Introduzione

Introduzione

Le malattie professionali rivestono nell'ambito della salute nei luoghi di lavoro un interesse sempre più crescente per diversi ordini di motivi: il cambiamento dei rischi e dell'esposizione ad essi, in funzione del cambiamento del mercato e dell'organizzazione del lavoro; l'esposizione extralavorativa in ambiente di vita a specifici rischi (già presenti o meno in ambiente lavorativo); il ruolo di stili e abitudini di vita come concausa nel determinismo di specifiche patologie.

Tutto ciò ha portato alla comparsa di nuove patologie correlate al lavoro ed alla modifica di quelle esistenti, richiedendo lo sviluppo di attività di ricerca e studio che permettano di colmare il deficit conoscitivo e indirizzino più adeguatamente le azioni di riduzione nel numero e nella gravità di tali fenomeni.

I Servizi dei Dipartimenti di Prevenzione delle ASL, che sono impegnati nelle attività di prevenzione verso tali eventi, spesso si trovano ad operare con informazioni derivanti da un flusso informativo quantitativamente non rappresentativo in maniera esaustiva dello scenario, con in più la difficoltà di ricostruzione delle dinamiche sottostanti a tali eventi, stante anche la latenza temporale tra esposizione e manifestazione clinica della patologia.

È pertanto di primaria importanza potenziare al massimo le capacità di registrazione, elaborazione ed analisi delle informazioni raccolte su tali eventi al fine di individuare sempre più puntualmente fattori di rischio e di esposizione, sia per porre in essere adeguate e mirate misure di prevenzione.

Allo stato attuale i sistemi informativi correnti (principalmente quello che fa capo all'INAIL) registrano ed elaborano dati sui casi di malattia professionale denunciate all'Ente. Tali casi danno una rappresentazione della realtà del fenomeno bisognosa di implementazioni tali da migliorare da un lato la capacità di raccolta del dato medesimo, dall'altro di potenziare la capacità di "lettura" in termini soprattutto di reale correlazione della patologia con l'attività lavorativa.


Dalla Prefazione al III Rapporto Malprof



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