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La legge 30 luglio 2010, n. 122 di conversione con modificazioni del D.L. 78/2010, prevede l'attribuzione all'INAIL delle funzioni già svolte dall'ISPESL.

Il riconoscimento delle Malattie Professionali nei Paesi della U.E.



Il riconoscimento delle malattie professionali negli Stati membri della UE

Come già detto, tra gli Stati membri dell’Unione europea vigono sistemi di sicurezza sociale diversi. Nei singoli paesi europei vigono quindi anche procedure diverse in materia di assicurazione degli infortuni sul lavoro e riconoscimento delle malattie professionali.

Qui di seguito viene presentata una sintesi dei sistemi previdenziali vigenti nei singoli Stati membri della UE [esclusa l’Italia e i 10 Paesi dell’Europa dell’Est (15)], con evidenziazione del regime adottato in materia di riconoscimento malattie professionali.

Le informazioni sui singoli Stati sono state tratte dal sito "Mobilità europea – I diritti di previdenza sociale" della Direzione generale Occupazione, Affari Sociali e Pari Opportunità della Commissione europea (tali informazioni risultano aggiornate al primo semestre dell’anno 2006) (16), dalle Tabelle comparative sulla protezione sociale presenti nel database del Sistema di informazione reciproca sulla protezione sociale nella Comunità

- MISSOC (Mutual Information System on Social Protection) (situazione al 1° luglio 2009) (17) e, ove disponibili, da informazioni presenti nei siti internet delle autorità competenti di ogni singolo paese.


Note


(15) Per una disamina dei sistemi di assicurazione sociale degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali nei Paesi dell’Europa dell’Est, appartenenti o meno all’Unione Europea, si veda lo studio di Kathrin R.Von Hirschberg, Björn Kähler e Albert Nienhaus (Institution for Statutory Accident Insurance and Prevention in the Health and Welfare Services, Hamburg, Germany) dal titolo “Social care and changes in occupational accidents and diseases – the situation in Eastern Europe in general and for skin diseases in particolar”, pubblicato in Journal of occupational medicine and toxicology, 2009, 4-28.


(16) Vai al sito
Come già accennato, la Direzione , Affari Sociali e Pari Opportunità della Commissione europea si occupa delle politiche sociali e dell’occupazione della UE e, in particolare, della libera circolazione dei lavoratori e del coordinamento dei regimi previdenziali dei singoli Stati membri.


(17) Il MISSOC è stato istituito sin dal 1990 per monitorare e contribuire alla modernizzazione, attraverso lo scambio di informazioni, dei sistemi previdenziali vigenti nei paesi della UE e contiene informazioni sulla legislazione, sulle prestazioni previste e sul finanziamento dei suddetti sistemi nei vari Paesi che vi hanno aderito (in tutto 31: i 27 Paesi della UE, più l'Islanda, il Liechtenstein, la Norvegia e la Svizzera). E’ coordinato dalla Commissione europea con l'assistenza di un'apposita segreteria. Ogni Paese aderente designa uno o due corrispondenti fra i funzionari dei ministeri o degli enti nazionali preposti alla sicurezza sociale.
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