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La legge 30 luglio 2010, n. 122 di conversione con modificazioni del D.L. 78/2010, prevede l'attribuzione all'INAIL delle funzioni già svolte dall'ISPESL.

Il riconoscimento delle Malattie Professionali nei Paesi della U.E.



Danimarca



Il regime di previdenza in Danimarca prevede le seguenti prestazioni:
  • prestazioni di malattia e maternità;
  • prestazioni per infortuni sul lavoro e malattie professionali;
  • prestazioni di invalidità;
  • prestazioni di vecchiaia e di reversibilità;
  • indennità in caso di morte;
  • prestazioni di disoccupazione;
  • assegni familiari.

Le prestazioni previdenziali danesi sono di norma finanziate dal gettito fiscale con le imposte versate allo Stato, alle province e ai comuni.

Nel 1994, tuttavia, è stato introdotto un contributo previdenziale generale denominato contributo al mercato del lavoro (Arbejdsmarkedsbidraget) allo scopo di finanziare le prestazioni statali destinate alle indennità giornaliere di malattia e maternità, disoccupazione, alle pensioni di invalidità e all’indennità di riabilitazione.

I lavoratori subordinati e i lavoratori autonomi versano i contributi ai tre fondi previdenziali originari che, nel 1999, sono stati riuniti in un solo fondo, il Fondo del Mercato del Lavoro (Arbejdsmarkedsfonden).

Tali contributi rappresentano l’8% della retribuzione lorda dei lavoratori subordinati e la stessa percentuale del reddito derivante da attività autonoma. La riscossione e il versamento al fisco dei contributi dei lavoratori subordinati spetta al datore di lavoro, che contestualmente versa allo Stato anche la ritenuta alla fonte.

I contributi al Fondo del Mercato del Lavoro non costituiscono un vero e proprio contributo previdenziale, ma sono un nuovo strumento per coprire alcune prestazioni precedentemente finanziate dalle imposte. La maggior parte degli ambiti previdenziali danesi prevede l’iscrizione automatica.

Non occorre pertanto espletare alcuna formalità, tranne nel caso dell’assicurazione contro la disoccupazione.

Infortuni e malattie professionali


La legge danese prevede, in linea di principio, che siano coperti dall’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali tutti i lavoratori subordinati che prestano servizio in Danimarca o su un’imbarcazione danese e i lavoratori autonomi assicurati.

L’assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali deve essere stipulata con una compagnia assicurativa riconosciuta dallo Stato. L’assicurazione copre i danni fisici e morali dovuti a un infortunio o a un’esposizione subita durante il lavoro.

L’infortunio o l’esposizione devono avvenire all’improvviso o durare al massimo cinque giorni. In genere, gli infortuni occorsi durante il tragitto da e per il luogo di lavoro non sono coperti. L’assicurazione copre anche varie malattie professionali elencate in un’apposita tabella, soggetta a revisione almeno ogni due anni, nonché i danni a un figlio già nato causati dal lavoro della madre in periodo di gravidanza o da un’esposizione nociva dei genitori prima del concepimento.

Il datore di lavoro deve notificare il prima possibile l’infortunio alla propria compagnia di assicurazione o all’Ufficio nazionale degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali (Arbejdsskadestyrelsen)(23).

In caso di mancata notifica, chi abbia subito l’infortunio o contratto la malattia, o i suoi superstiti, ha tempo un anno per rivolgersi direttamente alla compagnia di assicurazione o all’Ufficio sopra indicato. I medici e i dentisti sono tenuti a segnalare il più rapidamente possibile qualsiasi presunta malattia professionale. In Danimarca, le malattie professionali sono elencate in un’apposita lista che viene periodicamente aggiornata. Possono comunque essere riconosciute come malattie professionali anche quelle per le quali venga dimostrata l’origine professionale (24).

Le prestazioni includono:
  • cure mediche, rieducazione, presidi e mezzi ausiliari;
  • indennità per la perdita della capacità di guadagno (pensione);
  • indennità per danno permanente;
  • indennità in caso di morte del capofamiglia (pensione);
  • indennità provvisoria di reversibilità in caso di morte.

Le cure mediche vengono erogate quando ritenute necessarie per garantire la migliore guarigione possibile o i risultati della cura.

