FASE
11 - LAVORI DI UFFICIO
Capitolo 1- La fase di lavorazione.
Descrizione
I lavori di
ufficio consistono nel supporto amministrativo alla produzione attraverso
attività dirigenziali, segretariali, contabili, progettistiche a fini commerciali
e gestionali dell’impresa.
Modalità operative
I dirigenti
(datori di lavoro, soci etc.) governano l’impresa attraverso attività
decisionali e relazionali esterne ed interne nel campo commerciale, gestionale
della produzione, delle risorse finanziarie, immobiliari, impiantistiche ed
umane dell’azienda.
Il personale
amministrativo supporta i dirigenti nelle attività di cui sopra attraverso
attività segretariali e contabili e di rapporti col personale.
Il personale
tecnico svolge attività progettistiche funzionali all’indirizzo ed alla
verifica della produzione in relazione alle specifiche richieste della domanda.
Il luogo di lavoro:
Uffici di norma
adiacenti allo stabilimento di produzione.
Capitolo 2 -
Le attrezzature e le macchine
Macchine ed
attrezzature di ufficio (telefonia, VDT, macchine per dattilografia,
fotocopiatrici, diazocopiatrici, eliografi etc.).
FASE
11 - LAVORI DI UFFICIO
Rischio 11.1. Rischi per la sicurezza.
Rischio 11.1.1. Rischi da carenze strutturali
11.1.1.1. Superficie degli ambienti
11.1.1.1.1- Ingombri da ostacoli fissi.
Capitolo 3-”il fattore rischio”-
L’operatore può
venire a contatto in modo accidentale con parti sporgenti di arredi di ufficio.
Capitolo 4-”il danno atteso”-
Traumatismi per urto di
parti del corpo degli operatori contro oggetti fissi.
Valutazione del rischio:
R2: lieve (poco probabile con danno lieve)
Capitolo 5-”gli interventi”-
a-Tecnici: spazi di lavoro e vie di transito
adeguate.
Capitolo 6-”appalto a ditta esterna”-
No.
Capitolo 7-”riferimenti legislativi”
- Superfici:
art8 DPR547/55 e art.6 DPR303/56.
Capitolo 8-”il rischio esterno”
No.
FASE
11 - LAVORI DI UFFICIO
Rischio 11.1. Rischi per la sicurezza.
11.1.1. Rischio da carenze strutturali
11.1.1.2. Pavimenti
11.1.1.2.1. Pavimenti sconnessi
11.1.1.2.1.1. Caduta persone in piano per
scivolamento o inciampo
Capitolo 3-”il fattore rischio”-
Nei casi in cui
i pavimenti degli uffici non siano mantenuti sgombri da impedimenti o non siano
regolarmente puliti da imbrattamenti con sostanze oleose o materiali scivolosi
(segatura), durante il transito di persone può determinare il rischio di caduta
in piano di persone per scivolamento o inciampo.
Capitolo 4-Il danno atteso
Traumatismi per
scivolamento o inciampo su terreno viscido o per ingombri.
Valutazione del rischio:
R2: lieve (poco probabile con danno lieve).
Capitolo 5-Gli interventi.
a) Tecnici: pulizia e manutenzione dei pavimenti.
Capitolo 6-appalto a ditta esterna
No
Capitolo 7-”riferimenti legislativi”
- Pavimenti:
art.8 DPR547/55 e art.7 DPR303/56.
Capitolo 8-”il rischio esterno”
No.
FASE
11 - LAVORI DI UFFICIO
Rischio 11.1. Rischi per la sicurezza.
11.1.1. Rischio da carenze strutturali
11.1.1.3. Uscite di sicurezza
Capitolo 3-”il fattore rischio”-
Non adeguato
numero e dimensionamento delle uscite di sicurezza o difficoltà di raggiungere
le stesse, anche per ostacoli sulle vie di fuga, in caso di incendio o altra
emergenza interna o esterna.
A- Risultati
dello studio epidemiologico decennale: 0 casi su 177.
