SITUAZIONE DEL COMPARTO PESCA

 

La pesca è un’attività produttiva che si svolge in un ambiente di lavoro  difficilmente confrontabile con le definizioni che si ritrovano nella normativa applicabile agli altri ambiti lavorativi.

Gli orari e l’organizzazione del lavoro, il contratto “alla parte”, l’imprevedibilità dell’ambiente “naturale”, le condizioni microclimatiche, l’instabilità propria del mezzo, i rischi legati alla navigazione, l’incertezza sul quantitativo delle catture, l’eterogeneità e frammentarietà delle imprese di pesca, sono tutti elementi che contribuiscono in modo significativo a rendere particolare questo settore.

 

            L’organizzazione del lavoro e la regolamentazione dell’orario a bordo dei pescherecci sono fortemente condizionate dal particolare contratto di lavoro applicato all’attività di pesca.

Il contratto di lavoro ”alla parte” è caratterizzato nei suoi aspetti fondamentali dalla “compartecipazione” di tutto l’equipaggio al buon andamento della pesca, al suo risultato economico, al rischio ed all’incertezza dell’attività di pesca.

 

Nella pesca, a differenza di quanto avviene nella generalità delle imprese di produzione, il reddito complessivo dei componenti dell’equipaggio non è stabilito sempre a priori ed in misura predeterminata ma spesso dipende sia dai ricavi lordi che si conseguono con le catture, sia da alcune definite spese che debbono essere sostenute per lo svolgimento dell’attività stessa.

Quindi qualsiasi aumento delle catture e dei ricavi lordi, o qualsiasi riduzione dei costi comuni, va a pari beneficio dei due soggetti contrattuali: armatore ed equipaggio.

 

Pertanto il pescatore sarà incentivato ad utilizzare al massimo i fattori produttivi, quali il proprio lavoro ed i mezzi di produzione messi a disposizione dall’armatore in modo da elevare, per quanto più possibile, il proprio reddito e assicurando anche il più alto grado di redditività al capitale investito.

 

D’altro canto questo tipo di contratto esercita un’azione frenante alla propensione, da parte dell’armatore, ad introdurre innovazioni tecnologiche. Infatti, mentre l’imprenditore di un’altra normale impresa ha tutto l’interesse all’innovazione tecnologica dato che questa comporta possibilità di sviluppo positivo del proprio reddito, l’armatore di un natante da pesca non sarà incentivato a spendere per un investimento che, se non raggiunge un elevato rendimento, si risolve in una perdita economica e quindi in una netta diminuzione del reddito.

Gli investimenti assumono quindi un carattere “conservativo” del natante e della sua capacità produttiva.

 

Questo “sistema” spinge comunque i pescatori a massimizzare il livello di catture e determina condizioni di lavoro che, oltre ad essere dure e disagevoli, restano ad un livello di sicurezza inadeguato.

 

 

 

     Il contratto”alla parte” risulta essere un vincolo anche nella regolamentazione dell’orario di lavoro. Più si regolamenta l’orario con disposizioni inerenti periodi di riposo, pause, ferie, lavoro notturno più s’intacca il principio della remunerazione e delle conseguenze economiche che un orario più compatibile con la qualità della vita può comportare.

L’orario di lavoro è regolato dalle esigenze specifiche del momento contingente di pesca.

Le uscite in mare vengono svolte in maniera differenziata a seconda del tipo di pesca esercitato e ciò comporta operare in condizioni ambientali ed orari totalmente diversi.

Le bordate possono durare 4-6 ore, ma possono durare anche giorni a seconda della tipologia di pesca esercitata .

 

La caratteristica più evidente della flotta peschereccia in Italia è costituita dall’aspetto artigianale dovuto alle ridotte dimensioni aziendali nelle quali in genere l’imprenditore/armatore/proprietario del mezzo, esercita direttamente la pesca insieme ai propri familiari o con l’ausilio di pochi dipendenti  il cui minimo è stabilito dalle tabelle d’armamento.

 

L’artigianalità è messa in evidenza, oltre che dalla polverizzazione lungo gli 8000 chilometri di costa, anche dai seguenti elementi:

 

L’artigianalità e la frammentarietà delle imprese di pesca sono fattori che spiegano l’importanza dell’ ”associazionismo” che caratterizza il Comparto.

L’organizzazione del lavoro, gli orari ed i ritmi di pesca hanno sempre costituito un ostacolo ad attività comunque importanti da svolgere a terra. Le Cooperative, le Associazioni, i Consorzi di assimilati svolgono funzioni di fornitura servizi, di rivendicazione categoriale e di gestione delle attività collaterali comprese le commerciali.

 

 

L’associazionismo ha senso ,nella pesca, anche perché consente una reciprocità di obblighi e di prestazioni eliminando qualsiasi interesse speculativo reciproco e, tendendo, invece, ad un miglioramento qualitativo delle prestazioni stesse.

Il coinvolgimento delle Associazioni di categoria ha, inoltre, un ruolo sostanziale e di raccordo anche con le strutture deputate al controllo (Autorità marittima, Sanità marittima, ASL, RINA).