L’Ufficio nazionale degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali (Arbejdsskadestyrelsen) decide altresì in merito alla necessità di ulteriori spese per cure, farmaci, presidi e mezzi ausiliari particolari ecc. Se ritiene che in futuro tali spese saranno necessarie, viene erogato un importo unico a loro copertura.

Le cure mediche e la rieducazione sono previste solo se i relativi costi non sono coperti dal servizio sanitario e non rientrano nel trattamento dispensato in un ospedale pubblico.

L’indennità giornaliera di malattia viene corrisposta finché persiste l’incapacità a seguito di infortunio sul lavoro o di malattia professionale. Tuttavia, dopo un anno dall’infortunio o dalla sopravvenuta malattia, si dovrà prendere una decisione circa il pagamento di un’indennità per la perdita della capacità di guadagno o per danno permanente. L’indennità di solito si configura come prestazione corrente (rendita) che, nel caso in cui la perdita della capacità di guadagno sia inferiore al 50%, può essere liquidata come prestazione in capitale.

In altri casi, su richiesta del beneficiario, parte dell’indennità può essere convertita in capitale. L’indennità per la perdita della capacità di guadagno è destinata a indennizzare l’interessato per il mancato guadagno a seguito di infortunio sul lavoro o malattia professionale.

Il mancato guadagno è pari alla differenza tra il reddito che l’interessato avrebbe potuto percepire se non fosse stato vittima di infortunio o di malattia professionale e il reddito di cui potrebbe verosimilmente disporre tenuto conto dell’infortunio o della malattia. Il diritto all’indennità sorge se la perdita della capacità di guadagno è superiore al 15%. In caso di perdita totale, l’indennità è pari ai 4/5 della retribuzione annua; se invece è parziale, essa è proporzionata alla ridotta capacità di guadagno. Viene fissato, tuttavia, un importo massimo per la retribuzione annuale. A compimento del 67° (65°) anno di età, l’assicurato può beneficiare della pensione di vecchiaia (folkepension), nel qual caso la prestazione è definitivamente liquidata con importo unico.

L’indennità per danno permanente viene corrisposta per quelle menomazioni permanenti che non consentono una vita normale e che sono imputabili alle conseguenze mediche dell’infortunio o della malattia professionale. Il suo importo varia a seconda della gravità del danno (grado di invalidità) ed è calcolato in base a una scala stabilita di percentuali. L’indennità viene di norma liquidata una tantum sotto forma di capitale.

L’indennità in caso di morte del capofamiglia è concessa al coniuge superstite o ad altro superstite che ha perso la persona che provvedeva al suo sostentamento. Essa è calcolata in base alle possibilità del superstite di sopperire ai propri bisogni e ha una durata massima di dieci anni. Ciascun figlio ha generalmente diritto a una prestazione annuale pari al 10% della retribuzione annua della persona deceduta (20% se il defunto era l’unica persona che provvedeva al sostentamento del figlio) fino al compimento dei 18 anni (21 nel caso di studi o corsi di formazione). L’indennità provvisoria di reversibilità è destinata a rimborsare le varie spese sostenute dal coniuge o dal convivente del defunto al momento del decesso. Si tratta di una prestazione una tantum che prevede il pagamento di una somma forfetaria.

In caso di infortunio o esposizione nociva, la pensione e la prestazione forfetaria vengono versati dalla compagnia di assicurazione competente.

In caso di malattia professionale o di improvvise lesioni da sollevamento, vengono versati dalla Cassa di assicurazione per le malattie professionali del mercato del lavoro (Arbejdsmarkedets Erhvervssygdomssikring)(25).

Spetta all’Ufficio nazionale degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali (Arbejdsskadestyrelsen) stabilire se il caso denunciato costituisca un infortunio sul lavoro oppure una malattia professionale e se l’interessato abbia diritto a risarcimento e in che misura.


Note


(23) L’Ufficio è costituito in seno al Ministero del Lavoro. Arbejdsskadestyrelsen, Sankt Kjelds Plads 11, DK-2100 Copenhagen (Consulta il sito).


(24) La materia è regolata dal Testo Unico n. 154 del 7 marzo 2006 (om arbejdsskadeforsikring).


(25) Arbejdsmarkedets Erhvervssygdomssikring, Kongens Vænge 8, 3400 Hillerød (Consulta il sito).

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