Capitolo 4-”il danno atteso”-
Danni gravi o
gravissimi per impossibilità di evacuazione (ustioni, asfissia da inalazione di
fumi e gas nocivi come CO ed HCN. Per altre emergenze (alluvioni, terremoti
etc) i danni sono correlati alla magnitudo dell’evento ed al numero di perosne
presenti.
Valutazione del rischio:
R4.5: medio (poco probabile con danno grave o gravissimo).
Capitolo 5-”gli interventi”-
a-Tecnici:
Dotazione di uscite
di sicurezza in numero e dimensioni idonee al rischio d’incendio dell’attività,
apribili verso l’esterno, mantenute aperte durante le lavorazioni, dotate di
maniglione antipanico e di idonea segnaletica, preferibilmente con
illuminazione di sicurezza; vie di fuga
di dimensioni idonee, con segnaletica orizzontale e verticale e non
ingombrate da ostacoli lungo il percorso.
b- Procedurali:
Informazione e
formazione dei lavoratori sull’evacuazione e sui riferimenti alla squadra
antincendio ed evacuazione; informazione e formazione dei componenti della
squadra antincendio ed evacuazione alle misure di emergenza.
c- Organizzativi
Redazione del
Piano di evacuazione e creazione della squadra di prevenzione incendi ed
evacuazione.
Capitolo 6-”appalto a ditta esterna”-
No.
Capitolo 7-”riferimenti legislativi”
- Uscite di
sicurezza: art.13 DPR547/55 e art.3 Decr.Intermin.10/03/98.
Capitolo 8- Il rischio esterno
No.
FASE 11 - LAVORI DI UFFICIO
Rischio 11.1. Rischi per la sicurezza.
Rischio 11.1.2. Rischio da carenza di sicurezza
elettrica.
11.1.2.1. Non idoneità impianto elettrico.
Capitolo 3-”il fattore rischio”-
Rischio di
elettrocuzione per gli operatori, dovuto a non idoneità o carente manutenzione
(usura, rotture) dell’impianto elettrico generale
A- Risultati
dello studio epidemiologico decennale: modalità complessiva: 0 casi su 177.
Capitolo 4-”il danno atteso”-
Lesioni gravi o
gravissime (ustioni, arresto cardiaco) da elettrocuzione sia per gli operatori direttamente
interessati, sia per eventuali soccorritori che non adottino idonee procedure
di sicurezza durante l’intervento.
Valutazione del rischio:
R5: medio (poco probabile con danno gravissimo).
Capitolo 5-”gli interventi”-
a) Tecnici: valutazione di idoneità dell’impianto
elettrico generale e della presenza della messa sulla messa a terra.
b) Procedurali: corretta manutenzione elettrica.
Capitolo 6-”appalto a ditta esterna
Si: la
manutenzione dell’impianto elettrico e tutti gli interventi specifici sono
appaltati ad impiantisti specializzati esterni.
Capitolo 7-”riferimenti legislativi
- Impianti
elettrici: Titolo VII DPR547/55 e artt.6-9 L46/90; nore CEI 64-8 e 20-13.
- Formazione:
artt.21-22 Dlgs626/94.
- Appalti: art.7
Dlgs626/94.
Capitolo 8- Il rischio esterno.
No.
FASE
11 - LAVORI DI UFFICIO
Rischio 11.1. Rischi per la sicurezza.
Rischio 11.1.2. Rischi di incendio.
11.1.2.1. Presenza di materiali infiammabili
d’uso
Capitolo 3-”il fattore rischio”-
Rischio di incendio
per presenza di materiale combustibile (cartaceo); può essere determinato da
inneschi accidentali (sovracorrenti negli impianti elettrici generali,
mozziconi di sigaretta accesi, presenza di prodotti infiammabili) o dolosi.
A- Risultati
dello studio epidemiologico decennale: modalità complessiva: 0 casi su 177.
Capitolo 4-”il danno atteso”-
Lesioni gravi o
gravissime (ustioni)
Valutazione del rischio:
R4.5: medio (poco probabile con danno grave o gravissimo) in quanto lavorazione in ambiente confinato
con possibile difficoltà di fuga.
Capitolo 5-”gli interventi”-
a)Tecnici:
1- Impianti
Impianto
elettrico generale idoneo e manutenzione dello stesso; estintori opportunamente
dislocati;
b) Procedurali:
1- Stoccaggi provvisori dei materiali
Informazione e
formazione di tutti i lavoratori sulle procedure di emergenza ed evacuazione e
sui rapporti con la squadra di prevenzione antiincendio ed evacuazione
dell’azienda; informazione e formazione dei componenti della squadra di
prevenzione antincendio ed evacuazione sulle procedure di intervento ordinario
e straordinario.
2 Impianti
Divieto di utilizzo di apparecchi di riscaldamento a
fiamma (a segatura o ad altro combustibile) e di stoccaggio non protetto di
prodotti infiammabili.
c) Organizzativi:
Creazione
squadra prevenzione antiincendio ed evacuazione; redazione del piano di
emergenza antincendio ed evacuazione; attività di vigilanza sull’area di lavoro
da parte degli operatori addetti alle lavorazioni della fase.
Capitolo 6-”appalto a ditta esterna
No.
Capitolo 7-”riferimenti legislativi”
a- Competenze
VVFF:
- CPI: art.4
L966/65 e Decreto Interministeriale 16/2/82 (voce 46): obbligo CPI sopra i
500q. in
deposito (sono esclusi i depositi esterni con
distanze di sicurezza non inferiori ai 100m).
- Criteri
generali di prevenzione incendi: DM 10.03.98 n.64.
b- Competenze
ASL:
- Tecniche di
intervento antincendio: artt.34-36-37 DPR 547/55
- Organizzazione
squadre intervento: artt.12-13-14 Dlgs 626/94
Capitolo 8- Il rischio esterno.
Esiste la
possibilità di propagazione dell’incendio agli insediamenti civili circostanti
con possibili danni a cose e persone.
FASE
11 - LAVORI DI UFFICIO
Rischio 11.2. Rischi igienico-ambientali.
Rischio 11.2.1. Agenti chimici
11.2.1.1. Rischio da contatto cutaneo (e
inalatorio)
Capitolo 3-”il fattore rischio”
Il rischio è
trascurabile e dovuto al contatto cutaneo (ed all’inalazione di
microesalazioni) con sostanze chimiche utilizzate nelle diazocopiatrici
(diazobenzene cloruro, cloruro di zinco, tiourea, gas di ammonio etc.) per il
trattamento della carta e nelle fotocopiatrici (stirene nei pigmenti
termoplastici o toners) durante il rifornimento delle macchine o la
manipolazione della carta trattata.
Capitolo 4-Il danno atteso
Bassa
probabilità di patologia irritativa ed allergica (cutanea, oculare e
rerspiratoria).
Valutazione del rischio:
R1: trascurabile (improbbaile con danno lieve).
Capitolo 5-Gli interventi.
a) Tecnici: frequenti ricambi d’aria dei locali.
b) Procedurali: corretta procedura di rifornimento
delle diazocopiatrici e fotocopiatrici.
Capitolo 6-”appalto a ditta esterna”-
No
Capitolo 7-”riferimenti legislativi”
- Sostanze
nocive: art.18 DPR 303/56.
FASE
11 - LAVORI DI UFFICIO
Rischio 11.2. Rischi igienico-ambientali.
Rischio 11.2.1. Agenti chimici
11.2.1.2. Rischio inalatorio
11.2.1.2.1. Polveri (Microinquinanti indoor)
Capitolo 3-”il fattore rischio”
Il rischio è
dovuto alla presenza di microinquinanti “indoor”:
- fibre (amianto,
minerali, vetro etc.) e particolato aerodisperso (particelle minerali,
vegetali,
carboniose etc.) di provenienza esterna ed
interna (polveri depositate, disfacimento strutture edilizie,
filtri di impianti di condizionamento,
materiali di arredo etc.).
- polveri cartacee, eventualmente contaminate
da sostanze chimiche reagenti di diazo e fotocopiatura
(diazobenzene cloruro, cloruro di zinco,
tiourea, ammonio, stirene etc.).
