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La legge 30 luglio 2010, n. 122 di conversione con modificazioni del D.L. 78/2010, prevede l'attribuzione all'INAIL delle funzioni già svolte dall'ISPESL.

Il riconoscimento delle Malattie Professionali nei Paesi della U.E.



Paesi Bassi


Il sistema di previdenza sociale olandese prevede:
  • l’assicurazione malattia e maternità;
  • l’assicurazione per incapacità al lavoro;
  • la pensione di vecchiaia;
  • le prestazioni per i superstiti;
  • l’assicurazione contro la disoccupazione;
  • gli assegni familiari.

Non esiste alcun regime speciale di assicurazione per gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali. In linea di principio sono assicurati tutti i lavoratori subordinati e autonomi. I lavoratori autonomi, tuttavia, non sono assicurati contro la disoccupazione e non percepiscono indennità di malattia.

Il sistema previdenziale olandese prevede, sin dal primo giorno di lavoro subordinato, la copertura assicurativa automatica in tutti i settori assicurativi elencati sopra.

L’unica eccezione è relativa alle prestazioni di malattia. L’assistenza medica fa infatti capo a due regimi assicurativi distinti e complementari: l’assicurazione malattia e l’assicurazione per le spese straordinarie di malattia, quest’ultima disciplinata dalla legge generale Algemene Wet Bijzondere Ziektekosten, altresì nota come AWBZ.

La AWBZ copre tutte le persone che vivono o lavorano nei Paesi Bassi, mentre per la legge sull’assicurazione malattia, tutti i residenti dei Paesi Bassi e tutti i non residenti che lavorano nel paese (soggetti all’imposta sul reddito da lavoro) sono tenuti a sottoscrivere un’assicurazione malattia presso un ente assicurativo.

Pertanto, il fatto di essere in possesso dei requisiti necessari non è sufficiente per avere una copertura assicurativa. Diversamente dall’assicurazione fondata sulla legge generale per le spese straordinarie di malattia (la già citata AWBZ), chi è soggetto alla legge sull’assicurazione malattia deve provvedere personalmente a trovare un ente di assicurazione e a concludere con esso un contratto di assicurazione.

La sottoscrizione di una polizza di assicurazione malattia presso un ente assicurativo implica automaticamente l’iscrizione all’AWBZ.

Al momento dell’assunzione, il lavoratore subordinato deve chiedere al datore di lavoro a quale ente assicurativo è iscritto, poiché è a questo organismo che si dovrà rivolgere in caso di incapacità al lavoro o di disoccupazione. Anche il lavoratore autonomo dovrà rivolgersi, in caso di incapacità al lavoro, a un ente assicurativo.

Il datore di lavoro provvede al versamento dei contributi del lavoratore subordinato per le varie prestazioni previdenziali. La quota di contributi a carico del lavoratore viene trattenuta dalla retribuzione. Il datore di lavoro è tenuto a rimborsare al lavoratore una parte dei contributi (in proporzione al reddito) che il lavoratore ha già versato a titolo della legge sull’assicurazione malattia.



Infortuni e malattie professionali


Come già detto, nei Paesi Bassi i regimi assicurativi per gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali non sono gestiti separatamente. Il lavoratore che ha perduto la capacità lavorativa a seguito di infortunio sul lavoro o di malattia professionale ha diritto alle prestazioni di malattia per un anno e in seguito, eventualmente, a una prestazione in denaro per invalidità. Ha inoltre diritto a prestazioni in natura erogate dall’ente assicurativo della malattia di appartenenza.

Come già detto, quanto alle prestazioni di malattia, l’assistenza medica fa capo a due regimi assicurativi distinti e complementari: l’assicurazione malattia e l’assicurazione per le spese straordinarie di malattia, disciplinata dalla già citata legge AWBZ che copre tutte le persone che vivono o lavorano nei Paesi Bassi.

Le persone assicurate in base alla legge sull’assicurazione malattia hanno diritto alle cure mediche, a prestazioni di maternità e a forniture farmaceutiche. Le persone assicurate in base all’AWBZ hanno diritto all’assistenza ospedaliera (se il ricovero dura più di un anno), a trattamenti ambulatoriali, a cure domiciliari, all’assistenza psichiatrica ecc. Il datore di lavoro è tenuto a versare al proprio dipendente in stato di malattia almeno il 70% della retribuzione dovuta per i primi due anni di malattia.

