BANCA NAZIONALE DELLE SOLUZIONI

 

 

         Regione:    

                 Usl:     

Cod. Regione:

    Cod. ispesl:

             Anno:      

 

Riservato all’ufficio

 

 

Fonte dell’informazione

 

 

 

 

 

1.       Unità Sanitaria Locale

 

 

1.1.        Organizzazione:                                

1.2.        Piazza                                                 

Cap:                                          Comune:           Prov:

Tel.:                      Fax.:

1.3.        Persona da contattare:                    

1.4.        Qualifica:                                            L

 

 

2.       Luogo di lavoro

 

 

2.1.        Partita I.V.A.:                                    

2.2.        Cod. ISTAT:

2.3.        Ragione sociale:                                              

2.4.        Via:                                                                         

Cap:                                          Comune:             Prov:

Tel.:                                  Fax.:

2.5.        Comparto:                                          MOVIMENTAZIONE PORTUALE MERCI

2.6.        Produzione:                                        MOVIMENTAZIONE PORTUALE DEI CONTENITORI

2.7.        Referente per la soluzione:             

 

 

 

3.       Processo lavorativo e natura del problema

 

 

3.1.        Ciclo di lavorazione: SBARCO ED IMBARCO DEI CONTENITORI (CONTAINER) SULLE NAVI E LORO MOVIMENTAZIONE SUI PIAZZALI DEL TERMINAL.

3.2.        Lavorazione/Fase di lavorazione/Prodotto o materiale impiegato:          OPERAZIONI DI IMBARCO O SBARCO DEI CONTENITORI SULLE NAVI MEDIANTE CARRELLI ELEVATORI, TRATTORI E RELATIVI RIMORCHI PER CONTENITORI. OPERAZIONI DI MOVIMENTAZIONE E SISTEMAZIONE DEI CONTAINER SUI PIAZZALI DEI TERMINAL DI IMBARCO.

3.3.        Impianto/Macchina/Parte di macchina/Attrezzo: CARRELLI ELEVATORI DOTATI DI SPREADER O FORCHE. MOTRICI PER RIMORCHI, RALLE, RIBASSATI.

3.4.        Modello:                             Tipo:                                      Anno di costr.:

3.5.        Costruttore /Importatore:

3.6.        Descrizione dei rischi (e stima del n. di soggetti esposti): INALAZIONE DI SOSTANZE INQUINANTI PRODOTTE DAGLI SCARICHI DEI MOTORI DIESEL.

3.7.        Descrizione dei danni (e stima del n. di soggetti danneggiati): CONDIZIONI MORBOSE RESPIRATORIE DA INALAZIONE DI FUMI E VAPORI.

PATOLOGIE DELLE MUCOSE OCULARI DI TIPO IRRITATIVO

INTOSSICAZIONI DA GAS, FUMI E VAPORI

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

4.       Soluzione

 

 

Tipo di intervento:

4.1.        Ingegneristico                                                                                                  SI

4.2.        Protezione personale                                                                                     

4.3.        Cambiamento dell’organizzazione del lavoro

4.4.        Informazione del personale

4.5.        Cambiamento delle sostanze o dei materiali in uso                                    SI

4.6.        Altro:

 

4.7.        Descrizione: NELLE OPERAZIONI DI IMBARCO E SBARCO DEI CONTENITORI SULLE NAVI E DURANTE L’ATTIVITA’ DI MOVIMENTAZIONE E SISTEMAZIONE DEI CONTAINER SUI PIAZZALI DEI TERMINAL VENGONO UTILIZZATI DIVERSI TIPI DI MEZZI (CARRELLI ELEVATORI, MOTRICI PER RIMORCHI), TUTTI AZIONATI DA MOTORI DIESEL ALIMENTATI CON GASOLIO PER TRAZIONE.

DURANTE L’ATTIVITA GIORNALIERA DEL TERMINAL POSSONO ESSERE IN AZIONE DECINE DI QUESTI MEZZI CHE OPERANO SIA ALL’APERTO CHE ALL’INTERNO DEI GARAGE DELLE NAVI.

IL TERMINAL SI E’ ATTREZZATO CON UN IMPIANTO PER LA MICROEMULSIONE DEL GASOLIO DENOMINATO CENTRALE “CAT” MOD. CAT T2,5 A.

TALE IMPIANTO PROCEDE ALLA REALIZZAZIONE DI UNA MICROEMULSIONE DENOMINATA “ED2” CHE VIENE DIRETTAMENTE UTILIZZATA COME CARBURANTE PER I MEZZI DOTATI DI MOTORE DIESEL.