Capitolo 4-Il danno atteso
- Sindrome
dell’Edificio Malsano (Sick Building Syndrome): cefalea, obnubilazione,
debolezza etc.
con riduzione della capacità di lavoro.
- Patologia
allergica o irritativa oculare e respiratoria da microinquinanti solidi o
semivolatili: fibre e
particolato aerodisperso.
Valutazione del rischio:
R1: trascurabile (improbabile con danno lieve).
Capitolo 5-Gli interventi.
a) Tecnici: frequente pulizia, frequente ricambio
dell’aria dei locali e dei filtri degli impianti di condizionamento.
Capitolo 6-”appalto a ditta esterna”-
No
Capitolo 7-”riferimenti legislativi”
No.
Capitolo 8-”il rischio esterno”
No.
FASE
11 - LAVORI DI UFFICIO
Rischio 11.2. Rischi igienico-ambientali.
Rischio 11.2.1. Agenti chimici
11.2.1.2.Rischio inalatorio
11.2.1.2.2. Gas (Microinquinanti indoor)
Capitolo 3-”il fattore rischio”
Il rischio è
dovuto alla presenza di microinquinanti “indoor”:
- Ossido di
Carbonio (Co), Gas Nitrosi (Nox), Ozono (O3) per scarso numero di ricambi
d’aria;
- SO2 per
presenza di fonti di riscaldamento a gasolio;
- O3 nelle fotocopiatrici.
- VOC (composti
organici volatili: aldeidi, terpeni, idrocarburi policiclici aromatici,
ftalati, fenili etc.),
toluene, xilene e formaldeide per rilascio da resine per tappezzerie,
moquette, arredi, impianti di
condizionamento e, ove presenti, dall’uso di
eliografi e fotocopiatrici.
- Radon (Rn) per
rilascio dal terreno e da strutture edili.
Capitolo 4-Il danno atteso
- Sindrome
dell’Edificio Malsano (Sick Building Syndrome): cefalea, obnubilazione,
debolezza etc.
con riduzione della capacità di lavoro.
- Patologia
allergica o irritativa oculare e delle vie respiratorie da formaldeide ed altre
sostanze
chimiche rilasciate da arredi, impianti di
condizionamento e da uso di eliografi e fotocopiatrici.
- Mutagenesi da
Radon.
Valutazione del rischio:
R1: trascurabile (improbabile con danno lieve).
Capitolo 5-Gli interventi.
a) Tecnici: frequente ricambio d’aria e dei filtri
degli impianti di condizionamento nei locali di lavoro di ufficio; sfiati
esterni dal terreno e dalle strutture edilizie per il Radon..
Capitolo 6-”appalto a ditta esterna”-
No.
Capitolo 7-”riferimenti legislativi”
No.
Capitolo 8-”il rischio esterno”
No.
FASE
11 - LAVORI DI UFFICIO
Rischio 11.2. Rischi igienico-ambientali.
Rischio 11.2.2. Agenti fisici
11.2.2.1. Rumore
Capitolo 3-”il fattore rischio”
Rischio
trascurabile di rumore provocato dalle macchine di ufficio: i livelli di
rumorosità e di esposizione degli addetti sono trascurabili.
A- Risultati
dell’indagine campionaria:
a- Leq:
- Ufficio:
66dBA.
Capitolo 4-Il danno atteso
No.
Valutazione del rischio:
R1: trascurabile (improbabile con danno lieve).
Capitolo 5-Gli interventi.
Non necessari.
Capitolo 6-”appalto a ditta esterna”-
No
Capitolo 7-”riferimenti legislativi”
Art.40 Dlgs
277/91.
Capitolo 8-”rischio esterno”
No.
FASE
11 - LAVORI DI UFFICIO
Rischio 11.2. Rischi igienico-ambientali.
Rischio 11.2.2. Agenti fisici
11.2.2.2. Microclima
Capitolo 3-”il fattore rischio”-
Per mancato
riscaldamento nei mesi invernali (o per
insufficiente ventilazione in quelli estivi) possono determinarsi valori microclimatici difformi dagli
standard di riferimento stagionali per i lavori di ufficio.
