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La legge 30 luglio 2010, n. 122 di conversione con modificazioni del D.L. 78/2010, prevede l'attribuzione all'INAIL delle funzioni già svolte dall'ISPESL.

Il riconoscimento delle Malattie Professionali nei Paesi della U.E.



Portogallo


Il regime portoghese di previdenza sociale si fonda, in particolare, sul principio dell’universalità, consentendo a tutti gli interessati di accedere alla protezione sociale prevista. Esso comprende tre sistemi: il sistema di protezione sociale del cittadino, il sistema previdenziale e il sistema complementare.

Il sistema previdenziale, su una base contributiva obbligatoria, mira a garantire ai suoi beneficiari prestazioni in denaro in sostituzione dei redditi professionali perduti a seguito dei rischi contemplati dalla legge e comprende i regimi seguenti:

  • il regime generale dei lavoratori subordinati;
  • il regime dei lavoratori autonomi;
  • i regimi speciali;
  • i regimi facoltativi.

Nell’ambito del sistema previdenziale, il regime generale dei lavoratori subordinati e il regime dei lavoratori autonomi, nella sua forma più ampia, coprono i seguenti rischi:

  • malattia;
  • maternità, paternità e adozione;
  • infortuni sul lavoro e malattie professionali;
  • morte;
  • invalidità;
  • vecchiaia e pensioni di reversibilità;
  • disoccupazione.

Gli altri regimi di questo sistema coprono solamente alcuni dei rischi menzionati. Ad eccezione delle regioni autonome delle Azzorre e di Madeira, le prestazioni previdenziali vengono erogate dal Centro nazionale delle pensioni (Centro Nacional de Pensões) e dai Centri distrettuali di previdenza sociale (Centros Distritais de Segurança Social, CDSS), che rappresentano i servizi dell’Istituto di previdenza sociale.

Il primo eroga tutte le prestazioni alle quali i beneficiari hanno diritto in caso di invalidità e vecchiaia. Eroga inoltre le pensioni di reversibilità ai superstiti in caso di morte di un assicurato. Quasi tutte le altre prestazioni sono erogate dai Centri distrettuali di previdenza sociale.

I lavoratori hanno diritto alle prestazioni soltanto se iscritti al regime di previdenza sociale. L’iscrizione è valida per tutta la vita, anche dopo la cessazione dell’attività lavorativa. Il datore di lavoro ha l’obbligo di iscrivere il lavoratore al CDSS competente nella regione in cui esercita la sua attività professionale. Il lavoratore è tenuto a notificare al Centro distrettuale di appartenenza la data di inizio dell’attività professionale o il contratto con un nuovo datore di lavoro.

In caso contrario può perdere il diritto alle prestazioni. Il lavoratore autonomo deve provvedere all’iscrizione presso il Centro distrettuale del luogo dove risiede. L’iscrizione obbliga il datore di lavoro e il lavoratore al versamento dei contributi. Generalmente, il datore di lavoro versa al Centro distrettuale sia la quota a suo carico che quella a carico del lavoratore, la quale viene poi detratta dalla retribuzione.

La copertura in caso di malattie professionali è garantita da un’istituzione speciale, il Centro nazionale di protezione contro i rischi professionali (Centro Nacional de Protecção contra os Riscos Profissionais). Le prestazioni sanitarie sono di competenza dei centri sanitari (Centros de saúde), che fanno parte del sistema sanitario nazionale o con il quale hanno stipulato una convenzione.

In caso di infortunio sul lavoro, l’assistenza sanitaria prevista è a carico della compagnia di assicurazioni con cui il datore di lavoro ha stipulato un contratto. Il finanziamento della copertura assicurativa contro gli infortuni sul lavoro è totalmente a carico del datore di lavoro ed è obbligatorio anche per i lavoratori autonomi. L’assistenza sanitaria che non scaturisce da un infortunio sul lavoro è finanziata dallo Stato.



