo molto ridotti rispetto al passato grazie alle misure di prevenzione messe in atto già descritte ed al miglioramento delle abitudini igieniche dei lavoratori favorito dalla campagna di sensibilizzazione operata nelle aziende.

Per la produzione del vetro ed in particolare per il cosiddetto vetro sonoro, il piombo non viene più utilizzato come in passato essendo stato sostituito, nell’azione, dalla combinazione potassio-bario.

Recentemente però, è stato reintrodotto nella lavorazione attraverso le fritte piombiche utilizzate come componente della miscela d’impolveramento dei pezzi nella realizzazione dell’effetto scavo.

Nelle vetrerie invece importante è l'esposizione ad arsenico triossido utilizzato in tutte le composizioni per la sua attività affinante e decolorante. Come per il piombo questa interessa prevalentemente i composizionieri, cassettisti, sottofonditori e fonditori. Tuttavia indagini ambientali e monitoraggio biologico condotti per valutare il rischio di lavoratori addetti alla formatura, collocano anche questi soggetti a livelli di esposizione al tossico non sovrapponibili a quelli di una popolazione di non esposti.

L'esposizione professionale comporta la penetrazione del tossico per via inalatoria mentre la sua eliminazione è prevalentemente urinaria.

Verruche, ipercheratosi palmo-plantari, melanodermie insieme alle strie di Mee, a livello ungueale, sono riferiti in letteratura alla intossicazione cronica da ingestione di arsenico con cibi, acqua e farmaci. A questo proposito nel corso di una nostra recente esperienza di indagine sanitaria svolta nella zona di Empoli su lavoratori esposti a polveri abbiamo verificato la presenza in alcuni lavoratori (4 su 40 esaminati) di chiazze di iperpigmentazione a livello ascellare che possono, a nostro avviso, ricondursi alla cronica esposizione ad arsenico triossido anche se la via di penetrazione del tossico è stata prevalentemente inalatoria e non da ingestione.

A carico del Sistema Nervoso Periferico sono possibili quadri di polineuropatia da arsenico di tipo sensitivo-motoria a carico soprattutto degli arti inferiori.