Egli continua a corrispondere lo stipendio al dipendente fino alla 104° settimana di malattia, ma non oltre la scadenza del contratto. La legge sull’assicurazione malattia è quindi un sistema di sicurezza che serve solamente alle persone che non hanno (o non hanno più) un datore di lavoro, e in un certo numero di altre situazioni particolari.

Il lavoratore ha diritto all’indennità di malattia quando il rapporto di lavoro termina il primo giorno di malattia o nel corso del periodo in cui il datore di lavoro è tenuto al versamento della retribuzione.

Alla data della cessazione del rapporto di lavoro viene quindi corrisposta l’indennità di malattia, a patto che siano rispettati almeno due giorni di attesa (periodo di carenza). In questa categoria rientrano alcuni lavoratori con contratti quadro e con contratti di lavoro a tempo determinato.

Gli altri hanno diritto all’indennità di malattia a partire dal primo giorno di malattia. Il lavoratore che ha diritto all’indennità di malattia deve notificare (o far notificare) al più presto (entro il secondo giorno di malattia) il proprio stato di malattia o la propria necessità di cessare l’attività lavorativa o l’impossibilità a recarsi al lavoro in ragione della malattia. Le regole per notificare la malattia vengono comunicate al lavoratore dal datore di lavoro.

Il lavoratore che richiede l’indennità di malattia e la cui incapacità al lavoro sia quindi certificata da un organo incaricato dall’ente di assicurazione deve attenersi alle disposizioni dell’Istituto di gestione delle assicurazioni per i lavoratori subordinati (Uitvoeringsinstituut Werknemersverzekeringen, UWV). Il diritto all’indennità di malattia cessa in ogni caso il primo giorno del mese in cui il lavoratore raggiunge i 65 anni di età.

Qualora il lavoratore subordinato abbia beneficiato di indennità di malattia per 52 settimane, ha diritto, purché sussistano determinate condizioni, alle prestazioni in denaro previste dalla legge sull’assicurazione invalidità per i lavoratori subordinati (Wet op de Arbeidsongeschiktheidsverzekering, WAO).

Dal 1° gennaio 2006, tuttavia, la WAO è stata sostituita dalla legge sul lavoro e il reddito in base alla capacità lavorativa (Wet werk en inkomen naar arbeidsvermogen, WIA), descritta più avanti.

I lavoratori che percepiscono un’indennità ai sensi della WAO continuano a rimanere soggetti a questa legge. Le persone interessate da tale disposizione sono quelle che si sono ammalate prima del 1° gennaio 2004. L’indennità WAO viene corrisposta dall’UWV (Istituto di gestione delle assicurazioni per i lavoratori subordinati). L’importo e la durata dell’indennità dipendono dall’età e dal grado di invalidità.

Se il lavoratore subordinato ha almeno 33 anni quando gli viene liquidata l'indennità per la prima volta, la prestazione, per un certo periodo, sarà calcolata in base all'ultima retribuzione. Questo periodo iniziale va dai sei mesi per i lavoratori di età compresa tra 33 e 37 anni ai sei anni per i lavoratori di età pari o superiore a 58 anni.

L’importo di tale indennità, che corrisponde a una percentuale dell'ultima retribuzione percepita, dipende dal grado di invalidità e va dal 14% della retribuzione giornaliera per un’invalidità del 15-25%, al 70% della retribuzione giornaliera per un’invalidità dell’80-100%.

La retribuzione giornaliera considerata non può tuttavia superare una soglia massima. In casi speciali, quando il lavoratore necessiti di cure e di assistenza continuative, la percentuale massima del 70% può essere elevata al 100%. Se alla fine di questo periodo iniziale l’interessato è ancora inabile al lavoro, avrà diritto a un’indennità che viene concessa per cinque anni, rinnovabile ogni cinque anni e prorogabile fino al compimento dei 65 anni.

