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La legge 30 luglio 2010, n. 122 di conversione con modificazioni del D.L. 78/2010, prevede l'attribuzione all'INAIL delle funzioni già svolte dall'ISPESL.

Il riconoscimento delle Malattie Professionali nei Paesi della U.E.



Svezia



Il regime generale della previdenza sociale svedese comprende i seguenti ambiti:
  • assicurazione malattia;
  • assicurazione per infortuni sul lavoro e malattie professionali;
  • prestazioni di invalidità;
  • pensioni di vecchiaia e di reversibilità;
  • assicurazione di disoccupazione;
  • prestazioni familiari e assicurazione parentale.

Il regime generale di previdenza sociale è obbligatorio, con la sola eccezione dell’assicurazione di disoccupazione.

La previdenza sociale è finanziata mediante imposte e contributi. La maggior parte delle spese è coperta dai contributi a carico dei datori di lavoro. I lavoratori autonomi versano personalmente i contributi.

Anche i lavoratori devono versare dei contributi per l’assicurazione pensionistica. I datori di lavoro trattengono i contributi dalle retribuzioni e li versano all’ufficio delle imposte. Gli iscritti a una cassa di disoccupazione devono pagare personalmente un contributo alla cassa stessa.

La previdenza sociale è composta da un’assicurazione che si basa in parte sull’obbligo di residenza e che comprende importi minimi garantiti e indennità, e di un’assicurazione che si basa sulla situazione professionale e che copre la perdita di reddito. Entrambe le assicurazioni si applicano a tutte le persone che risiedono o lavorano in Svezia.

I lavoratori subordinati che non possono lavorare a causa di una malattia devono informare il proprio datore di lavoro. L’indennità di malattia o l’assegno di malattia sono erogati per compensare una parte del reddito mancato in seguito a una malattia.

Chi deve rinunciare all’attività professionale perché portatore di una malattia contagiosa, senza essere malato, oppure perché affetto da una malattia contagiosa, ma nonostante ciò in grado di lavorare, ha diritto all’indennità per pericolo di contagio anziché all’indennità di malattia.

Il lavoratore che non può lavorare per malattia riceve di norma un assegno di malattia corrisposto dal datore di lavoro per le prime due settimane. Se il periodo di malattia si prolunga oltre tale limite, l’Istituto di assicurazione paga successivamente l’indennità di malattia.

Anche gli studenti ammalati, in alcuni casi, hanno diritto a un’indennità. Teoricamente non vi è alcun limite per la durata dell’erogazione dell’indennità di malattia, ma in caso di malattia di lunga durata (minimo un anno) l’indennità può essere sostituita da un assegno di malattia o di perdita di guadagno.



Infortuni e malattie professionali


In Svezia, è considerato infortunio sul lavoro un danno riportato per infortunio o per altro evento nocivo occorso sul lavoro. Anche gli incidenti subiti lungo il tragitto da/al posto di lavoro possono essere considerati come infortuni sul lavoro.

Per le malattie professionali, non è previsto alcun elenco. Sono ritenute malattie professionali quelle per le quali il lavoratore fornisce prova dell’origine professionale. Le malattie causate da fattori nocivi presenti nell’ambiente di lavoro possono essere considerate malattie professionali.

Certe malattie contagiose possono essere considerate infortuni sul lavoro, se sono state provocate da contagio in attività di laboratorio, ospedaliera e simili. Chi svolge un lavoro fisso o temporaneo è assicurato contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. L’assicurazione vale per i lavoratori subordinati, i lavoratori autonomi e i lavoratori a contratto. Anche gli studenti sono assicurati, se i loro studi implicano particolari rischi di infortunio.

Chi rimane vittima di un infortunio sul lavoro o contrae una malattia professionale è tenuto a darne comunicazione al datore di lavoro, il quale poi inoltra denuncia all’Istituto di assicurazione. I lavoratori autonomi devono procedere personalmente alla denuncia all’Istituto di assicurazione. Gli studenti informano la scuola di appartenenza, che a sua volta comunica l’incidente o la malattia all’Istituto di assicurazione.

Perché un infortunio sul lavoro venga riconosciuto come tale occorre la constatazione che l’infortunato è stato vittima di un infortunio sul lavoro o esposto all’agente nocivo e che vi sono ragioni ben precise per riconoscere un nesso fra il danno riportato e l’infortunio o l’agente nocivo.

Le prestazioni erogate sono l’indennità di malattia, l’assistenza sanitaria, la riabilitazione, l’indennità per la prevenzione del danno, la pensione e l’indennità in caso di morte. Qualora, a seguito di un danno professionale, l’assicurato non sia più in grado di riprendere l’attività precedente, può beneficiare di misure di riabilitazione in vista della sua reintegrazione. Durante il periodo di riabilitazione può essere accordato il beneficio di un’indennità di rieducazione.

Chi per un periodo deve astenersi dall’attività consueta per evitare di riportare un danno professionale o per evitare un aggravarsi delle proprie condizioni può aver diritto a un’indennità di malattia. Chi, a seguito di un danno professionale, subisce una riduzione permanente della capacità al lavoro può ottenere una pensione destinata a coprire l’eventuale perdita di reddito a causa del danno subito. Per calcolare l’importo della pensione, si raffronta il reddito che si sarebbe percepito senza aver subito il danno con quello che ci si può aspettare nonostante il danno stesso.

L’importo della pensione è pari alla differenza tra questi due redditi e può essere erogato in via temporanea o definitiva. In caso di riduzione della capacità al lavoro di almeno un quarto a seguito di una malattia o di qualsiasi altra riduzione delle capacità fisiche o psichiche, è possibile ottenere un’indennità di malattia o un’indennità di perdita di guadagno. L’indennità di malattia o di perdita di guadagno può essere assegnata se vi è motivo di ritenere che la riduzione della capacità al lavoro persisterà per oltre un anno.

Chi ha un’età compresa tra 30 e 64 anni può ottenere un’indennità di malattia, mentre chi ha un’età compresa tra 19 e 29 anni può beneficiare di un’indennità di perdita di guadagno. Se la capacità al lavoro non ha subito una riduzione permanente, viene erogata un’indennità di malattia temporanea anziché un’indennità di malattia definitiva. L’importo dell’indennità di malattia temporanea è analogo a quello dell’indennità di malattia definitiva.

L’indennità di perdita di guadagno ha carattere temporaneo e viene erogata per un periodo massimo di tre anni. In funzione del grado dell’incapacità, l’indennità di malattia o di perdita di guadagno viene concessa integralmente, al 75%, al 50% o al 25%. In caso di riduzione permanente della capacità funzionale, può essere erogata una indennità di disabilità.

L’indennità di disabilità può essere erogata insieme con l’indennità di malattia o di perdita di guadagno, oppure come prestazione indipendente.

In caso di morte per infortunio sul lavoro, viene versato un assegno per le spese funerarie e una pensione ai superstiti(40).


Note


(40) Per ulteriori informazioni consultare il sito internet della Swedish Work Environment Authority-Arbetsmiljöverket (Consulta il sito).

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