OGNI LITRO DI GASOLIO EMULSIONATO PRESENTA LA SEGUENTE RIPARTIZIONE PERCENTUALE DEI COMPONENTI DI COSTITUZIONE:

ü       BIODIESEL 5%

ü       ATTIVANTE 2%

ü       ACQUA DEMINERALIZZATA 13%

ü       GASOLIO 80%

I CARBURANTI DI TIPO BIODIESEL (CARBURANTE MISCELATO) CHE POSSONO ESSERE IMPIEGATI NELLA MICRO EMULSIONE SONO QUELLI A BASE DI OLI VEGETALI, COME I SEGUENTI:

ü       OLIO DI COLZA

ü       OLIO DI GIRASOLE

ü       OLIO DI SOIA

ü       OLIO DI PALMA

ü       OLIO DI RICINO

L’IMPIEGO DEL CARBURANTE “ED2” PRODOTTO DALLA CENTRALE “CAT” T2,5 A PRESENTA UNA SERIE DI VANTAGGI, IN QUANTO RIDUCE IN GENERALE I LIVELLI DI INQUINAMENTO RISPETTO AI CARBURANTI TRADIZIONALI CON UN ELEVATO BENEFICIO PER L’ABBATTIMENTO DELLE EMISSIONI NOCIVE SIA SUI PIAZZALI DEL TERMINAL CONTENITORI CHE A BORDO DELLE NAVI DI TRASPORTO.

SIA HA INOLTRE UNA RIDUZIONE DI CIRCA 3,2 KG DI “BIOSSIDO DI CARBONIO” (CO2 O GAS SERRA) EQUIVALENTE PER UN KG DI BIODIESEL IMPIEGATO. ANCHE LE EMISSIONI DI FUMI, COSTITUITI DA IDROCARBURI INCOMBUSTI E PARTICOLATO (POLVERI EXTRAFINI), PRESENTANO UNA OPACITA’ INFERIORE FINO AL 60-70%. LE TEMPERATURE DI PICCO PRESENTANO DEI VALORI INFERIORI, DETERMINANDO UNA RIDUZIONE FINO AL 40% DELLA PRODUZIONE DEGLI “OSSIDI DI AZOTO” (NOX). VI E’ INFINE UNA SIGNIFICATIVA RIDUZIONE, FINO AL 60%, DELLE EMISSIONI DI “MONOSSIDO DI CARBONIO” (CO).

IL CARBURANTE “ED2” PUÒ’ ESSERE CONSIDERATO UNA FONTE DI ENERGIA RINNOVABILE DI ELEVATA IMPORTANZA CHE PRESENTA RIDOTTI LIVELLI DI TOSSICITA’ DETERMINATI DA UNA MIGLIORE BIODEGRADABILITA’.

LE CARATTERISTICHE E LE PRESTAZIONI DEL CARBURANTE “ED2” SONO COMPARABILI A QUELLE DEL GASOLIO PETROLIFERO PER MOTORI DIESEL.

IL CARBURANTE “ED2” PRESENTA INOLTRE UN PUNTO DI INFIAMMABILITA’ PIÙ’ ALTO (FLASH POINT), CHE DETERMINA UNA MAGGIORE SICUREZZA NELLE FASI DI STOCCAGGIO E DI TRASPORTO DI TALE COMBUSTIBILE, IN QUANTO VI E’ UNA MAGGIORE DIFFICOLTA’ ALLA SUA ACCIDENTALE ACCENSIONE.

4.8.        Eventuali materiali utilizzati:

4.9.        Risultati Ottenuti/Efficacia:

4.10.     Norme Legislative di riferimento: ART. 20 DPR. 303/56

4.11.     Norme Tecniche di riferimento:

4.12.     La soluzione è coperta da brevetto?                             N.D.                                                  data:

4.13.     La soluzione è coperta da segreto industriale?           N.D.

4.14.     Durata della soluzione:                                                    PERMANENTE

4.15.     Costo della soluzione: 232.000,00 €                               Anno installazione: 2002

 

Documentazione disponibile:

4.16.     Inesistente:

4.17.     Figure o disegni:                                                              NO

4.18.     Audiovisivi:                                                                      NO

4.19.     Testo:                                                                                 NO

4.20.     Foto o diapositive:                                                           SI

4.21.     Ditta installatrice/produttrice della soluzione:            

Ragione sociale:                                                        

 

4.22.     Via/Piazza:                                            Cap

Comune:                             Provincia: 

Tel.:                                                            Fax: 

4.23.     Referente per la soluzione:                                            

 

 

5.       Valutazione

 

 

5.1.        Difficoltà di utilizzo:                                                                                                                                       FACILE

se difficile specificare:     

 

5.2.        Sono stati informati i lavoratori/utilizzatori sull’uso/funzione della soluzione?                                   SI

5.3.        Parere dei lavoratori/utilizzatori/rappresentante per la sicurezza                                                            POSITIVO

se indifferente o negativo specificare:

 

5.4.        Parere dell’imprenditore/datore di lavoro/RSPP dell’azienda:                                                 POSITIVO

se indifferente o negativo specificare:

 

5.5.        La soluzione modifica sostanzialmente le modalità di lavoro?                                                NO

se si specificare:

 

5.6.        La soluzione deve essere rimossa per la normale manutenzione dell’impianto/macchina/ecc.:         NO

5.7.        La soluzione deve essere rimossa per il carico/scarico dei prodotti in lavorazione?                           NO

se si l’impianto/macchina/ecc. può funzionare?

 

5.8.        La soluzione necessita di particolari cure o manutenzione?                                                                    SI

se si specificare: ALL’IMPIANTO DEVE ESSERE EFFETTUATA UNA MANUTENZIONE PERIODICA SECONDO LE MODALITA’ PREVISTE DAL COSTRUTTORE .