L’importo base di questa indennità è calcolato in funzione della retribuzione minima di legge e del grado di invalidità. Di norma all’importo di base viene aggiunta un’integrazione calcolata sull’ultima retribuzione e commisurata all’età nella quale è iniziata l’invalidità.

L’indennità di invalidità è soggetta a revisione qualora intervengano un peggioramento o un miglioramento delle condizioni del lavoratore, e non viene più corrisposta:

  • dal primo giorno del mese in cui l'interessato compie 65 anni;
  • quando il grado di invalidità risulta inferiore al 15%;
  • dal primo giorno del mese seguente al decesso dell'interessato.

Spetta all’ente assicurativo stabilire se e in che misura il lavoratore è incapace di lavorare ed esso può, a tale scopo, chiedere al lavoratore di sottoporsi a visita medica.

Chiunque abbia beneficiato di un’indennità di invalidità per un anno deve sottoporsi nuovamente a una visita di controllo. I lavoratori subordinati che si sono ammalati dopo il 1° gennaio 2004 e che, pertanto, non sono soggetti all’applicazione della WAO hanno diritto, in caso di invalidità di almeno il 35% al termine del periodo di carenza di 104 settimane, a un’indennità calcolata secondo la legge sul lavoro e il reddito in base alla capacità lavorativa (la già citata Wet werk en inkomen naar arbeidsvermogen, WIA), in vigore dal 1° gennaio 2006.

Se viene riconosciuta un’invalidità totale e permanente, il lavoratore riceve un’indennità di invalidità. Per questa prestazione, l’invalidità deve essere di almeno l’80% e le possibilità di guarigione, secondo le previsioni, devono essere quasi nulle.

In tal caso viene avviata la procedura per concedere all’interessato un’indennità ai sensi del regolamento sulla concessione delle indennità alle persone con invalidità totale (Inkomensvooziening volledig arbeidsongeschikten, IVA), che corrisponde al 70% della retribuzione giornaliera (retribuzione giornaliera massima: 168 Euro).

Le persone con grado di invalidità tra il 35% e l’80% percepiscono un’indennità ai sensi del regolamento sulla concessione di indennità alle persone con invalidità parziale [Regeling werkhervatting gedeeltelijk arbeidsongeschikten (WGA)]. Le persone che non possono lavorare ricevono inizialmente un’indennità il cui importo dipende dalla retribuzione giornaliera, corrispondente al 70% di quest’ultima. A seconda dell’attività lavorativa svolta, la durata di erogazione dell’indennità varia tra i 6 mesi e i 5 anni al massimo. Le persone che continuano a lavorare ricevono, oltre alla nuova retribuzione, un’indennità pari al 70% della differenza tra la vecchia e la nuova retribuzione.

Al termine del periodo in cui l'interessato percepisce un’indennità legata alla retribuzione, si procede alla valutazione della sua situazione finanziaria. Se il reddito corrisponde ad almeno il 50% della capacità di guadagno restante, il WGA (Regeling werkhervatting gedeeltelijk arbeidsongeschikten) integra lo stipendio dell’interessato con il 70% della differenza tra la retribuzione giornaliera e la capacità di guadagno restante o la nuova retribuzione. I lavoratori che, al termine del periodo in cui hanno percepito l’indennità legata alla retribuzione, non sono occupati o guadagnano meno del 50% della capacità di guadagno restante, ricevono un’indennità basata su una percentuale dello stipendio minimo. Sia l’IVA che la WGA vengono erogate dall’UWV (Istituto di gestione delle assicurazioni per i lavoratori subordinati).

I lavoratori autonomi sono assicurati contro il rischio di invalidità nel quadro della legge sull’assicurazione di invalidità per lavoratori autonomi (Wet Arbeidsongeschiktheidsverzekering Zelfstandigen, WAZ). Purché sussistano determinate condizioni riguardanti l’età e il reddito, i lavoratori autonomi hanno diritto alle indennità WAZ dopo 104 settimane di invalidità totale o parziale. La WAZ non è più in vigore dal 1° agosto 2004. Dopo il 1° agosto 2004 i lavoratori autonomi devono provvedere personalmente alla sottoscrizione di un’assicurazione contro il rischio di invalidità (36).


Note


(36) Per maggiori informazioni rivolgersi all’UWV (consulta il sito).

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