BANCA NAZIONALE DELLE SOLUZIONI
Regione:
Usl:
Cod.
Regione:
Cod.
ispesl:
Anno:
Riservato
all’ufficio
Fonte dell'informazione
1. Unita’ Sanitaria Locale
1.1. Organizzazione:
1.2. Via /Piazza:
Cap.: Comune: Prov.:
Tel.: Fax.:
1.1. Persona da contattare:
1.2. Qualifica:
2. Luogo di Lavoro
2.3. Ragione sociale:
2.4. Via /Piazza:
Cap.: Comune: Prov.:
Tel.: Fax.:
2.6. Produzione: CAPI ABBIGLIAMENTO
2.7. Referente per la soluzione:
3. Processo lavorativo e natura del problema
3.1. Ciclo di lavorazione: CONFEZIONI ABBIGLIAMENTO
3.2. Lavorazione/Fase di lavorazione/Prodotto o materiale impiegato: STIRO
3.3. Impianto/Macchina/Parte di macchina/Attrezzo: PRESSE STIRO
3.4. Modello: Tipo: Anno di costr.:
3.5. Costruttore / Importatore:
3.6. Descrizione dei rischi (e stima del n. di soggetti esposti): ESPOSIZIONE E INALAZIONE DI VAPORI DI ACQUA CALDA ANCHE CARICHI DI APPRETTI
3.7. Descrizione dei danni (e stima del n. di soggetti danneggiati): STRESS TERMICO E IRRITAZIONE AGLI OCCHI, CORDE VOCALI E MUCOSE PRIME VIE AEREE
4.
Soluzione
Tipo di intervento:
4.3. Cambiamento dell’organizzazione del lavoro
4.4. Informazione del personale
4.5. Cambiamento delle sostanze o dei materiali in uso
4.7. Descrizione: L’OPERAZIONE CONSISTE NEL SOTTOPORRE IL CAPO O PARTE
DI ESSO AD AZIONE COMBINATA DI PRESSIONE, TEMPERATURA E UMIDITA’.QUESTI TRE PARAMETRI POSSONO AVERE RIPERCUSSIONI
SULL’OPERATORE SIA DA UN PUNTO DI VISTA ANTINFORTUNISTICO CHE D’IGIENE DEL
LAVORO. I PROBLEMI DI MICROCLIMA, IN PARTICOLARE RELATIVAMENTE AL CALORE
RADIANTE ED ALL’EMISSIONE DI VAPORE, POSSONO ESSERE NOTEVOLMENTE RIDOTTI CON
COIBENTAZIONE DELLE FACCE ESTERNE DEI PIANI DI PRESSATURA DA UN LATO, E CON
L’ADOZIONE DI OPPORTUNE ASPIRAZIONI
LOCALIZZATE PER VAPORE CHE SPRIGIONA (V. DISEGNO). SONO DA RILEVARE
INOLTRE I PROBLEMI DI INFORTUNISTICA SOPRATTUTTO COLLEGATI AI RISCHI DI
SCHIACCIAMENTO. IN REALTA’ IL RISCHIO NON E’ TANTO LEGATO ALLA PRESSIONE DI
SCHIACCIAMENTO QUANTO ALL’EFFETTO COMBINATO DI PRESSIONE E FLUSSO DI VAPORE IN
TEMPERATURA. A QUESTO TIPO DI RISCHIO SI PUO’ OVVIARE ADOTTANDO DEI DISPOSITIVI
DI SICUREZZA: SE IL COMANDO E’ MANUALE, CON IL DISPOSITIVO DEL DOPPIO COMANDO;
SE IL COMANDO E’ A PEDALE TRAMITE UN DISPOSITIVO ELETTRICO O PNEUMATICO CHE FA
RIAPRIRE
4.8. Eventuali materiali utilizzati:
4.9. Risultati Ottenuti/Efficacia:
4.10. Norme Legislative di riferimento: DPR 303 ART.20
4.11. Norme Tecniche di riferimento:
4.12. La soluzione è coperta da brevetto? NO n° data:
4.13. La soluzione è coperta da segreto industriale? NO
4.14. Durata della soluzione: Permanente
4.15. Costo della soluzione: Lit.700/800.000 Anno installazione: 1992
Documentazione disponibile:
4.21. Ditta
installatrice/produttrice della soluzione:
Ragione Sociale:
4.22. Via/Piazza: Cap:
Comune: Provincia:
Tel.: Fax.:
4.23. Referente per la soluzione:
5.
Valutazione
5.1. Difficoltà
di utilizzo: FACILE
se difficile
specificare:
5.2. Sono stati informati i lavoratori/utilizzatori sull'uso/funzione della soluzione? SI
5.3. Parere
dei lavoratori/utilizzatori/rappresentante per la sicurezza POSITIVO
se indifferente o negativo
specificare:
5.4. Parere dell'imprenditore/datore di
lavoro/responsabile servizio di prevenzione e protezione dell’azienda : POSITIVO
se indifferente o negativo
specificare:
5.5. La
soluzione modifica sostanzialmente le modalità di lavoro? NO
se si
specificare:
5.6. La soluzione deve essere rimossa per la normale manutenzione dell'impianto/macchina/ecc.: NO
5.7. La
soluzione deve essere rimossa per il carico/scarico dei prodotti in
lavorazione? NO
se
si l'impianto/macchina/ecc. può funzionare?
5.8. La
soluzione necessita di particolari cure o manutenzione? NO
se
si specificare: