2.1 - STOCCAGGIO MATERIE PRIME E PREPARAZIONE DELLA COMPOSIZIONE

2.1.1 - DESCRIZIONE DELLA LAVORAZIONE

Il sistema di prelievo delle materie prime per preparare la miscela vetrificabile, detta composizione, varia a seconda della loro quantità d’utilizzo e del tipo d’imballaggio con cui pervengono in azienda.

I componenti principali, quali la sabbia silicea, la soda, il marmo (carbonato di calcio) arrivano sfusi e vengono stoccati generalmente in silos, trasferendoli direttamente dai mezzi di trasporto mediante un sistema pneumatico. In alcune aziende la silice viene ancora immagazzinata ammucchiandola, sfusa, in appositi locali chiusi (foto 1). Le materie prime di minor utilizzo, quali la potassa, il borace, il sodio nitrato ed in alcuni casi anche la sabbia silicea ed il minio, arrivano in sacchi di carta e vengono immagazzinate direttamente su pallets all’interno del reparto composizione. Il rottame di vetro, qualora non venga subito riutilizzato, viene stoccato in silos o accumulato all'aperto in spazi appositi.

La movimentazione delle sostanze per la preparazione della composizione viene eseguita da un lavoratore, detto appunto composizioniere, mediante sistemi manuali o meccanizzati, che dipendono dai metodi di stoccaggio e di miscelazione adottati.

I moderni impianti di composizione prevedono lo stoccaggio in silos o big bags di quasi tutte le sostanze impiegate e comprendono un sistema di prelievo, dosaggio e miscelazione delle stesse totalmente chiuso ed automatico. Il dosaggio delle sostanze viene eseguito dall’addetto azionando i sistemi di prelievo dei contenitori (coclee o nastri trasportatori) ed utilizzando una tramoggia di raccolta che viene posizionata su una bilancia per il dosaggio dei componenti minori tramite un carrello trasportatore (elettrico o manuale). In questi casi l’addetto esegue manualmente solo il travaso nei silos delle sostanze in sacchi e la movimentazione della composizione dosata automaticamente e miscelata nei mescolatori chiusi.

Se queste modalità operative sono ormai state adottate da tempo nelle cristallerie, gran parte delle vetrerie, invece, utilizzano sistemi più "grossolani" che prevedono un notevole intervento manuale da parte dell’addetto, soprattutto negli impianti più vecchi nei quali la sabbia silicea, stoccata sfusa, viene prelevata dal mucchio con un piccolo trasportatore a coclea o con pala e carriola e trasferita direttamente nella tramoggia di raccolta del mescolatore (foto 2). Le materie prime in sacchi vengono prelevate, pesate ed aggiunte manualmente nella tramoggia di raccolta.

Prima della miscelazione la composizione viene addizionata dei componenti minori (affinanti, decoloranti, coloranti, ecc.), che costituiscono la cosiddetta cassetta o segreto ed umidificata leggermente (2-4%) per favorirne la fusione.

La miscelazione finale avviene mediante dei mescolatori a tramoggia ruotante, se il materiale è movimentato con le relative tramogge di raccolta, oppure con semplici betoniere autocaricanti da edilizia negli altri casi (foto 3 e 4).

La preparazione della cassetta viene eseguita a parte dal cassettista che provvede a travasare con una paletta le sostanze dai relativi contenitori in secchi, dosando le quantità occorrenti con una bilancia (foto 5).