Capitolo 4-”il danno atteso”-
Patologie da
perfrigerazione, in particolare alle alte vie respiratorie, in periodo
invernale (disconfort microclimatico nei periodi estivi).
Valutazione del rischio:
R1: trascurabile (improbabile con danno lieve).
Capitolo 5-”gli interventi”-
a) Tecnici: adeguato riscaldamento nei mesi
invernali (e sufficiente ventilazione naturale o forzata nei mesi estivi) onde
garantire idonei standard di confort microclimatico (T20-24°C invernale e
23-27°C estiva; U 40-60%; V<0.15m/sec).
Capitolo 6-”appalto a ditta esterna”-
No
Capitolo 7-”riferimenti legislativi
- Temperatura:
art.11 DPR 303/56 e Regolamenti Locali di Igiene.
Capitolo 8-”il rischio esterno”
No.
FASE
11 - LAVORI DI UFFICIO
Rischio 11.2. Rischi igienico-ambientali.
Rischio 11.2.3. Agenti biologici
11.2.3.1. Batteri, virus, miceti e parassiti
(Microinquinanti indoor).
Capitolo 3-”il fattore rischio”
Possibile
dispersione di agenti biologici, anche veicolati da particolato aerodisperso
(polveri depositate, materiali di rilascio da filtri di impianti di
condizionamento, moquette, arredi etc.).
Capitolo 4-Il danno atteso
Patologia
allergica (miceti, acari etc.) ed infettiva (legionellosi etc.).
Valutazione del rischio:
R1: trascurabile (improbabile con danno lieve).
Capitolo 5-Gli interventi.
a)Tecnici: frequente pulizia dei pavimenti e degli
arredi, frequente ricambio filtri e manutenzione degli impianti di
condizionamento.
Capitolo 6-”appalto a ditta esterna”-
No
Capitolo 7-”riferimenti legislativi”
- Agenti
biologici: art.78 DLgs 626/94.
Capitolo 8-”il rischio esterno”
No.
FASE
11 - LAVORI DI UFFICIO
Rischio 11.3. Rischi trasversali e organizzativi
Rischio 11.3.1. Organizzazione del lavoro
11.3.1.1. VDT
Capitolo 3-”il fattore rischio”-
Inadeguata
illuminazione delle postazioni di lavoro con VDT.
Capitolo 4-”il danno atteso”-
Danni alla
visione da inadeguata illuminazione delle postazioni VDT.
Valutazione del rischio:
R2: basso (poco probabile con danno lieve).
Capitolo 5-”gli interventi”-
a) Tecnici: adeguata identificazione delle postazioni
VDT (requisiti di posizionamento, postura, illuminotecnica, microclima).
b) Organizzativi: adeguate pause di lavoro.
Capitolo 6-”appalto a ditta esterna”-
No
Capitolo 7-”riferimenti legislativi
-
Videoterminali: artt.50-51-52 DLgs 626/94
Capitolo 8-”il rischio esterno”
No.
FASE
11 - LAVORI DI UFFICIO
Rischio 11.3. Rischi trasversali e organizzativi
Rischio 11.3.1. Condizioni di lavoro difficili
11.3.1.1. Ergonomia del posto di lavoro
(Posture)
Capitolo 3-”il fattore rischio”-
Posture scorrette
su VDT ed altre macchine di ufficio.
Capitolo 4-”il danno atteso”-
Patologie
muscoloscheletriche da posture scorrette.
Valutazione del rischio:
R1: trascurabile (improbabile con danno lieve).
Capitolo 5-”gli interventi”-
a) Tecnici: posti di lavoro ergonomici (sedili,
piani di lavoro etc.).
b) Organizzartivi: adeguate pause di lavoro.
Capitolo 6-”appalto a ditta esterna”-
No.
Capitolo 7-”riferimenti legislativi
- Ergonomia e
Videoterminali: artt.3-52 DLgs 626/94
Capitolo 8-”il rischio esterno”
No.