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La legge 30 luglio 2010, n. 122 di conversione con modificazioni del D.L. 78/2010, prevede l'attribuzione all'INAIL delle funzioni già svolte dall'ISPESL.

Il riconoscimento delle Malattie Professionali nei Paesi della U.E.



Irlanda



La previdenza sociale irlandese offre sostanzialmente tre tipi di prestazioni:
  • prestazioni a carattere contributivo (di assicurazione sociale), erogate in funzione del numero di contributi previdenziali collegati alla retribuzione versati nel corso di un determinato periodo di tempo;
  • prestazioni a carattere non contributivo (di assistenza sociale), erogate a persone che non hanno i requisiti per ottenere le prestazioni dell’assicurazione sociale, a seconda di una valutazione della loro situazione economica;
  • prestazioni “universali”, estese a tutti i cittadini, come ad esempio gli assegni familiari.

Per avere diritto alle prestazioni, i richiedenti devono soddisfare i requisiti previsti dal regime richiesto. Ai sensi della legislazione irlandese non sono previsti regimi previdenziali speciali per categorie specifiche di lavoratori: i lavoratori subordinati e i lavoratori autonomi sono assicurati dallo stesso sistema previdenziale generale.

Gli assicurati e le persone a loro carico possono beneficiare delle seguenti prestazioni:
  • prestazioni sanitarie specifiche, prestazioni in denaro dell’assicurazione malattia e prestazioni di maternità;
  • prestazioni per infortuni sul lavoro e malattie professionali;
  • indennità di invalidità;
  • pensione di vecchiaia e di reversibilità;
  • prestazioni di disoccupazione.

Le persone che non hanno i requisiti per ottenere le prestazioni di questi (o parte di questi) regimi assicurativi possono richiedere le prestazioni dei regimi a carattere non contributivo che esistono in parallelo a quasi tutti i regimi assicurativi disponibili.

In linea generale, sono assicurati tutti i lavoratori subordinati e autonomi di età superiore ai 16 anni che non abbiano raggiunto l’età pensionabile (66 anni). I lavoratori subordinati che guadagnano meno di 38 euro alla settimana (in totale) o che hanno più di 66 anni sono assicurati soltanto contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. Il contributo previdenziale collegato alla retribuzione (Pay-Related Social Insurance - PRSI) rappresenta una percentuale della retribuzione settimanale lorda del lavoratore.

Sia il datore di lavoro che il dipendente versano una quota dei contributi, tranne nel caso dei redditi minimi, che sono esonerati dal pagamento (di parte) dei contributi. Il datore di lavoro è legalmente responsabile del versamento dell’intero contributo PRSI. Pertanto, il datore di lavoro trattiene dalla retribuzione corrisposta al dipendente la quota del contributo a carico di quest’ultimo. In genere i lavoratori subordinati sono tenuti a pagare anche i contributi per l’assistenza sanitaria (Health Contribution), secondo le stesse modalità del contributo PRSI, ma a prescindere da quest'ultimo.

Per i lavoratori autonomi, il contributo PRSI è una percentuale del reddito lordo al netto dei contributi per il trattamento di quiescenza e detrazioni ammesse. I lavoratori autonomi a basso reddito versano un contributo fisso.

I contributi all’assicurazione sociale dei lavoratori subordinati e dei datori di lavoro (esclusi i contributi per l’assistenza sanitaria) vengono versati al Fondo di assicurazione sociale (Social Insurance Fund) al quale contribuisce anche lo Stato. Le prestazioni dell’assicurazione sociale sono erogate da questo fondo, che è gestito dal Ministero degli Affari sociali e della famiglia. I sussidi a carattere non contributivo e gli assegni familiari (Child Benefit) sono invece finanziati dallo Stato.



Infortuni e malattie professionali


Possono beneficiare delle prestazioni per infortunio sul lavoro e malattia professionale (Occupational Injuries Benefits) gli assicurati che sono vittima di un infortunio sul lavoro o che contraggono una malattia a causa dell’attività svolta.

Le malattie professionali sono le malattie di cui la persona soffre in ragione della propria attività lavorativa e sono quelle presenti nell’apposito elenco delle malattie professionali approvato dal governo irlandese che viene periodicamente aggiornato(33).

Inoltre, il lavoratore può fornire la prova del nesso tra una malattia presente nell’elenco da cui è affetto e un’attività lavorativa diversa da quelle indicate nello stesso.

Le prestazioni possono consistere nell’indennità per infortunio o malattia professionale (Injury Benefit), nell’assegno di invalidità (Disablement Benefit), nell’integrazione per impossibilità di praticare un’attività (Incapacity Supplement), nell’assistenza medica (Medical Care) e nella pensione di reversibilità (Death Benefits). L’indennità per infortunio o malattia professionale viene erogata durante il periodo di incapacità al lavoro per un massimo di 26 settimane a partire dalla data dell’infortunio o della comparsa della malattia professionale.

Se l’incapacità perdura oltre le 26 settimane, il lavoratore ha diritto all’assegno di invalidità. In caso di infortunio sul lavoro, il dipendente deve informare il proprio datore di lavoro e inviare un certificato di incapacità al lavoro al Ministero degli Affari sociali e della famiglia. Il certificato deve essere inviato per ogni settimana di incapacità.

L’indennità per infortunio, compresi gli assegni per adulti e figli a carico, spetta in genere a partire dal quarto giorno di incapacità. L’assegno di invalidità (Disablement Benefit) spetta all’assicurato che, a seguito di infortunio sul lavoro o malattia professionale, subisce una perdita delle facoltà fisiche o mentali, anche se è ancora in grado di lavorare.

L’integrazione per impossibilità di praticare un’attività (Incapacity Supplement) spetta al lavoratore che percepisce un assegno di invalidità (Disablement Benefit), perché è permanentemente inabile al lavoro a causa di infortunio o malattia professionale e non ha i requisiti per beneficiare dell’indennità di malattia (Illness Benefit).

Il regime di prestazioni per infortuni sul lavoro e malattie professionali copre il costo dell’assistenza medica che supera le spese già pagate dalle autorità sanitarie regionali incluse nel quadro delle indennità per cure mediche. In caso di cure mediche a seguito di infortunio sul lavoro o malattia professionale, occorre informare il ministero degli Affari sociali e della famiglia dell’accaduto entro 6 settimane dall’inizio della cura.

Le prestazioni di reversibilità ai superstiti spettano quando un assicurato muore a seguito di infortunio sul lavoro o malattia professionale. Possono essere versate anche ai soggetti che erano a carico di un assicurato il quale percepiva, prima del decesso, una pensione di invalidità (Disablement Pension) di grado non inferiore al 5 %, a prescindere dalla causa della morte.


Note


(33) Sono previste 56 malattie professionali riconosciute. L’elenco è consultabile sul sito internet del Department of Social and Family Affairs (DSFA) (Consulta la pagina).

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