Infortuni e malattie professionali


Il datore di lavoro ha l’obbligo di provvedere alla copertura contro gli infortuni sul lavoro dei suoi dipendenti. Tale responsabilità viene di norma trasferita a compagnie di assicurazione, dal momento che i regimi di previdenza sociale non coprono questo rischio.

Anche i lavoratori autonomi hanno l’obbligo di sottoscrivere un’assicurazione che li protegga in caso di infortunio sul lavoro.

Il regime generale di previdenza sociale fornisce invece ai lavoratori una copertura contro il rischio di malattie professionali.

Benché i soggetti assicuratori siano diversi per la copertura dei vari rischi, il regime delle prestazioni previsto in caso di infortunio sul lavoro è praticamente identico a quello per le malattie professionali.

Le prestazioni erogate sono le seguenti:
  • assistenza medica e chirurgica, medicinali e altre cure sanitarie come il ricovero ospedaliero, assistenza a domicilio, ecc.;
  • indennità per incapacità temporanea;
  • pensione provvisoria;
  • indennizzo in capitale e pensioni per incapacità permanente;
  • indennità per situazione di elevata incapacità permanente;
  • indennità in caso di morte e assegni per spese funerarie;
  • pensioni in caso di morte;
  • assegno integrativo alla pensione;
  • assegni integrativi per i mesi di luglio e dicembre;
  • indennità per adeguamento dell’abitazione;
  • indennità per partecipazione a corsi di formazione professionale.

Beneficiari delle prestazioni sono tutti i lavoratori subordinati che svolgano una qualsiasi attività, retribuita o meno; la copertura può anche essere estesa ai lavoratori autonomi. Altrettanto vale per i familiari in caso di morte del lavoratore. Per infortunio sul lavoro si intende un infortunio che si verifica sul posto di lavoro durante l’orario lavorativo e che causa lesioni fisiche, disturbi funzionali, malattie che provocano il decesso o una riduzione della capacità lavorativa o di guadagno, in maniera temporanea o permanente, parziale o totale.

Le malattie professionali sono le malattie di cui il lavoratore soffre in ragione della propria attività lavorativa e sono quelle presenti nell’apposito elenco delle malattie professionali approvato dal governo portoghese. Possono comunque essere riconosciute come malattie professionali anche quelle per le quali venga dimostrata l’origine professionale(37).

Inoltre, la malattia deve manifestarsi entro un termine stabilito nell’elenco ufficiale delle malattie professionali. In caso di infortunio sul lavoro, il lavoratore deve contattare la compagnia di assicurazione alla quale il datore di lavoro ha trasferito la responsabilità o l’organismo indicato dalla compagnia in questione. Generalmente, ciò deve avvenire entro determinati termini e le procedure possono variare da una compagnia all’altra. Di conseguenza, è bene conoscere per tempo la procedura da seguire in caso di infortunio.

Se il lavoratore contrae una malattia professionale, deve rivolgersi al Centro nazionale di protezione contro i rischi professionali (Centro Nacional de Proteccão contra os Riscos Profissionais). L’assistenza sanitaria viene generalmente prestata dal servizio sanitario pubblico. Il medico curante stabilirà se la malattia è associata o meno all’attività lavorativa; tale conferma è indispensabile ai fini dell’acquisizione del diritto alle prestazioni in questione.

Le prestazioni vengono corrisposte per tutto il periodo in cui il lavoratore risente degli effetti dell’infortunio o della malattia. L’ammontare delle prestazioni in denaro è commisurato al grado e alla natura dell’incapacità al lavoro, al reddito di base precedente del lavoratore e, in alcuni casi, alla presenza o meno di famigliari a carico.


Note


(37) L’elenco delle malattie professionali è stato approvato dal decreto legge n. 6/2001 del 5 maggio 2001, pubblicato su Diário da República n. 104, I serie B, consultabile sul sito web del Centro nazionale di protezione contro i rischi professionali (Centro Nacional de Proteccão contra os Riscos Profissionais, Ava Marquês de Tomar, nº 21 1050-153 Lisboa - consulta il sito).

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